Definizione del Fenomeno e Contesto Tecnico
Nel caso della stampante CORE One, sviluppata da Prusa Research, sono emerse sulle superfici di stampa delle linee sottili e regolari note come Vertical Fine Artifacts (VFA). Questo effetto, spesso chiamato “ghosting” nel settore della manifattura additiva, deriva da micro‑vibrazioni del gruppo di stampa durante i rapidi movimenti di avanzamento verticale dei layer. Sebbene la CORE One utilizzi i motori e i driver della serie MK4, reputati affidabili, il nuovo meccanismo a doppia cinghia ad alta accelerazione ha accentuato la sensibilità del sistema a risonanze strutturali e variazioni di velocità minime.

Analisi delle Cause Meccaniche e Software
Secondo l’indagine interna di Prusa Research, i fattori principali sono tre:

  1. Tensionamento delle cinghie: una forza non uniforme genera piccole oscillazioni nel passaggio dei denti sui pulleys.

  2. Input shaping: la tecnica di compensazione delle vibrazioni, che ammorbidisce gli angoli netti, interagisce in modo imprevisto con movimenti brevi e rapidi, causando micro‑scatti.

  3. Fluttuazioni di velocità: i cicli di rallentamento automatico per il raffreddamento possono portare la velocità di avanzamento in zone di risonanza acustica.

Interventi a Breve Termine
Per mitigare l’impatto delle VFA, Prusa ha ridefinito i parametri di tensionamento: ora si consiglia di impostare la frequenza di risonanza del cinghio superiore a 98 Hz e quella inferiore a 92 Hz, misurate con il carrello di stampa in posizione anteriore destra. Parallelamente, l’app di belt tuning è stata aggiornata con un grafico a cascata che facilita l’individuazione dei picchi di risonanza, indipendentemente dai filtri audio degli smartphone.

Strumenti di Misurazione Integrati
Nelle prossime settimane sarà rilasciata una funzione firmware che sfrutta le luci LED integrate per creare un effetto stroboscopico: osservando le sagome luminose si potrà regolare la tensione delle cinghie senza dispositivi esterni, visualizzando direttamente le frequenze di risonanza.

Ottimizzazioni del Slicer
Il team di PrusaSlicer sta elaborando una strategia di slicing alternativa che mantiene attivo l’input shaping – indispensabile per preservare angoli netti – ma riconfigura i movimenti rapidi per evitare le frequenze critiche. Questo aggiornamento, oltre a interessare la CORE One, arriverà anche per i modelli MK4 e XL, uniformando la qualità delle superfici tra le diverse piattaforme.

Prevenzione delle Risonanze in Fase di Stampa
Un ulteriore sviluppo riguarda un meccanismo software che regola dinamicamente la velocità di stampa per evitare cadute non intenzionali in zone di risonanza, ad esempio quando il flusso di stampa rallenta per aumentare l’efficacia del raffreddamento sotto l’ugello. Anche questa funzionalità è in fase di test interno.

Confronto con Altri Produttori
Nel settore, aziende come Bambu Lab affrontano il ghosting riducendo leggermente il flusso di estrusione per ottenere superfici più opache, mentre soluzioni firmware basate su “phase stepping” e calibrazione accelerometrica – già introdotte nella MK4 XL – agiscono direttamente sui motori. Con questi nuovi metodi, Prusa Research punta a offrire un mix di interventi meccanici, firmware e software che valorizzi la velocità e la precisione, riducendo le imperfezioni senza compromettere i dettagli.


 

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Di Fantasy

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