Lancio della Missione Replicator: Innovazioni nello Spazio da Orbital Matter
Sviluppo della Tecnologia di Stampa 3D in Orbita La start-up Orbital Matter, con sedi a Varsavia e Berlino, sta preparando il lancio della missione Replicator a bordo del razzo Ariane 6. L’obiettivo è dimostrare una nuova tecnologia di stampa 3D in orbita, che potrebbe cambiare il modo di costruire strutture spaziali utilizzando risorse limitate.
La tecnologia di Orbital Matter permette la costruzione di elementi infrastrutturali direttamente in orbita o su corpi celesti come la Luna o Marte. Il processo innovativo adottato dall’azienda facilita la costruzione in condizioni di vuoto spaziale, un ambiente dove il tradizionale raffreddamento per convezione non è applicabile.
Esperienze Precedenti e Nuove Frontiere Fino ad ora, l’applicazione della stampa 3D è stata principalmente confinata alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), dove si producevano utensili e pezzi di ricambio su richiesta. Il progetto di Orbital Matter, tuttavia, segna la prima volta che questa tecnologia viene implementata nello spazio aperto, prospettando una significativa espansione delle sue applicazioni.
La produzione spaziale offre la possibilità di erigere strutture di grandi dimensioni, come pannelli solari e antenne, con un impiego di materiali più efficiente e meno oneroso. Questo non solo potrebbe ridurre i costi di comunicazione e rendere i viaggi spaziali più accessibili, ma anche favorire una più ampia esplorazione dello spazio.
Primo Test in Orbita Orbital Matter ha già verificato l’efficacia della propria tecnologia di stampa 3D in condizioni di vuoto simil-terrestre. Il lancio con Ariane 6 rappresenterà la loro prima dimostrazione spaziale: un CubeSat di dimensioni 10x10x30 cm stamperà un supporto di 50 cm utilizzando un particolare materiale polimerico a un’altitudine di 580 km.
Jakub Stojek, CEO di Orbital Matter, ha evidenziato l’importanza della collaborazione con l’ESA per accelerare il processo: “Grazie al programma ESA PUSH, possiamo testare la nostra stampante 3D in orbita con un anno di anticipo”.
Contributi Europei al Progetto Il primo volo di Ariane 6 non solo testerà questa tecnologia, ma potenzierà anche le capacità di lancio dell’Europa, come sottolineato da Robert Ihnatisin, CTO dell’azienda. L’azienda di lancio RIDE! space, con sede a Parigi e parte del bando PUSH dell’ESA, ha fornito supporto essenziale nel corso della pianificazione e dello sviluppo della missione.
Valentin Benoit, CEO di RIDE! space, ha condiviso l’entusiasmo per la partecipazione a questo storico lancio, ringraziando tutti i collaboratori, inclusi Arianespace e i team di ESA Space Transport e CIC per il loro sostegno.
Ariane 6: Una Piattaforma Versatile per il Futuro Ariane 6 è progettato per massimizzare la versatilità, capace di inserire satelliti o carichi in qualsiasi orbita mediante il suo motore riavviabile Vinci. Questa innovazione tecnologica non solo promuove nuove avventure spaziali, ma posiziona anche l’Europa come un leader potenziale nella produzione spaziale.