Quadro generale e obiettivo del programma
Il programma prioritario SPP 2122 “Materials for Additive Manufacturing” della Deutsche Forschungsgemeinschaft (DFG), coordinato dall’Università di Duisburg-Essen (UDE), ha concluso un ciclo pluriennale di ricerca focalizzato sul miglioramento sistematico dei materiali e dei processi per Laser Powder Bed Fusion (LPBF). L’iniziativa, avviata nel 2019, ha coinvolto oltre 30 gruppi con l’obiettivo di creare una base scientifica solida per standard e metodi comparabili lungo l’intera filiera, dal powder design alla caratterizzazione del componente. 

LPBF: perché servono dati comparabili per fare standard
Nel processo LPBF il laser fonde selettivamente strati sottili di polvere metallica o polimerica, costruendo il pezzo strato su strato. Senza dataset condivisi e parametri misurati in modo uniforme, è difficile trasferire materiali, ricette di processo e risultati meccanici tra laboratori e imprese; per questo SPP 2122 è stato concepito per generare riferimenti comuni utilizzabili da ricerca e industria.  

La grande Interlaboratory Study (ILS): come è stata progettata
Cuore del programma è una Interlaboratory Study su scala ampia: 32 istituzioni hanno prodotto geometrie identiche usando polveri standardizzate, sia vergini sia funzionalizzate con nanoparticelle, così da separare gli effetti di materiale, macchina e parametri di processo. È uno dei set di dati più completi e aperti mai pubblicati per LPBF.  

Materiali testati e copertura della catena di processo
L’ILS ha coperto l’intera catena PBF-LB per metalli e polimeri, includendo polveri AlSi10Mg e PA12 in versioni sia vergini sia modificate con nanoparticelle, con misure su polvere, processo e pezzo. Questo consente analisi causa-effetto su scelte di composizione, distribuzione granulometrica, parametri di scansione e proprietà finali. 

Accesso ai dati e pubblicazioni collegate
I risultati dell’ILS e i contributi scientifici sono resi disponibili Open Access: un numero speciale di Advanced Engineering Materials raccoglie gli esiti finali, mentre il dataset sarà consultabile nel repository istituzionale (DUEPublico). Nota sulle date: il comunicato UDE/AlphaGalileo indica 11 novembre 2025, mentre 3Druck.com riferisce 10 novembre 2025. uni- 

Impatto atteso: dalla riproducibilità alla standardizzazione
Il pacchetto dati e il numero speciale offrono una base per norme affidabili, ottimizzazione mirata dei processi e integrazione più rapida di nuovi materiali. L’approccio “open data + peer-review” punta a ridurre le ambiguità che rallentano la qualificazione in settori regolati (aerospazio, medicale, energia), dove la comparabilità dei risultati è un prerequisito per certificazioni e supply chain.  

Chi ha guidato e chi ha partecipato
La direzione scientifica è di Stephan Barcikowski (Tecnologia Chimica, UDE). Tra gli enti coinvolti nel programma e nei progetti collegati figurano istituti come il Leibniz-IWT Bremen e la TU Dortmund – WPT, attivi su sviluppo di polveri e qualifica di leghe per LPBF. L’editore del numero speciale è Wiley-VCH (Advanced Engineering Materials). 

Collegamenti con il panorama degli standard ISO/ASTM
La disponibilità di dataset comparabili si inserisce nel percorso di normalizzazione in AM portato avanti dai comitati ISO/TC 261 e ASTM F42. Esempi già noti nel dominio PBF-LB sono lo sviluppo di guide e standard per contaminazione delle polveri, qualifica di macchine e processi e principi di qualificazione nel settore edilizio; SPP 2122 fornisce la base sperimentale per accelerare nuovi documenti e aggiornamenti. 

Cosa cambia per l’industria
Per le aziende che operano con LPBF (metalli e, in parte, polimeri), la disponibilità di reference data condivisi permette di:

  • ridurre i tempi di material down-selection e di process windowing;

  • impostare protocollo di qualifica coerenti tra siti/fornitori;

  • validare polveri modificate con nanoparticelle con criteri comuni di performance e stabilità. Questi aspetti sono esplicitamente citati nei comunicati UDE/IDW come obiettivo per standard affidabili e trasferibili.  

Nota su aziende citate nei comunicati
Nei materiali ufficiali relativi alla chiusura di SPP 2122 non vengono elencate aziende partner specifiche; l’iniziativa è presentata come accademico-istituzionale (DFG, UDE e istituti di ricerca tedeschi e internazionali). Le imprese risultano comunque destinatarie dirette degli esiti, in particolare quelle che operano su LPBF e polveri ingegneristiche.

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Di Fantasy

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