Colibrium Additive, azienda del gruppo GE Aerospace specializzata nella produzione additiva metallica, ha annunciato la disponibilità commerciale del sistema M Line 4 x 1 kW per materiali non reattivi. Il nuovo modello nasce come evoluzione della piattaforma M Line 4 x 400 W e punta ad aumentare produttività e convenienza economica nella realizzazione di componenti complessi destinati a settori regolamentati come aerospazio e difesa.

L’obiettivo dichiarato è offrire ai produttori un percorso più efficiente per passare dalla prototipazione alla vera produzione in serie, mantenendo il controllo su qualità, tracciabilità e ripetibilità delle parti.


Quattro laser da 1 kW: più potenza sullo stesso volume di costruzione

Il cuore della nuova configurazione è un set di quattro laser in fibra da 1 kW ciascuno, che porta la potenza installata a un valore circa 2,5 volte superiore rispetto alla versione M Line con quattro laser da 400 W.

Il sistema offre un volume di costruzione di 500 x 500 x 400 mm (x, y, z), pensato per componenti strutturali di dimensioni medio-grandi, tipici di:

  • staffaggi e staffe strutturali per aerostrutture

  • componenti per motori e turbine a gas

  • parti di sistemi di difesa con geometrie interne complesse

La combinazione tra grande piattaforma e alta potenza laser rende possibile lavorare con spessori di strato compresi, in base ai parametri, tra 20 e 100 µm, con velocità di scansione fino a 5 m/s, a supporto sia di strategie orientate alla qualità superficiale sia alla produttività oraria.


Qualità dove serve, velocità dove conviene

Colibrium Additive sottolinea che la configurazione a 4 x 1 kW non punta soltanto ad aumentare il volume di materiale fuso nell’unità di tempo, ma a combinare aree di alta qualità e aree ad alta produttività all’interno dello stesso componente.

In pratica, il sistema consente di:

  • applicare strategie laser più fini e conservative nelle zone critiche (per esempio interfacce di montaggio, superfici soggette ad alto carico o sealing)

  • usare strategie più aggressive – con scan speed più elevata e layer maggiori – nelle regioni meno sollecitate o con requisiti superficiali meno stringenti

Questa flessibilità mira a bilanciare:

  • tempo ciclo complessivo della parte

  • costo per pezzo

  • conformità ai requisiti di qualifica (aerospazio, difesa e settori ad alta regolamentazione)


Architettura modulare: LPS e MHS separati per ridurre i tempi morti

Come il resto della famiglia M Line, anche la versione 4 x 1 kW sfrutta una architettura modulare che separa in modo netto:

  • il modulo Laser Processing System (LPS), dove avviene la fusione del letto di polvere

  • la Material Handling Station (MHS), dedicata alla gestione dei moduli polvere, al recupero e al riciclo del materiale non fuso

Questa separazione fisica permette di:

  • spostare il modulo di costruzione, chiuso e inertizzato, nella MHS a fine job

  • eseguire depowdering, set-up del job successivo, setaccio della polvere e caricamento di nuovi moduli mentre un altro lavoro è già in stampa sul LPS

  • ridurre in modo significativo i tempi di fermo dovuti a operazioni manuali come il caricamento polvere o lo scarico delle parti

Il ciclo polvere è completamente integrato nella MHS e opera in atmosfera inerte (azoto o argon), con:

  • movimentazione della polvere tramite lance di aspirazione

  • stazione di setaccio integrata per recupero e ricondizionamento

  • gestione a moduli chiusi per limitare il contatto diretto dell’operatore con la polvere metallica

Oltre a contribuire alla continuità produttiva, questa soluzione punta a migliorare sicurezza, igiene industriale e stabilità delle proprietà della polvere nel tempo (riduzione dell’ossidazione e dell’umidità).


Materiali supportati e focus sui metalli non reattivi

Al momento del lancio, Colibrium specifica che la configurazione M Line 4 x 1 kW per materiali non reattivi è parametrizzata per leghe di cobalto-cromo (CoCr) e superleghe di nichel come Inconel 718.

