CSIR avvia la produzione su scala pilota di polvere 316L per il 3D printing
Il Council for Scientific and Industrial Research (CSIR) sudafricano ha messo in funzione un impianto di aerosolizzazione a ultrasuoni per la sintesi di polvere di acciaio inossidabile 316L destinata alla stampa 3D. Grazie ai fondi erogati dalla National Research Foundation (NRF) e dal Department of Science, Technology and Innovation (DSTI), la struttura è in grado di trattare sia materiali reattivi sia non reattivi, creando una fonte nazionale di materie prime che riduce la dipendenza dalle importazioni.

Controllo qualità e caratteristiche tecniche
La polvere prodotta con la tecnologia di nebbiatura ultrasonica si distingue per una distribuzione granulometrica mirata (15–45 µm), ottima scorrevolezza e densità di impaccamento uniforme. Questi parametri vengono monitorati in ogni lotto attraverso analisi laser granulometriche, test di flusso Hall e misure di densità apparente, garantendo la compatibilità con sistemi di Laser Powder Bed Fusion e altre piattaforme di stampa in metallo. Secondo Dr. Miemie Maminza, responsabile del gruppo Tecnologie di Metallurgia delle Polveri al CSIR, il processo offre la qualità richiesta dagli utilizzatori nei settori aerospaziale, automotive e biomedico.

Impatto sull’ecosistema dell’additive manufacturing
La Dr. Ntombi Mathe, che guida le attività di AM al CSIR, evidenzia come la produzione locale di polveri e lo sviluppo di stampanti nel paese stimolino la nascita di un’intera filiera: start-up tecnologie, centri di servizio e fornitori di materiali collaborano per attrarre investimenti e creare nuove opportunità di lavoro. Le prime parti di prova sono state realizzate con il sistema Hyrax di Aditiv Solutions, confermando la fattibilità del materiale nei processi industriali.

Reazioni del settore e prospettive di crescita
Gerrie Lombaard, Direttore di Metal Heart, ha confermato che i parametri di ossigeno residuo, dimensione e morfologia delle particelle rispettano gli standard internazionali, aprendo la strada all’adozione della polvere CSIR nelle linee produttive. Beeuwen Gerryts, a capo della divisione Tecnologie Avanzate al DSTI, considera questo risultato un fondamentale potenziamento delle capacità nazionali nella trasformazione delle polveri e auspica una rapida scalabilità dell’impianto per soddisfare la domanda crescente dell’industria a costi competitivi.

{ "slotId": "", "unitType": "responsive", "pubId": "pub-7805201604771823", "resize": "auto" }

Di Fantasy

Lascia un commento