Wayland Additive e Autodesk: un tassello chiave per l’e-beam PBF
Wayland Additive e Autodesk hanno stretto una collaborazione che mira a rendere più lineare l’intero flusso di lavoro nella Electron Beam Powder Bed Fusion (PBF-EB). Il sistema metallico Calibur3 di Wayland, basato sul processo proprietario NeuBeam, è ora disponibile come profilo macchina all’interno della libreria di Autodesk Fusion, così che modellazione, preparazione del job di stampa e generazione dei dati macchina avvengano in un unico ambiente CAD/CAM.
Dal problema della “catena frammentata” alla continuità digitale
Finora chi utilizzava sistemi e-beam PBF spesso si trovava con una catena software spezzata: CAD in un ambiente, nesting e supporti in un altro, slicing in un terzo, interfacce macchina dedicate e poco standardizzate. Wayland Additive, che ha già lavorato sul tema dell’integrazione software e del controllo macchina in altri progetti, descrive questa frammentazione come una delle barriere all’adozione industriale dell’e-beam.
L’integrazione di Calibur3 nella libreria macchine di Autodesk Fusion va esattamente in questa direzione: il percorso dal modello CAD ai dati di produzione diventa un “digital thread” continuo, con meno passaggi manuali, meno esportazioni di file e meno rischi di errori dovuti a conversioni o parametri incoerenti tra un software e l’altro.
Calibur3 e il processo NeuBeam PBF-EB: cosa c’è dietro la macchina
Calibur3 è il sistema di produzione additiva metallica di Wayland Additive, progettato attorno al processo NeuBeam, una variante di Electron Beam Powder Bed Fusion (PBF-EB) che lavora con un approccio “hot-part” più che “hot-bed”: il calore è focalizzato sul pezzo, mentre il letto di polvere non viene fatto sinterizzare in blocco. Questo riduce la formazione del classico “sinter cake” tipico di molti processi e-beam e rende più semplice la rimozione della polvere residua e l’estrazione delle parti.
Dal punto di vista hardware, Calibur3 offre un volume di lavoro fino a 300 × 300 × 450 mm, espandibile fino a 450 × 450 × 450 mm tramite opzione; utilizza un fascio di elettroni fino a 5 kW a 60 kV, con velocità di scansione che arrivano a circa 1.000 m/s e spessori di strato tipicamente compresi tra 50 e 90 µm. Il controllo della carica nel letto di polvere, tramite tecniche di neutralizzazione attiva, è un elemento chiave per limitare eventi di “smoke” e tensioni residue nelle parti.
Autodesk Fusion introduce la tecnologia eBeam con Wayland Calibur3
Sul lato software, Autodesk Fusion ha esteso i propri moduli di Additive Manufacturing introducendo la tecnologia eBeam tra i processi disponibili. Nell’aggiornamento di prodotto del 2025 viene aggiunta una nuova categoria eBeam e il relativo profilo macchina Wayland Calibur3, accessibile tramite la Manufacturing Extension. L’obiettivo è dare agli utenti una piattaforma unica per processi FFF, MPBF e ora anche e-beam PBF, con strumenti coerenti di preparazione del build.
Questo significa che il profilo Calibur3 non è un plug-in esterno, ma un elemento integrato nella libreria macchine di Fusion, con parametri adattati al comportamento del processo NeuBeam: gestione del fascio, strategie di scansione e requisiti termici specifici della PBF-EB vengono incorporati nel profilo e resi disponibili direttamente all’utente.
Cosa può fare l’utente con il profilo Calibur3 dentro Fusion
Con il profilo Wayland Calibur3 selezionato in Autodesk Fusion, l’utente può:
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modellare il componente o importare geometrie da altri sistemi CAD;
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definire l’orientamento ottimale per la costruzione, tenendo conto di distorsioni, supporti e direzione del fascio di elettroni;
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eseguire il nesting di più parti sul piano di costruzione per sfruttare il volume della macchina;
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generare strutture di supporto pensate per il comportamento termico della NeuBeam PBF-EB;
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configurare le strategie di slicing e i parametri di processo (spessore strato, strategie di scansione, regioni con parametri specifici) senza cambiare software.
