PROTEOR introduce l’uso della stampa 3D FDM per steli protesici definitivi
L’azienda francese PROTEOR, attiva nel settore delle tecnologie mediche, ha sviluppato un metodo per realizzare steli protesici definitivi attraverso la stampa 3D a deposizione di filamento fuso (FDM), impiegando un materiale ad alte prestazioni appositamente progettato. Questa innovazione rappresenta un’estensione concreta delle possibilità della produzione additiva nel campo protesico, finora impiegata soprattutto per elementi temporanei.
Un materiale su misura: KyronMAX adattato per la protesica
Il materiale utilizzato per la realizzazione degli steli è una formulazione basata su KyronMAX, sviluppata in collaborazione con il Mitsubishi Chemical Group. Questa versione del composito è impiegata esclusivamente per le applicazioni ortoprotesiche all’interno del sistema di produzione messo a punto da PROTEOR. L’abbinamento tra questo materiale e la stampante 3D proprietaria ICARUS consente di ottenere componenti in grado di superare i requisiti richiesti dalla norma ISO 10328, standard tecnico che regola la resistenza meccanica dei dispositivi ortopedici soggetti a carico funzionale.
Dalla prototipazione alla produzione definitiva
Nel settore ortopedico e protesico, la stampa 3D è stata utilizzata fino ad ora soprattutto per realizzare invasature di prova, ovvero elementi temporanei utilizzati per verificare l’adattamento di una protesi al paziente. Con la nuova soluzione proposta da PROTEOR, si passa alla produzione di invasature definitive, con geometrie ottimizzate e prestazioni compatibili con l’uso quotidiano prolungato. Questo passaggio è reso possibile dalla combinazione di un materiale termoplastico rinforzato con elevate proprietà meccaniche e un processo di stampa altamente controllato.
Proprietà meccaniche affidabili e compatibili con l’uso clinico
I componenti realizzati con questa tecnologia si distinguono per la loro resistenza alla trazione, la tenacità alla frattura e la capacità di mantenere prestazioni stabili nel tempo. Queste caratteristiche permettono di realizzare strutture protesiche che possono essere effettivamente indossate dai pazienti, non solo per brevi test, ma come soluzione definitiva nella pratica clinica. La riproducibilità del processo e la costanza delle prestazioni ottenute rappresentano un passo importante nella direzione di una personalizzazione funzionale e durevole.
Semplificazione del flusso di lavoro: una strategia integrata
Il direttore generale di Proteor Printing Solutions, Mike Gorski, ha spiegato come l’azienda abbia puntato su un flusso di lavoro integrato, nato dall’esperienza diretta con i professionisti del settore. Dopo l’acquisizione dell’azienda Filament Innovations, il team di PROTEOR ha lavorato per trasferire le competenze maturate nel campo della stampa 3D a un contesto clinico, mantenendo l’efficienza e la semplicità operativa come priorità.
Grazie all’impiego del software ORTEN per la modellazione e la pianificazione digitale, alla stampante ICARUS e al materiale KyronMAX, è oggi possibile stampare internamente un’invasatura definitiva nel giro di poche ore. Questo processo non solo riduce i tempi, ma offre anche un controllo maggiore sulla qualità del prodotto finito.
Verso una digitalizzazione completa con la PROTEOR Digital Suite
Per rafforzare ulteriormente il proprio approccio, l’azienda lancerà a maggio la PROTEOR Digital Suite, una piattaforma dedicata alla gestione digitale dell’intero processo protesico. Il sistema integrerà strumenti di scansione 3D, software per la progettazione personalizzata e servizi di stampa, con l’obiettivo di offrire una soluzione end-to-end per i professionisti del settore.
Questa piattaforma consentirà di ottimizzare l’assistenza al paziente, migliorando la qualità e la coerenza delle soluzioni proposte, grazie alla standardizzazione dei passaggi digitali. Allo stesso tempo, si potrà garantire una maggiore adattabilità alle esigenze individuali, rafforzando il ruolo della stampa 3D nella produzione di dispositivi personalizzati.
Una nuova fase per la stampa 3D nelle protesi su misura
L’iniziativa di PROTEOR rappresenta un’evoluzione dell’impiego della stampa 3D in ambito protesico: da strumento di prototipazione si trasforma in tecnologia di produzione vera e propria, compatibile con le esigenze cliniche quotidiane. L’approccio sviluppato dall’azienda francese dimostra che l’adozione di materiali specifici, combinata con processi digitali ben strutturati, può offrire nuove possibilità operative agli operatori sanitari e benefici concreti ai pazienti.
