Cessazione delle attività di QBIG 3D
Al 28 aprile 2025 QBIG 3D ha interrotto tutte le operazioni aziendali. La società, nota per le sue soluzioni di stampa 3D in grande formato basate su tecnologia FDM, non è riuscita a portare a termine un piano di risanamento nonostante l’impegno dell’amministrazione straordinaria e della direzione. Con l’apertura della procedura di insolvenza, ogni attività produttiva è stata fermata.
Prodotti e settori serviti
QBIG 3D aveva rivolto la propria offerta a clienti dei comparti meccanico, automobilistico e dell’architettura, realizzando componenti tecnici per prototipazione, attrezzaggi e piccole serie. Le macchine in uso potevano lavorare materiali termoplastici ad alte prestazioni quali ABS, PET-G e filamenti rinforzati in fibra di carbonio, su volumi decisamente superiori alle dimensioni di una comune stampante desktop. Questo approccio permetteva di ottenere pezzi unici o serie limitate con geometrie complesse, riducendo i tempi di consegna rispetto ai metodi convenzionali.
Fattori alla base del fallimento
Il comparto del 3D printing su larga scala ha registrato una crescita rapida, ma si è sempre scontrato con costi di investimento elevati e applicazioni di nicchia. In Germania, piccole e medie imprese come QBIG 3D hanno subito la pressione di concorrenti esteri e di produttori di macchine OEM, capaci di offrire soluzioni integrate a prezzi più competitivi. Contestualmente, l’aumento delle tariffe energetiche e la volatilità delle materie prime hanno compresso i margini, rendendo insostenibile il modello di business per chi non disponeva di contratti di lungo periodo o volumi molto elevati.
Supporto ai clienti e prospettive
Dennis Herrmann, ultimo amministratore delegato di QBIG 3D, ha assicurato che il servizio di assistenza rimarrà operativo per gestire richieste di ricambi e stampe urgenti. Chi necessita ancora di componenti di grande formato potrà rivolgersi all’amministratore giudiziario o essere indirizzato a partner qualificati all’interno del network già consolidato dall’azienda. In questo modo si cerca di mitigare l’impatto sui progetti in corso e di salvaguardare i rapporti con la clientela.