Molte impostazioni sono pre-configurate in base all’esperienza di Wayland Additive con la propria tecnologia, con l’obiettivo di ridurre il lavoro di tuning iniziale e favorire flussi più ripetibili, soprattutto per chi si avvicina per la prima volta alla PBF-EB.
Compatibilità multipiattaforma: design su Mac, produzione su PC
Un aspetto pratico messo in evidenza da Wayland e Autodesk è la disponibilità del profilo Calibur3 sia su Windows sia su macOS: i team di progettazione possono lavorare in Fusion su Mac (modellazione, orientamento, nesting, supporti), mentre l’esecuzione del job e il collegamento alla macchina Calibur3 in officina restano tipicamente su PC Windows. Questo permette di separare in modo netto gli ambienti di ingegneria e quelli di produzione, salvaguardando i sistemi di fabbrica e mantenendo per gli ingegneri una maggiore libertà nella scelta della piattaforma.
Per aziende con infrastrutture IT eterogenee, questa compatibilità abbassa la soglia di ingresso: non è necessario riconfigurare l’intero stack software, ma si può introdurre la PBF-EB di Wayland Additive innestandola in un flusso Fusion già utilizzato per altre tecnologie AM o per lavorazioni sottrattive.
Benefici per il flusso di lavoro: meno passaggi manuali, più coerenza dati
La disponibilità di un profilo macchina ufficiale in Fusion riduce quella serie di passaggi manuali che spesso caratterizza la preparazione dei job e-beam:
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meno esportazioni/importazioni di file tra diversi software;
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meno necessità di reinserire parametri macchina o curve di processo in tool non integrati;
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maggiore tracciabilità del percorso dati, dal modello iniziale alle impostazioni di slicing associate al job.
In aggiunta, l’allineamento diretto tra Wayland Additive e Autodesk permette di aggiornare in modo più coordinato profilo macchina e funzionalità software: quando vengono introdotti nuovi materiali, strategie di scansione o opzioni avanzate di monitoraggio, c’è un canale chiaro per portare queste novità anche nel profilo di Fusion.
Settori applicativi: aerospazio, energia, medicale e motorsport
Il posizionamento di Calibur3 e del processo NeuBeam è orientato a settori dove la combinazione di materiali difficili, geometrie complesse e requisiti di affidabilità è centrale. Wayland cita casi d’uso in aerospazio e difesa, incluse installazioni presso istituti Fraunhofer in Germania e collaborazioni con centri di ricerca e organismi di prova per componenti critici.
A questi si aggiungono applicazioni nel motorsport, come la collaborazione con il team USC Racing – Formula SAE, e una serie di progetti su leghe complesse (Inconel 718, leghe refrattarie) in partnership con fornitori di polveri avanzate. L’integrazione con Autodesk Fusion offre a questi utenti un canale diretto per passare da studi concettuali a geometrie pronte per la PBF-EB, con minor lavoro manuale tra un passaggio e l’altro e la possibilità di gestire in un unico ambiente anche lavorazioni sottrattive di finitura.
Prospettive: integrazione software, monitoraggio e workflow “end-to-end”
La collaborazione tra Wayland Additive e Autodesk arriva in parallelo allo sviluppo di strumenti dedicati come Wayland Connect, software di monitoraggio in-process pensato per la piattaforma Calibur3. Una possibile evoluzione del quadro è una catena sempre più integrata: progettazione e preparazione del job in Fusion, esecuzione e monitoraggio con gli strumenti Wayland, analisi dei dati per chiudere il loop e ottimizzare parametri e strategie di scansione.
Per gli utilizzatori finali, il messaggio è chiaro: la combinazione Calibur3 + NeuBeam + Autodesk Fusion si propone come un insieme coerente per ridurre barriere di ingresso alla PBF-EB, sia sul piano tecnico (gestione della carica, riduzione del sinter cake, lavorabilità di leghe complesse), sia sul piano organizzativo (un solo ambiente per progettare, preparare e collegare i job alla macchina).
