Il progetto ATILA ha compiuto un significativo passo avanti nel campo della stampa 3D di bioimpianti in titanio, con la produzione dei primi impianti realizzati in Spagna grazie alla tecnologia innovativa sviluppata da Meltio. Questa tecnologia, che utilizza il filo saldante invece della tradizionale polvere metallica, consente di ridurre gli sprechi, ottimizzare l’efficienza dei materiali e promuovere un approccio più sostenibile nella produzione di componenti medici.
Tecnologia di Stampa 3D per Bioimpianti in Titanio
L’uso della stampa 3D per la produzione di bioimpianti, come le placche radio distali e gli impianti acetabolari, è stato un obiettivo del progetto ATILA, che ha permesso la realizzazione di prototipi in titanio grazie alla tecnologia DED-LB/M (Deposizione Diretta di Energia tramite Filo). Questo processo ha dimostrato una notevole capacità di affrontare sfide geometriche complesse, come la creazione di superfici inclinate e cilindri molto piccoli (fino a 3 mm di diametro), tipicamente difficili da realizzare con i metodi tradizionali. Inoltre, l’utilizzo di sistemi di controllo termografico ha garantito il mantenimento delle proprietà microstrutturali e chimiche essenziali per la qualità degli impianti.
Il Consorzio e gli Obiettivi del Progetto
Il progetto ATILA è finanziato dal governo spagnolo, dall’Unione Europea e dall’Agenzia Statale per la Ricerca, e coinvolge un consorzio multidisciplinare. Tra i principali partner ci sono AIDIMME, la Fondazione di Ricerca Ospedaliera Universitaria di Valencia (FIHGUV), l’Università di Salamanca (USAL) e Meltio. L’obiettivo principale del progetto è lo sviluppo di un processo di stampa 3D sicuro, basato sulla deposizione diretta di metallo tramite filo, che impiega più laser per lavorare con materiali reattivi come il titanio.
Sostenibilità e Vantaggi della Nuova Tecnologia
Uno degli aspetti più rilevanti della tecnologia DED-LB/M è la riduzione degli scarti di materiale, poiché l’utilizzo del filo di saldatura consente di impiegare una quantità maggiore di materiale rispetto all’uso della polvere metallica. Questo approccio non solo contribuisce a una produzione più efficiente, ma si traduce anche in un minor impatto ambientale, rispondendo così alle esigenze di sostenibilità del settore. I prototipi prodotti, tra cui modelli per impianti di spalla, cranio e anca, sono stati progettati per rispettare i requisiti normativi in ambito sanitario, promuovendo inoltre la crescita ossea, un aspetto cruciale per i bioimpianti.
Prossimi Passi e Test Futuri
I prossimi passi del progetto includono ulteriori test, sia in vitro che in vivo, per verificare la funzionalità e l’efficacia dei prototipi. Saranno approfonditi anche gli aspetti termici e chimici dei materiali, al fine di ottimizzare ulteriormente la qualità dei prodotti. L’obiettivo è rendere il processo di stampa 3D ancora più efficiente, con l’aspirazione di sostituire i metodi di produzione tradizionali, che risultano meno sostenibili e più costosi.
Il Ruolo del Progetto ATILA nell’Industria degli Impianti Medici
La tecnologia DED-LB/M di Meltio sta dimostrando di essere particolarmente vantaggiosa per la produzione di impianti medici, grazie alla sua capacità di ridurre la contaminazione rispetto ai metodi basati sulla polvere, migliorando l’efficienza e riducendo i costi. Inoltre, questa tecnologia si presta molto bene alla realizzazione di strutture tridimensionali che favoriscono la crescita ossea, un aspetto fondamentale per la funzionalità a lungo termine degli impianti.
Con l’adozione di questa tecnologia, la Spagna si afferma come leader nella produzione di impianti medici innovativi e sostenibili, sottolineando l’importanza del progetto ATILA non solo per la ricerca nel campo della medicina, ma anche per l’industria della produzione additiva.