Sono spesso gli artisti ad aprire nuovi spazi di evoluzione nelle tecnologie soprattutto come nel caso della stampa 3d quando queste tecnologie sono agli inizi.

Comunicato stampa

GRAZIE AL LIGHT EXTRUDER
ORA TUTTI POSSONO
DISEGNARE CON LA LUCE
Lightpainting: Gianluca Pugliese (Owen) usa una WASP Delta Turbo
a cui ha applicato uno speciale estrusore che verrà messo in condivisione

In quel territorio dai confini imprecisati e mutevoli che si colloca tra sogno e realtà. E’ lì che ama muoversi WASP ed è lì che si colloca l’arte, nelle sue forme più svariate. Una di queste è il lightpainting.
Tecnicamente può essere descritto in questo modo: scattare una foto (di solito al buio) con tempi di scatto molto lunghi in modo da catturare tutti i movimenti di luce davanti all’obiettivo. Più semplicemente si può dire, arrivando al cuore, che un fotografo di lightpainting dipinge con la luce, riprendendo esattamente il significato etimologico della parola Fotografia.
Gianluca Pugliese, in arte Owen, da sempre segue questo filone. Ma è anche e soprattutto un maker e un paio di anni fa ha avuto l’intuizione di utilizzare una stampante 3D per fare lightpainting a controllo numerico. “Fino a quel momento le stampanti 3D erano tutte cartesiane – racconta – e il risultato che ottenevo era discreto ma non soddisfacente. Poi, con la diffusione delle Delta, ho capito che erano le macchine perfette per ottenere ciò che volevo”.
Da vero maker, Gianluca utilizzò la rete per costruire la sua Delta partendo da un progetto open source. E fu subito la svolta. Ottenne risultati di impatto tale che gli consentirono di partecipare all’ultima Biennale di Venezia. “Fu lì che incontrai Sebastiano e Marcello di WASP . Gli parlai del mio progetto, ebbi modo di apprezzare le loro macchine e l’evoluzione naturale fu la nascita di un’amicizia e di una collaborazione”.
Dopo alcune prove con una Delta Open, WASP ha messo a disposizione di Gianluca una Turbo. Lui per WASP ha svolto un lavoro molto importante: ha sviluppato un estrusore apposito, il LightExtruder, che si sostituisce all’originale esattamente come si fa con l’estrusore per l’argilla e non necessita di alimentazioni o configurazioni particolari.
Questo è il punto chiave. Esistono altri progetti di lightpainting 3D, ma Gianluca, seguendo la filosofia della condivisione, ha voluto creare un mezzo per rendere accessibile questa tecnica, dando la possibilità a chiunque di sperimentare questo nuovo materiale per la stampa 3D, la luce!
Può essere utilizzato su tutte le Delta WASP, ma è sulla Turbo che si ottengono i risultati migliori perché permette di muovere la luce a velocità più alte, riducendo i tempi di scatto.
Il LightExtruder ha un LED RGB in punta e un selettore per scegliere il colore della luce. E’ Gianluca a descrivere cosa avviene: “Si mette una macchina fotografica su un cavalletto davanti alla stampante, si crea un g-code ad hoc per la stampa con la luce, si spengono le luci nella stanza, si fa partire la stampa, si scatta la foto con modalità BULB. Da quel momento si vede la macchina che si muove normalmente come se stesse stampando (a velocità più alte rispetto alle solite) e si vede il LED che si muove nell’aria. Questo fa sì che la macchina fotografica colga tutti i movimenti della stampante e a fine foto appare nello schermo della reflex, come per magia, l’oggetto creato con la luce”.Ma le parole non descrivono certo il fascino spettacolare delle sue opere.
Naturalmente le sperimentazioni proseguono. “Recentemente ho fatto un test – spiega Gianluca – Ho scattato più foto dello stesso soggetto facendolo girare in ogni file di 15 gradi. Poi ho montato le foto in sequenza e sono riuscito a ottenere un video di questo oggetto fatto di luce che ruota su se stesso”,
Genio, intuizione, fantasia. Ma anche studio, applicazione, tecnica. Nuove tecnologie applicate all’arte. E condivisione. Gianluca Owen Pugliese è senza dubbio un WASPER.

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