La società 3DPrinterOS sta collaborando con il MIX Lab della Montclair State University per sviluppare un algoritmo capace di identificare le armi fabbricate con la stampa 3D. Questa tecnologia punta a rispondere alla crescente preoccupazione delle forze dell’ordine riguardo alle armi fabbricate con metodi di stampa additiva, che il National Crime Agency del Regno Unito ha stimato nel 2022 essere per il 90% riproducibili con una stampante 3D. Anche negli Stati Uniti, dove il controllo delle armi è al centro del dibattito politico, le armi stampate in 3D rappresentano un problema emergente.

L’uso di armi stampate in 3D nei crimini e la sfida del loro tracciamento

Le armi stampate in 3D sono state utilizzate in una serie di crimini, rendendo difficile il loro tracciamento per le autorità. In risposta, 3DPrinterOS e Montclair University stanno collaborando per sviluppare algoritmi avanzati in grado di rilevare e classificare i componenti di queste armi. Questo strumento mira a migliorare le capacità di monitoraggio e gestione dei rischi associati.

Un’alleanza tra competenze scientifiche e tecnologiche

La partnership sfrutta le strutture di ricerca della Montclair University e la competenza in scienze informatiche dei suoi esperti, unendole alla capacità di 3DPrinterOS nella gestione della stampa 3D. Insieme, stanno lavorando a un algoritmo che possa riconoscere con precisione i componenti delle armi stampate in 3D, basandosi su “firme uniche di design”. Questa soluzione è pensata per aiutare produttori, regolatori, scuole e università, oltre alle forze dell’ordine, a monitorare e limitare la distribuzione di componenti potenzialmente pericolosi.

Verso pratiche di stampa 3D più sicure

“Riteniamo che questa collaborazione possa aprire la strada a pratiche di stampa 3D più sicure,” ha dichiarato Rene-Oscar Ariko, Vicepresidente delle Vendite Globali di 3DPrinterOS. “Collaborando con il MIX Lab della Montclair State University, possiamo sfruttare il know-how accademico per creare una soluzione robusta che affronti un problema critico nella nostra società.”

“Questa partnership ci permette di esplorare l’intersezione tra tecnologia e sicurezza pubblica,” ha aggiunto Jason Frasca, Co-Director del MIX Lab di Montclair State University. “Siamo entusiasti di contribuire con le nostre conoscenze alla creazione di un sistema che possa davvero fare la differenza nell’identificazione e nella gestione dei rischi legati alle armi stampate in 3D.”

I partner del progetto hanno annunciato che condivideranno aggiornamenti e risultati con il pubblico nel corso dello sviluppo.

Di Fantasy

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