Chicago Additive lancia AMOS, la stampante 3D “rugged” made in USA
Chicago Additive, azienda con sede nell’Indiana nord-occidentale specializzata in soluzioni complete di manifattura additiva, ha annunciato l’imminente commercializzazione della propria serie di stampanti desktop AMOS, nate da un progetto di ricerca sviluppato presso il Naval Information Warfare Center (NIWC) Pacific di San Diego. Nel marzo 2025 il Dipartimento della Marina ha concesso a Chicago Additive una licenza di brevetto co‐esclusiva per il “Advanced Manufacturing Operational Apparatus, System, and Method”, consentendo all’azienda di avviare la produzione nei suoi due stabilimenti in Indiana.
Dalle origini al debutto sul mercato
Fondata nel 2024 come spin-out di Project R3D, Chicago Additive aveva già maturato esperienza nella consulenza e nella vendita di sistemi 3D “no-frills” ad alte prestazioni, sia in formato desktop sia in configurazioni di elevata capacità. Il lavoro congiunto con il team di ricerca del NIWC Pacific, guidato dal Technical Project Manager Spencer Koroly, ha portato allo sviluppo di una piattaforma FDM (Fused Deposition Modeling) pensata per resistere alle condizioni operative più gravose, dalla base mobile dei reparti sul campo ai laboratori di progettazione avanzata.
Tre modelli per tutte le esigenze
La famiglia AMOS comprende tre versioni:
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AMOS 200: pensata per rapid prototyping e attività di ricerca, con un’area di stampa compatta e tempi di ciclo ridotti.
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AMOS 300: modello intermedio ideale per piccole serie di parti funzionali e prototipi destinati a test prestazionali; sarà la prima macchina a essere consegnata ai clienti selezionati entro le prime due settimane dal lancio.
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AMOS 500: configurazione maggiorata per applicazioni industriali, con volume di costruzione esteso e componentistica rinforzata.
Attraverso i due impianti indiani, Chicago Additive può produrre fino a 2.500 unità AMOS ogni anno. La consegna dei primi esemplari della serie 300 è prevista già nella prima settimana di giugno, mentre le versioni 200 e 500 saranno disponibili nel trimestre successivo.
Vantaggi e obiettivi operativi
L’architettura “ruggedized” di AMOS garantisce resistenza a vibrazioni, polveri e sbalzi termici, caratteristiche fondamentali per l’impiego in contesti militari e industriali. Joseph Podgorski, fondatore di Chicago Additive, sottolinea che il brevetto in licenza dal Dipartimento della Marina ha permesso di affinare un macchinario “chiavi in mano”, capace di integrare velocità di stampa e semplicità operativa, senza compromettere precisione e affidabilità.
Dalla ricerca del NIWC Pacific al supporto sul campo
Spencer Koroly ricorda che il suo obiettivo, fin dal primo prototipo, era contenere i tempi di produzione per accelerare i cicli di validazione delle idee: “Un dispositivo 3D turn-key veloce favorisce l’innovazione, consentendo di passare dall’idea al pezzo testato in tempi molto ridotti”. Grazie alla licenza “Advanced Manufacturing Operational Apparatus, System, and Method”, il know-how militare si traduce ora in un prodotto commerciale distribuito su scala nazionale.
Il ruolo strategico nell’organic industrial base del DoD
Negli ultimi mesi l’esercito americano ha esplorato la possibilità di incrementare la produzione di droni e componenti critici all’interno della propria “organic industrial base” (OIB), ossia la rete di impianti di proprietà pubblica dedicati alla produzione e manutenzione di hardware difensivo. I laboratori mobili e i centri di comando trarranno vantaggio da unità stampanti desktop come AMOS, in grado di fornire pezzi di ricambio e prototipi senza ricorrere a catene di approvvigionamento estese.
Un modello di trasferimento tecnologico
Il progetto AMOS dimostra che il Dipartimento della Difesa può individuare un’esigenza operativa, finanziare una soluzione tecnologica e favorirne la commercializzazione in pochi anni. Se questo approccio si dimostrerà efficace, potrà essere replicato per altre linee di prodotti avanzati, incentivando la collaborazione fra enti governativi, centri di ricerca e imprese statunitensi o di paesi alleati.

Caratteristica | AMOS 200 | AMOS 300 | AMOS 500 |
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Volume di costruzione | 200 × 200 × 200 mm | 300 × 300 × 300 mm | 500 × 500 × 500 mm |
Precisione (XY) | 50 μm | 50 μm | 50 μm |
Altezza layer | 50–300 μm | 50–300 μm | 50–300 μm |
Velocità massima di stampa | 150 mm/s | 150 mm/s | 150 mm/s |
Interfaccia utente | Touchscreen 3,5″ | Touchscreen 4,3″ | Touchscreen 5,0″ |
Alimentazione | 110–240 V, 500 W | 110–240 V, 750 W | 110–240 V, 1000 W |
Peso | 25 kg | 35 kg | 50 kg |
Ambiente operativo | 0–40 °C, 20–80 % UR | 0–40 °C, 20–80 % UR | 0–40 °C, 20–80 % UR |
Fase | Timing | Attività principali |
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Pre-lancio | Marzo–Maggio 2025 | Ottenimento licenza co‐esclusiva da NAVWAR; avvio produzione interna |
Rilascio AMOS 300 | Prima settimana di giugno 2025 | Invio prime unità di test a clienti selezionati |
Commercializzazione 200 | Q3 2025 | Lancio ufficiale AMOS 200 sul mercato, supporto alla formazione operatori |
Commercializzazione 500 | Q4 2025 | Lancio AMOS 500, espansione produzione fino a 2.500 unità/anno |
Supporto post-vendita | Continuativo | Assistenza tecnica in sede, aggiornamenti firmware, workshop di addestramento |