1. Contesto e obiettivi dell’H2AM Open Lab
Nikon SLM Solutions AG e RINA hanno sottoscritto una Letter of Intent per dar vita al progetto “H2AM Open Lab”, con l’obiettivo di potenziare le tecnologie di stampa 3D applicate all’economia dell’idrogeno. Il laboratorio, concepito come “open R&D environment” per OEM e centri di ricerca, mira a sviluppare materiali e processi in grado di resistere agli ambienti aggressivi tipici delle applicazioni green steel e oil & gas
2. Sede e infrastrutture
L’H2AM Open Lab sarà ospitato presso il Centro Sviluppo Materiali (CSM) di RINA, vicino a Roma, struttura riconosciuta per la ricerca applicata sui materiali avanzati. Qui verranno messe a disposizione:
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Celle di stampa metallica additiva di diversa configurazione (senza vincoli su un singolo sistema)
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Banchi di prova per test di corrosione e performance in atmosfera di idrogeno
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Laboratori metallografici per analisi microstrutturale
Questa flessibilità infrastrutturale favorisce l’accesso di OEM con esigenze differenti e la validazione di tecnologie nascenti
3. Ambiti di ricerca
Le attività saranno articolate su tre linee principali:
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Supporto alla qualificazione – definizione di standard e procedure per certificare componenti AM in contesti H₂
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Sviluppo di materiali avanzati – ottimizzazione di leghe metalliche e compositi per migliorare resistenza e durabilità
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Parametrizzazione dei processi – calibrazione di parametri di stampa per garantire prestazioni meccaniche e tenuta alla corrosione
L’approccio congiunto unisce l’esperienza metallurgica di RINA e la leadership di Nikon SLM nei sistemi di additive manufacturing ad alta produttività
4. Struttura “aperta” per gli OEM
Non sono previsti vincoli legati all’utilizzo di una specifica piattaforma: ogni azienda potrà testare sistemi differenti e confrontare risultati. Questa caratteristica rende l’Open Lab uno spazio collaborativo in cui coesistono più tecnologie, favorendo scambi di know-how e accelerando l’innovazione.
5. Vantaggi attesi e casi d’uso
Tra i principali benefici, si prevede:
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Riduzione dei tempi di sviluppo di nuovi componenti per celle a combustibile e serbatoi di stoccaggio
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Miglioramento della sicurezza e della durata dei pezzi in ambienti a elevata pressione di idrogeno
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Possibilità di prototipazione rapida per applicazioni in impianti di produzione di acciaio a basso impatto
Un esempio pratico è la realizzazione di scambiatori di calore ottimizzati per flussi di gas idrogeno ad alta temperatura, dove le geometrie complesse ottenibili con la stampa 3D consentono efficienze termiche superiori.
6. Prossimi passi
Nei mesi successivi il consorzio avvierà:
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Validazione preliminare delle leghe selezionate in condizioni ambientali simulate
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Workshop tecnici per formare il personale degli OEM sulle best practice AM
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Studi di fattibilità per la certificazione industriale dei componenti prodotti
