Il “Torre Bianca” di Mulegns: il grattacielo 3D più alto al mondo
Nel villaggio montano di Mulegns, in Svizzera, dove vivono appena una dozzina di persone, sta prendendo forma un’opera che unisce arte, memoria e tecnologie all’avanguardia. Promossa dalla Kulturstiftung Origen in collaborazione con l’ETH Zürich, la struttura nota come “Torre Bianca di Mulegns” rivendica oggi il primato di edificio realizzato con stampa 3D di maggiore altezza al mondo. L’inaugurazione è fissata per il 20 maggio 2025: da quel momento il monumento ospiterà eventi culturali nel suo spazio coperto da una cupola interna.
Tecnologia di stampa robotica e progettazione parametrica
Il nucleo costruttivo del progetto si basa su un sistema di stampa del calcestruzzo gestito da bracci robotici, in grado di ricreare geometrie elaborate senza l’uso di casseforme tradizionali. Il design, sviluppato dal team guidato dal professor Benjamin Dillenburger della cattedra di Fabbricazione Digitale all’ETH Zürich, sfrutta algoritmi parametrici per generare un rivestimento esterno ricco di elementi ornamentali. Questa maglia decorativa, pur raggiungendo un’altezza imponente, utilizza il materiale in modo efficiente, limitando gli sprechi e riducendo i tempi di posa in opera.
Funzione culturale e memoria storica
Oltre al valore ingegneristico, la Torre Bianca rappresenta un omaggio alla tradizione di emigrazione dei “Zuckerbäcker”, i pasticceri grigionesi che partirono da Mulegns verso tutta Europa in cerca di fortuna. La cupola interna, concepita come platea e palcoscenico, accoglierà spettacoli, conferenze e incontri dedicati alla storia alpina e alle sfide delle comunità montane. In questo modo la costruzione assume anche un ruolo di custode culturale, favorendo il dialogo tra passato e contemporaneità.
Ricadute sulla ricerca e sul territorio
Per l’ETH Zürich la Torre Bianca è un banco di prova unico per testare su scala reale le potenzialità della stampa digitale nell’edilizia. I dati raccolti durante le fasi di stampa e di messa in opera alimenteranno studi sulla stabilità strutturale, sulla durabilità dei materiali e sulle strategie di automazione. Sul piano locale, il progetto punta a generare un indotto di visitatori e di iniziative legate al turismo culturale, contribuendo a contrastare lo spopolamento dei borghi alpini.
Prospettive e sostenibilità
Con un approccio che privilegia la versatilità digitale, il cantiere di Mulegns si candida a modello per future realizzazioni in contesti remoti o vincolati da severi limiti logistici. La scelta di un calcestruzzo ottimizzato per stampa robotica e la riduzione dei materiali di supporto rappresentano un esempio di edilizia a basso impatto ambientale. Allo stesso tempo, la Torre Bianca testimonia come ricerca accademica e impegno culturale possano dialogare proficuamente, dando vita a soluzioni che valorizzano il territorio e la sua identità.
