La ricerca di soluzioni più efficienti nel campo dell’elettronica è un obiettivo costante, simile a quello che ha portato all’adozione di luci a LED e dispositivi con certificazione ENERGY STAR. Nonostante l’esistenza del paradosso di Jevons, che sottolinea come un incremento dell’efficienza possa portare a un maggiore consumo di risorse, il miglioramento dell’efficienza energetica rimane un terreno fertile per progressi significativi, che trovano accordo sia in ambito aziendale che sociale.
Uno degli ambiti più promettenti per queste innovazioni è la produzione additiva, o AM, che ha recentemente visto l’Università di Wolverhampton e la compagnia Diamond Hard Surfaces sperimentare con successo l’uso della stampa 3D per la creazione di diffusori di calore. Questi componenti sono essenziali per ridurre il calore nei dispositivi elettronici e nelle CPU, differenziandosi dai tradizionali dissipatori grazie alla loro capacità di operare con forme geometriche complesse, impraticabili con i metodi di produzione sottrattiva.
Collaborazione Innovativa per la Gestione Termica
L’università, in collaborazione con Additive Analytics—un’entità derivata dalla stessa università focalizzata sulla ricerca AM—e Diamond Hard Surfaces, ha progettato diffusori di calore che integrano le tecnologie di rivestimento avanzate con le possibilità di design uniche offerte dalla stampa 3D. Il risultato è un ottimale rapporto superficie-volume che promette un trasferimento termico molto più efficace.
Questo progetto di ricerca, avvalendosi dei brevetti e dell’esperienza specifica di Diamond Hard Surfaces e delle tecniche proprietarie di Additive Analytics nel campo dei materiali e della lavorazione laser, mira a sviluppare la prossima generazione di dispositivi di diffusione del calore. Tali innovazioni potrebbero rivoluzionare l’efficienza dei dispositivi elettronici in settori critici come l’aerospaziale, le energie rinnovabili, la chimica e il motorsport.
Dichiarazioni e Aspettative
Chris H Walker, CEO di Diamond Hard Surfaces, ha espresso grande entusiasmo per questa collaborazione, sottolineando le potenzialità di sviluppo di nuovi prodotti che potrebbero migliorare notevolmente la gestione termica per i clienti attuali e futuri.
Dall’altra parte, il professor Arun Arjunan, direttore dell’ECMS e del Centro per l’innovazione e la ricerca ingegneristica presso l’Università di Wolverhampton, ha rilevato l’importanza di questa partnership come un avanzamento significativo nel settore della produzione additiva e della gestione termica. Con un focus sui materiali avanzati e le tecnologie di stampa 3D, l’obiettivo è quello di creare soluzioni all’avanguardia che rispondano alla crescente esigenza di sistemi di gestione termica efficienti in una varietà di settori industriali.
Mentre questo progetto rappresenta un’innovazione specifica, l’effetto cumulativo di iniziative simili potrebbe stabilire nuovi standard di efficienza energetica e di performance in diversi ambiti tecnologici.