Mandrill Garage trasforma la Triumph Bonneville T120 in una street tracker dallo spirito flat
Origine e filosofia del progetto
Mandrill Garage, officina creativa con sede a Pechino, ha reinterpretato la Triumph Bonneville T120 trasformandola in una street tracker che unisce linee classiche e funzionalità metropolitane. All’attività di custom si affiancano un bar e un concept store di abbigliamento, elementi che riflettono l’approccio eclettico del team guidato da Luo Hao. L’obiettivo era realizzare una flat tracker autentica, ma fruibile su strada, mantenendo inalterato il dna “standard” della T120.
Serbatoio, codone e sella
Per snellire l’estetica Mandrill ha adottato il serbatoio della Triumph Scrambler 900, più affusolato rispetto all’originale T120, pur conservando la pompa carburante di serie. Alle spalle del serbatoio spicca un codone tradizionale da flat track, rifinito con una sella minimalista impreziosita dal logo ricamato Mandrill. Nel profilo posteriore si inserisce una luce a LED alogena incorporata nella coda e indicatori di direzione dalle dimensioni ridotte, fissati ai lati del parafango.
Marmitta e protezioni termiche
Sul lato destro domina un sistema di scarico due-contro-due realizzato in titanio su misura, completo di protezioni termiche in grado di salvaguardare la gamba del pilota. Grazie a un’attenta ingegnerizzazione, l’intera configurazione, inclusi gli scudi, pesa appena tre chilogrammi, un valore inferiore rispetto allo scarico originale. Di fronte, una cover laterale angolata richiama il design della piastra porta-numero montata sopra i terminali.
Cockpit, elettronica e ricorsi alla stampa 3D
Il manubrio flat track Renthal, montato su risers pullback, accoglie blocchetti comandi 3D-printed in nylon resistente e leve Brembo, mentre gli specchietti bar-end completano il setup di guida. Il tachimetro Motogadget Motoscope Tiny è fissato con un supporto direttamente al serbatoio. Prototipazione e stampa additiva hanno semplificato la realizzazione di particolari come i paramotore e la carenatura anteriore, studiata per ospitare due fari Baja Designs all’interno di una mascherina in fibra di carbonio.
Ciclistica, alimentazione e sospensioni
Mandrill ha sostituito la ruota posteriore da 17” con un cerchio da 18”, mantenendo l’anteriore in equilibrio con il nuovo diametro. A supporto del telaio entrano in gioco sospensioni Öhlins al posteriore e pinze freno Brembo su entrambe le ruote. All’interno del comparto motore, le cover originali hanno lasciato spazio a elementi nervati firmati Motone (UK), mentre l’airbox è stato rimpiazzato da filtri artigianali con corpo in alluminio e inserti in schiuma. Una batteria agli ioni di litio, nascosta dietro il paramotore, integra un interruttore per evitare scariche involontarie durante la sosta prolungata.
