AMT amplia l’ecosistema PostPro con PostPro UP e PostPro SF2X in vista di Formnext 2025

Additive Manufacturing Technologies (AMT), azienda britannica specializzata in soluzioni automatizzate per il post-processing della stampa 3D, lancerà a Formnext 2025 due nuovi sistemi: PostPro UP Automated Unpacking System e PostPro SF2X Vapor Smoothing System. Secondo AMT, il 2025 segna un anno di forte crescita, con un incremento del 40% degli ordini di prodotto e una redditività in aumento, a supporto della strategia di posizionarsi come fornitore di un ecosistema completo per il post-processing: dall’unpacking alla depolverizzazione, dalla levigatura chimica all’ispezione finale.  


Il ruolo del post-processing nella produzione additiva industriale

Nella produzione additiva polimerica, soprattutto su tecnologie come SLS, MJF e SAF, il vero collo di bottiglia non è sempre la stampa, ma le fasi successive: estrazione dei “build”, rimozione delle polveri, finitura superficiale e controllo qualità. AMT sottolinea da anni che, in alcuni flussi di lavoro, il post-processing può arrivare a rappresentare fino al 60% dei costi di produzione proprio a causa di operazioni manuali lunghe e poco ripetibili. 

Fonte: Stampare in 3D – articolo sulla gamma PostProDP

Negli ultimi anni l’azienda ha installato centinaia di sistemi PostPro in decine di paesi, con milioni di parti processate in modo automatizzato, a conferma di come l’industrializzazione del post-processing sia diventata un elemento strutturale per la stampa 3D “di produzione” e non solo di prototipazione.

 


PostPro UP: automatizzare l’unpacking dei build in polvere

Il nuovo PostPro UP è pensato per colmare l’“ultimo gap” di automazione nella AMT Digital Manufacturing System, collegando in modo continuo le fasi di build → unpack → depowder → smoothing → inspection in un’unica cella automatizzata. L’obiettivo dichiarato è eliminare l’operazione di estrazione manuale dei “cake” di polvere, riducendo tempi, rischi ergonomici per gli operatori e dispersione di polveri nell’ambiente. 

PostPro UP gestisce sia l’unpacking in vassoio sia l’unpacking del cake in massa, con le piastre di costruzione che possono alimentare direttamente la cella senza manipolazioni manuali intermedie. Il sistema è progettato per integrarsi nativamente con i moduli PostPro di depowdering, vapour smoothing, colorazione e ispezione, trasformando quella che spesso è una zona caotica del laboratorio in un flusso chiuso e tracciabile. 

Dal punto di vista della compatibilità, PostPro UP è configurato per lavorare con le unità di build di HP Multi Jet Fusion, EOS P3 e Stratasys SAF, con supporto previsto anche per sistemi 3D Systems e Farsoon. Questa scelta punta a coprire la maggior parte delle piattaforme industriali a letto di polvere per polimeri oggi presenti sul mercato, riducendo la necessità di soluzioni ad hoc per ogni OEM. 

AMT indica per PostPro UP un prezzo di partenza di circa 80.000 euro, con avvio delle spedizioni nel primo trimestre 2026, posizionandolo come una soluzione di automazione accessibile per service e reparti produttivi che hanno già investito in piattaforme SLS/MJF/SAF e vogliono uniformare la fase di gestione dei build. 


Unpacking come collo di bottiglia: la visione di AMT

Secondo Joseph Crabtree, fondatore e CEO di AMT, i clienti identificano sempre più spesso l’unpacking come il collo di bottiglia principale nei flussi produttivi basati su polveri. Se in passato l’azienda si è concentrata su levigatura a vapore e depolverizzazione automatizzata, con PostPro UP l’idea è chiudere l’anello e rendere l’intera catena – dal build alla parte pronta all’uso – coerente, ripetibile e tracciabile.  

La scelta di integrare direttamente le piastre di costruzione nella cella di unpacking consente di ridurre al minimo la movimentazione manuale dei cake, un aspetto che incide sia sulla sicurezza (polveri, ergonomia) sia sulla qualità (minor rischio di danneggiare parti ancora delicate, soprattutto per geometrie complesse o pareti sottili). In prospettiva, questa integrazione facilita anche l’implementazione di logiche di tracciabilità digitale dei lotti, prerequisito per settori come medicale, automotive e aerospazio. 


