Boston, l’“Additive Edge” del MIT CSAIL: come l’HCI vuole mettere la progettazione nelle mani di tutti
Nel cuore del Stata Center, il gruppo HCI Engineering del MIT CSAIL, guidato dalla prof.ssa Stefanie Mueller, lavora a strumenti che permettono anche ai non esperti di progettare, modificare e fabbricare oggetti fisici con l’aiuto dell’IA. Durante una visita in laboratorio, i ricercatori Faraz Faruqi e Jiaji Li hanno mostrato applicazioni che uniscono estetica e funzione, con un’attenzione particolare agli ausili personalizzati.
Style2Fab: personalizzare i modelli 3D senza intaccare la funzionalità
Style2Fab è un sistema di segmentazione “consapevole della funzione” che separa automaticamente le parti estetiche da quelle funzionali di un modello 3D, così da consentire stilizzazioni guidate da prompt in linguaggio naturale senza compromettere filetti, cerniere o incastri. Presentato a ACM UIST 2023, il progetto mira anche all’adozione in ambito clinico per aumentare l’uso reale degli ausili personalizzati.
Oltre l’estetica: verso modelli “fisicamente consapevoli”
Il team punta a generare oggetti direttamente da testo con proprietà fisiche incorporate nel modello, così da prevedere il comportamento prima della stampa e chiudere il loop tra simulazione e fabbricazione. L’obiettivo è una collaborazione uomo–macchina in cui l’IA supporta, ma non sostituisce, il progettista.
Xstrings: meccanismi a cavo stampati in un solo passaggio
Con Xstrings il gruppo MIT CSAIL integra nel flusso di lavoro FDM a doppio materiale cavi, giunti e ancoraggi direttamente durante la stampa, riducendo i tempi complessivi di produzione di circa 40% rispetto al montaggio manuale. I test mostrano cavi resistenti a oltre 60.000 cicli; le condizioni ottimali riportate includono 260 °C e 10–20 mm/s. Tra le demo: una lucertola che cammina, una scultura “pavone” che si apre/chiude, un tentacolo che avvolge oggetti.
Dalla ricerca agli oggetti d’uso
Gli esempi del laboratorio includono un vaso auto-irrigante in cui il sistema idrico interno resta invariato mentre l’esterno viene personalizzato, impugnature per utensili e piccoli accessori: una collezione che evidenzia come estetica e funzione possano coesistere senza compromessi.
Un ecosistema HCI che abbraccia fabbricazione, interazione e apprendimento
Oltre a Style2Fab e Xstrings, l’HCI Engineering Group porta avanti progetti come SensiCut, LaserFactory, ChromoUpdate, WirePrint, G-ID e FoodFab, tutti orientati a nuovi modelli d’interazione per la fabbricazione personale e la prototipazione rapida.
