ASTM International ha ottenuto un finanziamento significativo dall’Ufficio del Sottosegretario alla Difesa per la Ricerca e l’Ingegneria degli Stati Uniti, nell’ambito di un’iniziativa promossa da America Makes. Questo finanziamento, pari a 2,1 milioni di dollari, è destinato a un progetto di ricerca mirato a sviluppare metodologie avanzate per migliorare la sostenibilità nella produzione additiva.

L’obiettivo primario di questa iniziativa è affrontare le sfide ambientali legate all’uso e al riutilizzo dei materiali, migliorando al contempo le strategie di progettazione e produzione. La ricerca si concentrerà in particolare su due aspetti fondamentali:

Riciclaggio e riutilizzo dei materiali: verranno sviluppate nuove tecnologie per recuperare e riutilizzare polveri metalliche, polimeri e altri materiali utilizzati nei processi di stampa 3D, riducendo così gli sprechi e l’impatto ambientale.
Sviluppo di linee guida per un design sostenibile: saranno elaborate metodologie che consentano di progettare pezzi ottimizzati per una produzione più efficiente e con un minore consumo di risorse.
L’importanza di questo progetto è sottolineata dalla partecipazione di aziende e istituzioni di primo piano nel settore della produzione additiva, tra cui The Boeing Company, ADDMAN, Amaero Advanced Materials and Manufacturing e l’Additive Manufacturing Green Trade Association, LLC. La collaborazione tra questi attori consentirà di testare le nuove metodologie in contesti reali, assicurandone l’efficacia e l’applicabilità industriale.

Secondo Melissa Orme, Vicepresidente della Produzione Additiva presso Boeing, questa iniziativa rappresenta un passo cruciale per integrare strategie di sostenibilità nel settore aerospaziale e non solo. Ridurre l’impatto ambientale della produzione additiva è una priorità per le aziende che operano in settori ad alta tecnologia, dove l’ottimizzazione delle risorse e la riduzione dei costi sono fondamentali.

Anche Mohsen Seifi, Vicepresidente della Produzione Avanzata Globale di ASTM International, ha sottolineato come questa ricerca possa rappresentare un punto di svolta. Lo sviluppo di pratiche di produzione più sostenibili permetterà non solo di migliorare le prestazioni dei materiali, ma anche di rispondere alle sempre più stringenti normative ambientali, promuovendo un’economia circolare nel settore.

Il progetto prevede fasi di test e validazione, durante le quali verranno raccolti dati su diverse strategie di recupero dei materiali e verranno esaminate le prestazioni meccaniche dei pezzi prodotti con materiali riciclati. Le informazioni ottenute serviranno a elaborare nuove norme tecniche e best practices, che potranno essere adottate a livello globale.

L’iniziativa rappresenta un’opportunità concreta per migliorare il futuro della produzione additiva, rendendola più sostenibile e accessibile. Man mano che l’industria si evolve, sarà sempre più essenziale integrare metodologie che riducano gli sprechi e massimizzino l’efficienza produttiva, senza compromessi sulla qualità e sulle prestazioni dei componenti realizzati.

Di Fantasy

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