Agnikul Cosmos inaugura in India un impianto di manifattura additiva “large-format” per componenti aerospaziali

Panoramica
Agnikul Cosmos, startup spaziale con sede a Chennai, ha avviato quello che viene indicato come il primo impianto indiano di manifattura additiva di grande formato dedicato alla realizzazione di sistemi aerospaziali e componenti per razzi. L’iniziativa consolida il ruolo dell’ecosistema privato indiano nello sviluppo di tecnologie per il volo e amplia le capacità produttive locali su scala industriale.  

Cosa offre il nuovo stabilimento
Il sito integra progettazione, simulazione, stampa 3D, post-processo e finitura all’interno dello stesso flusso produttivo. Secondo le comunicazioni aziendali, l’obiettivo è migliorare qualità e affidabilità dei componenti e, al tempo stesso, comprimere costi e tempi: viene indicata una riduzione dei costi fino al 50% e la possibilità di stampare parti fino a un metro di altezza.  

Perché “large-format” conta nei lanciatori
La stampa 3D su grande formato consente di produrre strutture e sottosistemi di dimensioni maggiori con meno giunzioni e saldature, semplificando la catena di montaggio e la certificazione. Per componenti esposti a sollecitazioni termiche e vibrazionali tipiche dei lanciatori, ridurre gli assiemi in più pezzi a monoblocchi può agevolare controllo qualità, tenuta e ripetibilità.  

Posizionamento nell’ecosistema indiano
Il sito viene presentato come prima struttura privata in India focalizzata sul large-format AM per applicazioni aerospaziali e per razzi. L’apertura a Chennai si inserisce nella fase di espansione delle imprese spaziali del Tamil Nadu e si allinea alle politiche regionali per attrarre investimenti e capacità produttive nel settore.  

Sinergie con i programmi Agnikul (Agnibaan e Agnilet)
Il nuovo impianto si connette direttamente ai programmi interni: Agnibaan, il piccolo lanciatore configurabile di Agnikul, e Agnilet, il motore stampato in 3D che caratterizza il sistema. Agnikul indica per Agnibaan una capacità fino a 100 kg verso orbite intorno ai 700 km; nel 2024 la società ha completato un test di volo del dimostratore SOrTeD dalla propria piattaforma a Sriharikota. Nell’estate 2025 l’azienda ha inoltre mostrato un motore monopezzo in Inconel lungo circa un metro, rivendicato come il più grande del suo tipo e associato a un brevetto USA sul processo.  

Impatto su supply chain e industrializzazione
Centralizzare la catena design-to-part in un’unica struttura dovrebbe accorciare il ciclo di iterazione fra progetto e collaudo, alleggerire la dipendenza da fornitori esterni e abilitare varianti progettuali più frequenti su camere di combustione, collettori e strutture secondarie. Le fonti indicano benefici attesi su precisione, affidabilità e resilienza della supply chain, con impatto su costo e time-to-market dei sistemi spaziali.  

Continuità con i precedenti asset e percorso di crescita
Agnikul opera all’interno dell’IIT Madras Research Park e negli anni ha messo in servizio strutture per la produzione di motori e una piattaforma di lancio privata. Il nuovo impianto large-format amplia questa base industriale, con un focus esplicito su componenti di dimensioni maggiori per razzi e sistemi aerospaziali.  

Prospettive
Con l’impianto LFAM a Chennai e gli investimenti annunciati nel Tamil Nadu, la società punta a strutturare capacità produttiva end-to-end per supportare il percorso commerciale di Agnibaan e la produzione in serie di motori e sottosistemi critici. I prossimi passaggi riguarderanno qualifiche, standard di volo e scalabilità dei volumi. 

Immagine Generata AI

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Di Fantasy

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