Un approccio innovativo alla ricerca sui tumori cerebrali
Un team interdisciplinare dell’Universitätsmedizin Würzburg ha sviluppato un modello di coltura cellulare tridimensionale capace di riprodurre l’ambiente naturale in cui si sviluppano i glioblastomi. Questo sistema permette di analizzare le interazioni tra le cellule tumorali e le cellule sane del cervello, fornendo informazioni utili per comprendere meglio la crescita di questi tumori aggressivi e individuare nuove strategie terapeutiche. La ricerca rientra nel progetto Sonderforschungsbereich SFB TRR 225, finanziato dalla Deutsche Forschungsgemeinschaft (DFG).
Perché studiare i glioblastomi?
I glioblastomi sono tra i tumori cerebrali più difficili da trattare. Crescono rapidamente, infiltrano i tessuti circostanti e rendono difficile una rimozione chirurgica completa. Inoltre, mostrano una forte resistenza ai trattamenti tradizionali. Per comprendere meglio i meccanismi che rendono questi tumori così difficili da contrastare, i ricercatori hanno realizzato un modello di coltura cellulare che combina neuroni, astrociti e cellule tumorali, riproducendo fedelmente il microambiente del tumore.
Un modello realistico per testare terapie
Secondo Mateo Andrade Mier, uno dei ricercatori coinvolti, il modello sviluppato riesce a simulare in modo efficace le interazioni tra le cellule tumorali e l’ambiente circostante, proprio come avviene nei modelli sperimentali con organismi viventi. “Abbiamo dimostrato che questa piattaforma riproduce fedelmente la microstruttura del tumore e le sue dinamiche cellulari. Grazie a questa tecnologia possiamo studiare l’efficacia dei farmaci chemioterapici e il loro meccanismo d’azione sul tumore”, ha spiegato il ricercatore.
Una delle sfide principali è stata sviluppare un processo di stampa 3D adatto a materiali biologici estremamente morbidi. Per risolvere questo problema, il team ha utilizzato microfibre speciali come supporto strutturale, che sono state successivamente popolate con cellule di diversi tipi. Questo ha permesso di condurre studi a lungo termine per diverse settimane, offrendo dati più completi sul comportamento delle cellule tumorali. Ora il gruppo di ricerca sta lavorando per integrare cellule umane nel modello, così da ottenere risultati ancora più accurati.
Un progetto di collaborazione scientifica
Lo studio fa parte di una rete di ricerca più ampia, che coinvolge esperti in scienze dei materiali, biologia e medicina. Oltre ai ricercatori di Würzburg, partecipano anche scienziati delle università di Erlangen-Norimberga e Bayreuth. L’obiettivo comune è sviluppare nuovi idrogel e modelli di tessuti biofabbricati da applicare alla ricerca oncologica.
L’idrogel utilizzato per questo modello è stato progettato presso il Dipartimento di Materiali Funzionali per la Medicina e l’Odontoiatria di Würzburg, mentre il Rudolf-Virchow-Zentrum ha contribuito con tecniche avanzate di imaging per studiare le interazioni tra cellule e matrice extracellulare.
Un passo avanti per la ricerca sui tumori cerebrali
Prof. Dr. Carmen Villmann, responsabile di un gruppo di ricerca presso l’Istituto di Neurobiologia Clinica, ha evidenziato il valore dello studio: “L’introduzione di un modello tridimensionale con caratteristiche simili a quelle osservate in vivo rappresenta un elemento chiave per la ricerca traslazionale. Questo strumento ci aiuta a comprendere meglio la crescita del tumore e le possibili strategie per contrastarlo.”
A lungo termine, questo modello potrebbe offrire nuove prospettive nello studio dei meccanismi di resistenza del glioblastoma e favorire lo sviluppo di terapie personalizzate. L’integrazione tra biofabbricazione, biologia cellulare e imaging avanzato apre nuove possibilità per migliorare le opzioni di trattamento disponibili.
