Nasce l’H2AM Open Lab: un polo per l’idrogeno
Il 6 agosto 2025 Nikon SLM Solutions AG e RINA hanno siglato una Letter of Intent per avviare un’iniziativa congiunta dedicata all’applicazione della manifattura additiva nel settore dell’idrogeno. Il progetto, battezzato “H2AM Open Lab”, sarà ospitato presso il Centro Sviluppo Materiali (CSM) di RINA nei pressi di Roma, un centro di eccellenza per la ricerca applicata sui materiali.

Obiettivi e ambiti di intervento
L’iniziativa si propone di accelerare lo sviluppo di leghe e processi di stampa 3D per comparti strategici come la produzione di acciaio “verde” e l’industria oil & gas. Tra le priorità rientrano:

  • la qualificazione dei materiali per garantire resistenze meccaniche e durata in ambienti a contatto con idrogeno;

  • lo studio dei fenomeni di fragilità da idrogeno (hydrogen embrittlement) e di attacco ad alta temperatura (HTHA);

  • la messa a punto di parametri di processo per migliorare la protezione contro la corrosione in presenza di gas ad elevata pressione.

Ruolo di Nikon SLM Solutions AG
Specializzata in sistemi di fusione laser di polveri metalliche, Nikon SLM Solutions fornirà la propria esperienza nell’ottimizzazione dei flussi laser, nella calibrazione automatizzata dei moduli ottici e nella gestione avanzata delle polveri. La piattaforma hardware e software di Nikon sarà un banco di prova per nuove formulazioni di acciai, leghe di alluminio e superleghe a base nichel, offrendo la possibilità ai produttori di attrezzature originali (OEM) di validare componenti ad alto valore aggiunto.

Contributo del Centro Sviluppo Materiali di RINA
Il CSM di RINA, divisione di RINA Consulting, metterà a disposizione le proprie strutture per prove destruttive e non distruttive, analisi metallografiche e simulazioni numeriche. Gli specialisti di RINA supporteranno le attività di caratterizzazione, intervenendo sulla microstruttura dei pezzi prodotti e sviluppando protocolli di qualifica secondo standard accettati a livello internazionale nel settore energy, navale e infrastrutturale.

Contesto del mercato dell’idrogeno e della manifattura additiva
Il passaggio verso un’economia a basse emissioni di carbonio sta spingendo investimenti in infrastrutture per la produzione e il trasporto dell’idrogeno. In questo scenario, la stampa 3D metallica permette di realizzare componenti complessi — come scambiatori di calore, collettori e valvole — con geometrie interne ottimizzate e spessori ridotti, riducendo i pesi e semplificando le fasi di assemblaggio. Creare un laboratorio dedicato in Italia contribuisce inoltre a consolidare la filiera europea dell’idrogeno.

Piattaforma di sperimentazione prima delle installazioni
All’avvio dell’H2AM Open Lab non è prevista l’installazione di stampanti 3D per la produzione su larga scala: il focus rimane su ricerca, simulazione e validazione dei materiali. Successivamente, OEM e partner potranno utilizzare le risorse del centro per testare e qualificare componenti in acciai, leghe di alluminio, superleghe a base nichel e altri materiali avanzati.

Sguardo al futuro
Questo accordo rafforza il legame tra competenze di RINA in scienza dei materiali e capacità di Nikon SLM in metal additive manufacturing. Nei prossimi mesi saranno definiti i piani di ricerca e i primi programmi sperimentali; l’obiettivo è arrivare, entro il 2026, a una serie di linee guida per la produzione di pezzi certificati destinati al trasporto e allo stoccaggio dell’idrogeno.


 

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Di Fantasy

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