Reverse engineering e stampa 3D per una manutenzione più sostenibile: l’approccio di Oostdam Engineering

Chi è l’intervistato e cosa fa l’azienda
Oostdam Engineering, fondata nei Paesi Bassi da Maarten Oostdam, interviene quando i ricambi non sono più disponibili o hanno tempi/costi proibitivi: digitalizza il componente (scansione 3D), lo riprogetta per migliorarne durata e manutenibilità, quindi lo produce coinvolgendo reti di fornitura che includono anche stampa 3D per piccole serie o geometrie complesse. L’intervista pubblicata da 3Druck.com inquadra questa pratica come parte di una strategia di invecchiamento attivo degli asset: estendere la vita utile delle macchine riducendo sprechi e fermi.
 

Dal “pezzo introvabile” alla soluzione: metodo di lavoro
Per Oostdam Engineering il punto di partenza è l’analisi del problema (non “una copia” del pezzo, ma una soluzione che restituisca affidabilità). Il flusso tipico: ascolto dei tecnici di linea → scansione 3D → reverse engineering in CAD evitando di replicare i difetti originari → scelta di materiali/processi (AM compresa) → produzione e collaudo. L’azienda opera in Benelux e Germania, con una rete di partner e un team dedicato.
 

Casi concreti: giranti per pompe del Canale di Suez e altri esempi
Tra i casi illustrati da Maarten Oostdam figura la riproduzione di giranti per pompe storiche del Canale di Suez, sviluppata con la fonderia Wolders Gieterijen: il reverse engineering ha permesso di ricostruire le geometrie con criteri di robustezza attuali e di riattivare impianti privi di disegni OEM. Altri esempi includono organi di macchine per manutenzioni industriali critiche.
Fonti: Blog Oostdam (Suez); KIVI – Asset Management (evento con materiali tecnici). 

Perché la stampa 3D è un tassello chiave nelle strategie MRO
La produzione additiva consente ricambi on-demand, piccole serie e geometrie non lavorabili altrimenti, riducendo immobilizzi di magazzino e lead time. Esempi industriali rafforzano il quadro: Nestlé UK ha standardizzato l’uso della stampa 3D per componenti di linea e ricambi interni in più stabilimenti britannici; nel mondo difesa, il SERMC della US Navy dimostra risparmi di tempi/costi con ricambi e attrezzature stampati in 3D a bordo o in arsenale.
 

Sostenibilità: dal LCA dei ricambi all’inventario digitale
Sul fronte ESG, la letteratura propone quadri LCA per valutare quando la stampa 3D di ricambi riduce davvero impatto e sprechi lungo il ciclo di vita; DNV lavora a linee guida e pratiche raccomandate (es. DNV-RP-B205 su inventari digitali e produzione on-demand) per settori energia/marittimo, dove la disponibilità del pezzo e la logistica pesano sul footprint.
 

Collaborazioni e filiera locale: perché contano
Le reti professionali nel Benelux (es. Metaalunie) mostrano come il reverse engineering richieda cooperazione tra progettisti, fonderie, lavorazioni meccaniche e service AM: integrazione che accelera qualificazioni, migliora la qualità e crea ridondanza nella catena di fornitura di ricambi.
 

Linee guida pratiche per i responsabili manutenzione (buyer checklist)
– Definire il problema funzionale e i requisiti (vita utile, condizioni d’esercizio).
– Valutare la riparabilità e le opportunità di miglioramento rispetto all’OEM.
– Mappare i rischi IP e di sicurezza, documentando il digital thread (scan-to-CAD-to-print).
– Scegliere la tecnologia (AM o tradizionale) in base a materiali, tolleranze, tempi e TCO.
– Pianificare ispezione e collaudo del ricambio (NDT, test di durata) e un piano di monitoraggio in esercizio.
 

 

 
 
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Di Fantasy

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