Che cos’è e perché interessa
Un maker noto come [heinz] ha sviluppato una stampante FFF con cinematica polare “a doppio disco” e SCARA inverso: invece di spostare la testina, ruota e orbita il piatto attorno all’asse Z, portando di volta in volta il punto di stampa sotto l’estrusore. Questo schema consente di disporre più estrusori fissi in cerchio e selezionarli ruotando il letto, abilitando lavorazioni multi-materiale / multi-colore senza un tradizionale toolchanger mobile.

Architettura meccanica e componenti
Il sistema usa una colonna verticale per la Z; il letto è un disco che ruota su sé stesso e contemporaneamente orbita attorno alla colonna centrale grazie a due pulegge GT2 e cuscinetti di tipo “lazy Susan”. L’estrusore compie solo movimenti lenti in Z, permettendo anche gruppi hotend pesanti: sono stati provati assetti fino a ~2 kg con hotend “Diamond” a 5 vie e cinque filamenti. Il piano è in vetroresina forata e non riscaldato: i fori aiutano l’adesione per “ancoraggio” del primo strato. 

Selezione utensili e stampa multi-materiale
Con gli ugelli disposti radialmente, il “cambio utensile” è l’effetto della sola rotazione del letto verso la stazione desiderata. L’approccio elimina carrelli e slitte dedicate, riducendo masse in movimento e, potenzialmente, le contaminazioni dovute a oozing quando gli ugelli inattivi restano fermi lontano dal pezzo. L’idea di sfruttare coordinate polari per più estrusori nasce da una linea di lavori open hardware (es. Theta Printer di Tyler Anderson) che dimostrano come i sistemi a piatto rotante facilitino configurazioni multiestrusore. 

Firmware e kinematics
Per la conversione cartesiano→polare il progetto cita un fork “BipolarMarlin”; la comunità riporta anche utilizzi di Klipper o RepRapFirmware per cinematiche polari e gestione tool. La scelta dipende dal controllo richiesto su trasformazioni e velocità tangenziali variabili con il raggio.

Sfide tecniche note
La macchina richiede calibrazione accurata del centro letto e degli offset tra utensili; l’autore segnala distorsioni se la stampa non parte esattamente dal centro e la necessità di compensare la rotazione intrinseca del piatto durante l’orbita. Inoltre, la risoluzione e la velocità lineare variano con il raggio (più alta in periferia), aspetto tipico delle stampanti polari.

Contesto: soluzioni industriali e precedenti
Nel mondo industriale, la tedesca dp polar GmbH ha commercializzato linee AMpolar con piattaforma rotativa continua e capacità multi-materiale (inchiostri/inkjet), mentre in passato Xerox brevettò un letto riscaldato rotante. Questi esempi mostrano che la cinematica rotativa è già sfruttata per produttività e flusso continuo, seppur con tecnologie di deposizione diverse.

Stato del progetto e materiali
Il progetto Dual-Disc Polar Printer nasce come plotter e viene poi portato a stampa FFF; i log mostrano prove con cinture GT2 incollate o stampate, studio dei rapporti 20:1 e sperimentazioni con hotend multipli. Video pubblici documentano timelapse e test di cambio utensile via G-code (T0/T1…). 

 

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Di Fantasy

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