Rapid Fusion introduce un assistente AI per ottimizzare la stampa 3D

L’azienda britannica Rapid Fusion, nota per le sue soluzioni di manifattura additiva (tra cui le piattaforme Apollo e Medusa), ha annunciato il lancio di un assistente virtuale basato su intelligenza artificiale, progettato per migliorare le prestazioni e l’efficienza delle sue macchine di stampa 3D. Questo nuovo strumento si presenta come un’interfaccia intuitiva che guida l’utente in fase di preparazione e stampa, suggerendo i parametri più adeguati in base al materiale, la geometria del modello e gli obiettivi produttivi.
 


Funzioni principali dell’assistente AI

L’assistente AI di Rapid Fusion è in grado di:

  • Generare automaticamente i parametri di slicing ideali per ottimizzare affidabilità e precisione.

  • Regolare in tempo reale le impostazioni di stampa, quali velocità, temperatura ed estrusione, per contrastare problemi comuni come deviazioni dimensionali o difetti superficiali.

  • Monitorare costantemente il processo produttivo, suggerendo correzioni immediate in caso di variazioni anomale o condizioni ambientali avverse.
    Queste funzionalità mirano a facilitare il lavoro per operatori esperti e aiutarne l’approccio per chi è meno avvezzo alle tecniche additive.


Contesto tecnologico e sinergie con la pipeline Rapid Fusion

Rapid Fusion sta già integrando intelligenti sistemi AI nella sua piattaforma medusa (es. monitoraggio termico, auto-ottimizzazione dei processi, predictive maintenance con moduli NVIDIA on-premise) 
 

L’assistente AI per la stampa completa questa visione, offrendo una soluzione software che dialoga in modo fluido e proattivo con l’hardware, riducendo sprechi e velocizzando il time-to-market delle parti personalizzate.


Prospettive di utilità e adozione

Il nuovo strumento AI rappresenta un potenziale elemento differenziante per Rapid Fusion, puntando su:

  • Automatismo incrementale, per facilitare l’adozione da parte delle aziende senza expertise specifici.

  • Miglioramento della qualità costante delle parti, grazie a feedback dinamici.

  • Riduzione dei tempi di debug e riduzione dei costi operativi legati ai tentativi errati, ponendo le basi per un’adozione più ampia delle tecnologie LFAM (Large Format Additive Manufacturing).


 

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Di Fantasy

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