Risultato e metrica chiave
Sakuu (San Jose, California) ha comunicato il 6 novembre 2025 di aver validato una cella agli ioni di litio con catodo NCM811 stampato integralmente con processo a secco sulla piattaforma Kavian, che mantiene l’83% della capacità dopo 4.000 cicli di carica/scarica. Il test è stato eseguito su cella 1 Ah con anodo in grafite a 1C/1C; il dato colloca la cella tra le migliori prestazioni oggi dichiarate per applicazioni EV e stoccaggio stazionario, dove la soglia di idoneità tipica è ≥80% dopo ~2.000 cicli.
Cosa è stato effettivamente “stampato” e con quali materiali
La cella di validazione impiega catodo NCM811 interamente dry-printed e anodo in grafite; Sakuu precisa che il risultato è stato ottenuto senza nuovi materiali né ulteriori step di ottimizzazione rispetto a chimiche e polveri già disponibili sul mercato, evidenziando la maturità del processo additivo a secco sul componente catodico, notoriamente il più critico.
Processo Kavian: impatto su footprint, consumi e capex
Kavian è proposto come alternativa scalabile al wet-coating convenzionale: –60% di area impianto, –30% utenze operative, –55% emissioni CO₂, –20% investimenti in equipment, con eliminazione di solventi (es. NMP) e dei forni di essiccazione tipici del slurry-coating.
Confronto con gli standard automotive
Nel settore EV, le celle NCM di produzione convenzionale sono considerate idonee se mantengono ≥80% di capacità dopo poco più di 2.000 cicli. Il dato 4.000/83% riportato da Sakuu indica un raddoppio della vita utile ciclica a parità di soglia, se confermato su formati superiori e a condizioni applicative (DoD, C-rate, T) comparabili.
Stato industriale e prossimi passi
Sakuu segnala prime consegne di centinaia di metri di elettrodi dry-printed e l’avvio delle installazioni dei sistemi Kavian presso clienti; ulteriori dettagli saranno presentati all’Advanced Automotive Battery Conference (AABC) Las Vegas, 8–11 dicembre 2025, booth 611.
Ecosistema e aziende coinvolte/citabili
Oltre a Sakuu, l’articolo di riferimento menziona Addionics (elettrodi “3D smart” con architetture correnti 3D per ridurre resistenze interne e migliorare la gestione termica) come esempio di innovazione strutturale integrabile nelle linee esistenti.
Domanda di batterie e contesto di mercato
Il quadro macro evidenzia la crescita della domanda globale di batterie per veicoli elettrici: secondo l’International Energy Agency (IEA), il fabbisogno passerà da ~1 TWh nel 2024 a oltre 3 TWh nel 2030; in parallelo, ricerche di mercato stimano l’espansione del segmento “3D printed batteries” nel periodo 2025-2033.
Perché il “dry printing” è rilevante per la manifattura
La produzione a secco di elettrodi riduce tempi di processo, complessità impiantistica e costi operativi associati a slurry, essiccazione e recupero solventi; se abbinata a prestazioni cicliche competitive, abilita scalabilità, regionalizzazione della supply chain e benefici ESG misurabili.
