I ricercatori del Royal Institute of Technology (KTH) hanno presentato una nuova tecnica di stampa 3D per la produzione di microsupercondensatori in vetro (MSC), riducendo significativamente la complessità e il tempo necessari per formare strutture su scala nanometrica. Questi progressi potrebbero portare a dispositivi indossabili più compatti ed efficienti dal punto di vista energetico, come sensori autoportanti, dispositivi indossabili e altre applicazioni dell’Internet of Things (IoT).
Un progresso nella microfabbricazione
Po-Han Huang, autore principale dello studio, ha spiegato: “I nostri risultati rappresentano un progresso significativo nella microfabbricazione e hanno implicazioni di vasta portata per lo sviluppo di sistemi di stoccaggio dell’energia ad alte prestazioni”. Oltre agli MSC, l’approccio del team del KTH ha potenziali applicazioni in settori come le comunicazioni ottiche, i sensori nanoelettromeccanici e l’archiviazione di dati ottici 5D.
I ricercatori hanno dimostrato la loro tecnologia stampando in 3D microsupercondensatori che hanno mostrato prestazioni elevate anche durante cicli rapidi di carica e scarica, evidenziando il potenziale di questa tecnica nella produzione di dispositivi energetici avanzati.
Implicazioni per le tecnologie esistenti
Questa ricerca ha implicazioni significative anche per le tecnologie esistenti. I supercondensatori sono già utilizzati per immagazzinare energia durante la frenata, stabilizzare l’alimentazione nell’elettronica di consumo e ottimizzare la produzione di energia da fonti rinnovabili. Secondo Frank Niklaus, professore di micro e nanosistemi al KTH, “I micro-supercondensatori hanno il potenziale per rendere queste applicazioni più compatte ed efficienti”.
Il potenziale della stampa 3D per il futuro dell’accumulo di energia
Questi sviluppi presso KTH evidenziano il potenziale della stampa 3D nel creare soluzioni avanzate di accumulo di energia e migliorare ulteriormente le prestazioni dei dispositivi moderni e connessi. La capacità di produrre microsupercondensatori con tecniche di stampa 3D apre la strada a nuove opportunità per l’integrazione energetica in dispositivi elettronici compatti e sofisticati.