La piattaforma M Line, considerata nel suo insieme, dispone di un portafoglio materiali più ampio, che include:

  • superleghe di nichel (Ni718, Ni625)

  • leghe di cobalto-cromo (CoCrMo, CoCrW)

  • leghe di alluminio (A205)

  • acciai inossidabili (316L, 17-4PH)

  • acciai per utensili (H13, M300)

Per la variante 4 x 1 kW, l’attenzione è sulla produzione su larga scala in leghe non reattive, dove l’aumento di potenza laser e di produttività non introduce le complessità tipiche della gestione di titanio e altre leghe altamente reattive. È plausibile che in futuro vengano qualificati parametri dedicati anche per questi materiali, ma al lancio il focus è su leghe di nichel e cobalto-cromo, molto diffuse in aerospazio, energia e difesa.


Trasferibilità dei parametri dalla M2 Series 5 e dalla M Line 4 x 400 W

Un aspetto importante per gli utenti già inseriti nell’ecosistema Colibrium è la trasferibilità dei parametri di processo.

La documentazione tecnica dell’azienda evidenzia che:

  • i parametri sviluppati sulla M2 Series 5 possono essere trasferiti e adattati alla M Line

  • la configurazione 4 x 1 kW mantiene la compatibilità con i parametri esistenti della M Line 4 x 400 W, riducendo il lavoro di riqualifica quando si migra a una macchina con maggiore produttività

Per i produttori, questo si traduce in:

  • minor tempo e costo di sviluppo processo nel passaggio da macchine più piccole (M2) a piattaforme di produzione (M Line)

  • possibilità di scalare la produzione mantenendo gli stessi materiali, gli stessi requisiti di qualità e un comportamento di processo simile


Monitoraggio di processo e controllo qualità integrato

Il sistema M Line integra diversi moduli di quality monitoring (QM) e strumenti software dedicati alla produzione in serie:

  • QM Live View per la visione in tempo reale del letto di polvere e dell’area di fusione

  • QM Atmosphere per il controllo dei parametri dell’atmosfera di processo (livello di ossigeno, flusso gas, temperatura)

  • QM Meltpool per l’analisi del segnale di fusione

  • Powder Bed Monitoring per l’ispezione automatica dei layer

Il controllo è centralizzato tramite la piattaforma software CL WRX 3, che supporta:

  • pianificazione e schedulazione dei job

  • monitoraggio dello stato delle macchine

  • gestione basata su ruoli per operatori, programmatori e responsabili di produzione

Per i settori regolamentati questo insieme di strumenti facilita la tracciabilità dei dati di processo, elemento chiave in ambito certificazioni (per esempio per applicazioni aeronautiche o difesa).


Sicurezza, dimensioni di impianto e integrazione in linee produttive

La brochure tecnica della M Line evidenzia diversi accorgimenti pensati per installazioni industriali multi-macchina:

  • sistemi di rilevazione automatica dei rischi EHS

  • livelli di sicurezza laser adatti a operazione automatica (T1)

  • sistema di coperchi automatici per i moduli di costruzione e polvere

  • filtri integrati con ampia superficie filtrante per la gestione delle polveri metallurgiche

Le dimensioni di LPS e MHS (con pesi complessivi dell’ordine di decine di tonnellate) indicano chiaramente che la M Line 4 x 1 kW è pensata come macchina di produzione da pavimento industriale, da integrare in:

  • celle automatizzate con robot di movimentazione moduli

  • linee con sistemi di post-processing (rimozione supporti, trattamento termico, lavorazioni CNC)

  • layout con più LPS serviti da una o più MHS condivise

In questo contesto, la nuova configurazione 4 x 1 kW si posiziona come soluzione per linee di produzione ad alto throughput dove il collo di bottiglia è il tempo macchina di fusione.


Posizionamento della M Line 4 x 1 kW nella strategia Colibrium Additive

All’interno del portafoglio Colibrium, la M Line 4 x 1 kW affianca:

  • la M2 Series 5, più compatta e adatta a sviluppo processo, job misti e lotti più contenuti

  • la X Line 2000R, pensata per grandi volumi e geometrie molto estese

  • la famiglia Mlab, orientata a componenti di piccole dimensioni e alla prototipazione avanzata

La M Line si pone quindi come piattaforma ponte tra sviluppo e produzione in serie:

  • consente di portare in produzione geometrie sviluppate su M2 Series 5

  • offre, nella variante 4 x 1 kW, un gradino di produttività aggiuntivo mantenendo compatibilità materiale e continuità di processo

Per gli utilizzatori finali – in particolare aerospazio e difesa – questo approccio riduce il rischio e il tempo necessari a passare da qualche decina a qualche migliaio di pezzi all’anno, mantenendo requisiti di qualità elevati.

 

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Di Fantasy

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