PostPro SF2X: doppio volume di smoothing in formato compatto

Il secondo sistema presentato è PostPro SF2X, nuova macchina di vapor smoothing sviluppata a partire dall’esperienza con PostPro SFX. AMT dichiara oltre 250 unità SFX installate nel mondo e con SF2X punta a offrire un’evoluzione con camera da 24,4 litri che raddoppia il volume di processo mantenendo sostanzialmente lo stesso ingombro a pavimento. 

La camera di processo di PostPro SF2X misura 250 × 390 × 250 mm, dimensioni pensate per lotti di parti provenienti da stampanti SLS e MJF di fascia industriale ma anche per produzioni più piccole ad alto valore aggiunto. Il sistema utilizza come consumabile principale FA5802 (PostPro Pure), un agente di smoothing non infiammabile, biodegradabile e progettato per un impatto ambientale contenuto rispetto ai solventi tradizionali.  

PostPro SF2X è certificato per materiali come PA11, PA12, TPU e PP (per il polipropilene è previsto un consumabile dedicato) e supporta tecnologie MJF, SLS, HSS e FDM per materiali ad alte prestazioni come ULTEM e compositi a base nylon/carbonio tipo ONYX. In questo modo la stessa macchina può servire applicazioni che spaziano dai componenti elastomerici per calzature e sport, fino ai componenti rigidi per automotive, industriale e dispositivi tecnici. 

 


Cicli più rapidi grazie a PostPro AI

Dal punto di vista dei tempi ciclo, la configurazione standard di PostPro SF2X prevede processi di vapor smoothing in 1,5–2 ore, in linea con quanto AMT già offre sui sistemi SF esistenti. La novità è l’integrazione della piattaforma PostPro AI, che permette di ridurre i cicli a 30–45 minuti selezionando automaticamente parametri come flusso di vapore, temperatura e durata in funzione del materiale, della geometria e dei dati di batch.  

Questa gestione “intelligente” dei parametri è pensata per migliorare consistenza, qualità superficiale ed efficienza energetica: meno tempo in camera significa più lotti per turno e, in molti casi, una riduzione del costo per parte. Per i service e i reparti che operano su volumi medio–alti, la combinazione tra doppio volume utile e cicli più rapidi può tradursi in una capacità produttiva significativamente superiore a parità di spazio occupato in officina.  


Finitura superficiale: parti “tipo stampaggio a iniezione”

La tecnologia di vapor smoothing di AMT è un processo fisico–chimico che espone le parti a vapori controllati del consumabile, che condensa in superficie e “livella” le asperità, sigillando anche le cavità interne. Il risultato sono parti con superficie paragonabile a quelle da stampaggio a iniezione, con miglioramenti su resistenza meccanica, durabilità e resistenza chimica, mantenendo la precisione dimensionale. 

Per applicazioni industriali, questo tipo di finitura consente non solo un aspetto estetico più uniforme, ma anche una migliore pulibilità e la possibilità di trattamenti successivi come verniciatura, tintura o coating funzionali. In combinazione con sistemi di depolverizzazione automatica (gamma PostPro DP/DPX), la soluzione SF2X permette di impostare celle di produzione quasi completamente automatizzate per componenti polimerici destinati a uso finale. 


Un ecosistema unico: dal cake di polvere al pezzo finito

Con l’introduzione congiunta di PostPro UP e PostPro SF2X, AMT completa un portafoglio che già comprende sistemi per unpacking, depowdering, blasting e smoothing, oltre a moduli di automazione e a una piattaforma digitale di gestione dei processi. L’idea è proporre a service e reparti interni una catena di post-processing coerente, in cui ogni passaggio è automatizzato, monitorabile e collegato agli altri tramite dati di processo condivisi.  

Per gli utilizzatori finali – dalle aziende automotive a chi produce beni di consumo o componenti medicali – questo tipo di integrazione può facilitare la scalabilità dalle piccole serie a produzioni più consistenti, mantenendo costi prevedibili e livelli di qualità ripetibili da sito a sito. In un contesto in cui molte realtà stanno portando la stampa 3D fuori dalla prototipazione per entrare in produzione, un ecosistema di post-processing completo e automatizzato diventa un elemento di differenziazione tanto quanto la scelta della stampante. 


 

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Di Fantasy

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