Dyndrite LPBF Pro si integra con EOS Open Architecture per un controllo vettoriale del laser
Integrare Dyndrite LPBF Pro in EOS Open Architecture
Dyndrite e EOS hanno annunciato l’integrazione di Dyndrite LPBF Pro con l’ecosistema EOS Open Architecture tramite la EOS Toolpath API. In pratica, il motore software di Dyndrite diventa in grado di generare direttamente i percorsi laser (“build plan”) per le piattaforme metalliche EOS, sfruttando l’ambiente EOS Build Plan come interfaccia di gestione dei job. L’obiettivo dichiarato è offrire agli utenti un controllo vettoriale molto dettagliato per l’ottimizzazione dei parametri su sistemi LPBF in metallo, inclusa la possibilità di sfruttare al massimo i laser nLIGHT AFX integrati in alcune configurazioni EOS.
Che cos’è Dyndrite LPBF Pro
Dyndrite LPBF Pro è il software di riferimento di Dyndrite per la fusione laser a letto di polvere (LPBF). Si basa sul motore di calcolo accelerato da GPU dell’azienda e offre:
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un ambiente programmabile (Python) per definire strategie di esposizione e workflow automatizzati
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controllo fine del laser (potenza, velocità, schema di scansione, sequenza dei vettori) su base geometrica
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strumenti per materiali e process development (sviluppo parametri, prove su piastre ASTM, strategie locali)
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funzioni per quality e production engineer, con tracciabilità, report automatici e gestione dei toolpath su macchine multi-laser
Il prodotto è pensato per settori che spingono molto la LPBF: razzi e propulsione, aerospazio, automotive, medicale e applicazioni industriali critiche, dove la standardizzazione del processo e la ripetibilità della qualità sono requisito di base.
EOS Open Architecture, EOS Toolpath API e ruolo del Build Plan
Con EOS Open Architecture, il costruttore tedesco apre progressivamente il proprio stack software, permettendo a partner selezionati di intervenire in modo più diretto su parametri, strategie di scanning e gestione del laser.
La EOS Toolpath API è il tassello che consente a un motore esterno – in questo caso Dyndrite LPBF Pro – di:
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ricevere dal Build Plan la descrizione del job (parti, orientamento, supporti, materiali, macchine)
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calcolare i percorsi vettoriali con logiche proprie (ad esempio strategie diverse per pareti sottili, overhang e bulk nella stessa build)
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restituire un file toolpath compatibile con l’ecosistema EOS, mantenendo la catena di sicurezza e tracciabilità dell’azienda
Questa apertura supera i limiti dei soli parametri preconfezionati: gli utenti avanzati possono introdurre strategie di processo personalizzate, riducendo il numero di prove fisiche e adattando il comportamento della macchina a esigenze applicative specifiche, come la gestione termica di geometrie complesse o la riduzione delle tensioni residue.
nLIGHT AFX: laser a profilo variabile sulle piattaforme EOS
Un elemento chiave dell’integrazione è la combinazione fra Dyndrite LPBF Pro, EOS Open Architecture e i laser nLIGHT AFX.
I laser AFX sono sorgenti programmabili che permettono di selezionare diversi profili di fascio all’interno dello stesso laser, passando ad esempio:
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da uno spot stretto (circa 85 µm) per contorni e dettagli
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a profili ad anello più ampi (fino a circa 210 µm) per riempimenti ad alta produttività
Questa flessibilità è già stata portata in produzione su piattaforme come AMCM M 290 FLX, sviluppata da AMCM (azienda del gruppo EOS) proprio per combinare LPBF e laser AFX ad alto throughput. Con l’integrazione di Dyndrite LPBF Pro, le strategie di scansione possono sfruttare questi profili variabili in modo programmabile, assegnando a zone diverse del pezzo il tipo di fascio e la sequenza ottimale per bilanciare qualità superficiale, velocità e stabilità del bagno fuso.
