Amerigo Scientific amplia l’offerta con un ecosistema integrato di bioprinting 3D per il laboratorio

Amerigo Scientific, fornitore statunitense di reagenti e strumenti per le scienze della vita, ha introdotto una nuova linea dedicata al bioprinting 3D, concepita come un ecosistema integrato per i laboratori di ricerca. L’obiettivo è fornire a centri accademici e industriali una combinazione coerente di bioprinter estrusivi, bioink e biomateriali, in grado di supportare la progettazione di modelli biologici tridimensionali più vicini alla fisiologia umana rispetto alle tradizionali colture 2D.


Bioprinter estrusivi pensati per il laboratorio

Il cuore dell’ecosistema è costituito da bioprinter basati su estrusione, progettati per lavorare in normali ambienti di laboratorio, senza infrastrutture particolari oltre alle dotazioni standard di sicurezza e incubazione cellulare. Le piattaforme supportano diversi tipi di testine e cartucce, con configurazioni pneumo-controllate o a vite, in modo da modulare la pressione e la portata di estrusione a seconda della sensibilità delle cellule e della reologia del bioink. Questo consente di depositare in modo controllato idrogel, microcarrier o sospensioni cellulari mantenendo la vitalità delle cellule e riproducendo con maggiore precisione gradienti e microstrutture del tessuto.


Gestione multi-materiale per tessuti complessi

Le configurazioni multi-cartuccia permettono di combinare più materiali nello stesso job di stampa, ad esempio:

  • polimeri sintetici o idrogel strutturali per la parte di scaffold,

  • bioink contenenti cellule o sfere cellulari,

  • materiali di supporto o sacrificabili per creare cavità, canali o interfacce.

L’uso coordinato di questi elementi consente di costruire tessuti eterogenei, con differenti compartimenti e strati che imitano le interfacce tra comparti vascolarizzati, stroma e componente epiteliale. In un unico sistema è possibile passare da semplici costrutti per test preliminari a modelli più complessi per studi di meccanobiologia, diffusione di farmaci o co-colture tumorali.


Bioink e biomateriali ottimizzati per l’estrusione

A complemento dell’hardware, Amerigo Scientific propone una gamma di bioink e biomateriali selezionati per l’uso in processi di bioprinting estrusivo. Queste formulazioni sono pensate per offrire:

  • viscosità e comportamento di flusso compatibili con ugelli di piccolo diametro;

  • sistemi di reticolazione fisica o chimica che consentono di stabilizzare il costrutto dopo la deposizione;

  • proprietà meccaniche modulabili per simulare tessuti molli, matrici più rigide o supporti intermedi.

Tra i materiali impiegati rientrano idrogel a base di alginato di sodio e bioink formulati per mantenere alta la vitalità cellulare e favorire la diffusione di nutrienti e ossigeno all’interno del costrutto, con l’obiettivo di rendere i modelli 3D più affidabili per studi di farmacologia e rigenerazione tissutale.


Dalla coltura 2D ai modelli 3D più vicini alla fisiologia

La nuova linea è rivolta a gruppi di ricerca che vogliono superare i limiti delle colture 2D. I modelli planari su piastra restano importanti per screening ad alto throughput, ma semplificano in modo marcato il microambiente tissutale, rendendo difficile riprodurre gradienti di ossigeno, nutrienti, rigidità e interazioni cellula-matrice.

Con la biostampa 3D estrusiva, i ricercatori possono costruire:

  • costrutti tissutali con porosità e architettura controllata,

  • modelli di barriera o interfacce (per esempio epitelio-stroma o endotelio-parenchima),

  • strutture con geometrie complesse, come canali interni o pattern tridimensionali difficili da ottenere manualmente.

Amerigo Scientific si propone come fornitore di uno stack completo: dalle soluzioni per la coltura cellulare e i bioink, fino ai bioprinter e agli accessori necessari per portare il costrutto dall’ideazione alla validazione in laboratorio.


Applicazioni: screening farmacologico, medicina rigenerativa, oncologia

L’ecosistema è pensato per una serie di ambiti applicativi:

  • Drug screening e farmacologia – modelli 3D di tessuti umani permettono di valutare la risposta a combinazioni di farmaci in un contesto più vicino all’in vivo.

  • Medicina rigenerativa e scaffold personalizzati – la stampa di scaffold patient-specific, basati su imaging medico, consente di studiare geometrie anatomiche realistiche e di testare materiali riassorbibili o bioattivi.

  • Tumor modeling e oncologia traslazionale – la possibilità di integrare matrici, cellule tumorali e cellule stromali in un unico costrutto apre la strada a modelli di tumore 3D più complessi, utili per studiare invasione, risposta alle terapie e meccanismi di resistenza.


Posizionamento nel panorama del bioprinting

Nel mercato globale esistono diversi produttori specializzati in bioprinter e materiali per biostampa, ma la proposta di Amerigo Scientific punta a differenziarsi combinando:

  • un portafoglio ampio di bioprinter e accessori provenienti da più fornitori,

  • un catalogo di bioink e biomateriali supportato da risorse tecniche e documentazione d’uso,

  • un’integrazione con altre apparecchiature di laboratorio per analisi, imaging e coltura tridimensionale.

L’obiettivo dichiarato è ridurre le barriere di ingresso per i laboratori che vogliono strutturare una piattaforma di bioprinting 3D, offrendo soluzioni chiavi in mano che combinano strumentazione, materiali e supporto tecnico.


Prospettive per laboratori e centri clinici

Per laboratori universitari e centri clinici di ricerca, un ecosistema integrato di bioprinting come quello proposto da Amerigo Scientific può rappresentare un modo per:

  • standardizzare protocolli tra gruppi diversi,

  • facilitare la replicabilità degli esperimenti,

  • accelerare il passaggio da esperimenti pilota a piattaforme di modello tissutale più strutturate.

La disponibilità, nello stesso catalogo, di materiali, sistemi e accessori che coprono l’intera catena – dalla preparazione dei bioink alla caratterizzazione del costrutto – può aiutare a ridurre i tempi di validazione dei workflow e a concentrare l’attenzione sulle domande scientifiche e cliniche, più che sulla sola integrazione tecnica degli strumenti.

{ "slotId": "", "unitType": "responsive", "pubId": "pub-7805201604771823", "resize": "auto" }

Di Fantasy

Lascia un commento