Obiettivi e partner dell’iniziativa
Il Fondo AM Forward nasce dalla collaborazione tra North Atlantic Capital Management (parte del gruppo Stifel), ASTRO America, la Small Business Administration (SBA) e il Dipartimento della Difesa statunitense (DoD). La missione del fondo è sostenere le piccole aziende manifatturiere che intendono introdurre o potenziare processi di produzione additiva (AM) a vantaggio della catena di approvvigionamento della Difesa.
Strategia di investimento e primo intervento
Dopo aver raccolto capitale da investitori istituzionali e ottenuto le necessarie autorizzazioni da SBA e DoD, il Fondo ha realizzato il suo primo finanziamento a febbraio 2025, destinato a Sintavia. Con sede in Florida, Sintavia si definisce “leader mondiale nella produzione di componenti aerospaziali in digitale integrale” e rappresenta il modello di impresa che il fondo intende supportare.
Tipologie di aziende ricercate
Mark Morrissette, Managing Director di North Atlantic, spiega che il target ideale comprende imprese statunitensi operanti lungo l’intera catena del valore AM: dal design alla produzione di polveri, dalla stampa al post-processing. La maggior parte delle società interessate presenta un EBITDA inferiore ai 10 milioni di dollari. Esperienza pregressa nell’AM costituisce un vantaggio, ma il fondo considera anche realtà manifatturiere tradizionali decise a integrare tecnologie additive, in particolare nel settore difesa e aerospaziale.
Requisiti e ambiti di applicazione
Jason Gorey di ASTRO America elenca i criteri fondamentali: conoscenza della filiera difesa-aerospaziale, capacità di scaling, leadership consolidata e concretezza nella realizzazione di piani di sviluppo. Tra i potenziali beneficiari rientrano anche fonderie disposte a produrre pattern per fusioni tramite stampa 3D, con l’obiettivo di semplificare e velocizzare il processo produttivo dei componenti fusi.
Struttura finanziaria “su misura”
Il Fondo non interviene con capitale di rischio in senso tradizionale, né con prestiti a breve termine. Piuttosto, offre un finanziamento in forma di debito a lungo termine, integrato da elementi di partecipazione azionaria moderata. In questo modo le piccole imprese ottengono liquidità non solo per l’acquisto di macchinari, ma soprattutto per coprire costi di formazione, qualificazione di personale, sviluppo di materiali, messa a punto dei processi e attività di post-processing.
Iter di selezione e rapporto con le aziende
Non esiste una procedura di application formale: i manager del fondo individuano le imprese tramite ricerche di mercato e segnalazioni da parte di prime contractor del DoD. In alternativa, le aziende possono inviare un breve business plan per una valutazione iniziale. Se il progetto risulta promettente, si avvia una fase di approfondimento in cui la fiducia reciproca e la sintonia tra team di gestione e imprenditori diventano elementi determinanti.
Esperienza sul campo e risultati attesi
Brian Neff, CEO di Sintavia e primo beneficiario del Fondo, sottolinea l’importanza dell’ingresso di capitale istituzionale: “North Atlantic conosce a fondo le tecnologie additive e condivide la nostra visione di crescita sul mercato aerospaziale e della Difesa”. Per Morrissette e Gorey, il valore del progetto va oltre il ritorno finanziario: è cruciale ampliare la capacità produttiva nazionale, ridurre la dipendenza da fornitori esteri e garantire maggiore resilienza alla catena di approvvigionamento.
Prospettive di espansione
Nonostante il fondo abbia dimensioni contenute, il suo successo potrà fungere da volano per ulteriori investimenti nel settore dell’AM destinato alla Difesa. L’obiettivo a medio termine è verificare se il modello sia replicabile, misurando l’impatto in termini di aumento della produzione additiva e di rafforzamento della base industriale statunitense.