Ursa Major come caso applicativo: qualità maggiore e tempi di stampa dimezzati
Nel comunicato ripreso da TCT, Ursa Major viene indicata come uno dei primi utenti a combinare EOS Open Architecture, laser nLIGHT AFX e Dyndrite LPBF Pro. Secondo le dichiarazioni aziendali, questa configurazione ha portato a:
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miglioramento della qualità delle parti stampate
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riduzione degli scarti
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diminuzione dei tempi di stampa di un fattore compreso tra 2 e 3, mantenendo lo stesso livello di qualità
Ursa Major è un’azienda statunitense focalizzata su motori a razzo e applicazioni ipersoniche, che già utilizza LPBF in metallo per camere di combustione, componenti di propulsione e hardware complesso. In altre comunicazioni pubbliche viene evidenziato l’uso dell’EOS Toolpath API per abilitare settaggi e strategie di build specifiche per queste applicazioni, con un’attenzione particolare alla ripetibilità, alla scalabilità e alla certificazione per scenari difesa e spazio.
Automazione, simulazione e qualifiche di processo
L’integrazione con EOS Open Architecture si colloca dentro una strategia più ampia di Dyndrite, che punta a un flusso LPBF sempre più automatizzato e supportato dalla simulazione.
Da un lato, LPBF Pro fornisce:
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strumenti programmabili per definire build parametriche, piastre di prova e strategie locali
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generazione automatica di report e tracciabilità dei parametri usati, utile per audit e certificazioni
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gestione più efficiente di macchine multi-laser o di grande formato, dove la sincronizzazione dei fasci è cruciale
Dall’altro, Dyndrite ha lavorato con partner come Ansys per portare la simulazione termica dentro il flusso LPBF Pro, in modo da prevedere distorsioni, tensioni residue e variazioni microstrutturali prima di lanciare la build. Ciò permette di ridurre gli scarti e i fermi macchina, migliorando la prevedibilità della produzione in metallo.
Open architecture oltre EOS: Nikon SLM Solutions e altri partner
L’annuncio con EOS si inserisce in un movimento più ampio verso piattaforme LPBF “open architecture”.
Dyndrite collabora già con Nikon SLM Solutions, integrando LPBF Pro su sistemi come NXG XII 600, SLM 125, 280 e 500. In questo contesto, il software abilita funzionalità come:
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manipolazione del percorso laser “on-the-fly”
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strategie per ridurre o eliminare i supporti su geometrie a basso angolo
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coordinamento ottimizzato di più laser per aumentare la produttività mantenendo coerenza di qualità
In parallelo, Dyndrite fa parte di consorzi materiali con aziende come Constellium, Elementum 3D e Sandvik, con l’obiettivo di rendere disponibili parametri LPBF e dati di test per diverse leghe, contribuendo a diffondere metodologie più strutturate per la qualificazione di materiali e processi.
Impatto per gli utenti industriali della LPBF
Per gli utenti industriali della LPBF metallica, la combinazione Dyndrite LPBF Pro + EOS Open Architecture + nLIGHT AFX offre alcuni vantaggi chiave:
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Controllo più granulare del processo: parametri e strategie possono essere differenziati in modo preciso a livello di singolo vettore o di zone del pezzo.
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Riduzione di tempi e costi di sviluppo: la possibilità di sperimentare digitalmente più strategie, supportata da simulazione e workflow automatizzati, limita il numero di prove fisiche e di piastre test.
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Scalabilità dalla R&D alla produzione di serie: il passaggio dal laboratorio allo shopfloor richiede spesso solo l’estensione di ricette già definite, con tracciabilità dei parametri e degli output.
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Maggiore sfruttamento dell’hardware esistente: invece di introdurre solo nuove macchine, l’apertura del toolpath e dei profili laser consente di migliorare le prestazioni di piattaforme già installate.
In sintesi, l’integrazione non introduce solo una nuova combinazione “software + macchina”, ma consolida una tendenza in cui gli utenti esperti di LPBF chiedono accesso diretto al controllo del laser e dei parametri, mantenendo al tempo stesso la struttura di sicurezza e qualificazione richiesta da settori come difesa, aerospazio e medicale.
