Arab Shipbuilding & Repair Yard (ASRY), il grande cantiere navale di Al Hidd in Bahrain, e l’italiana Roboze hanno avviato una partnership per realizzare un centro di produzione additiva dedicato ai superpolimeri all’interno dell’area industriale di ASRY. L’iniziativa punta a trasformare la manutenzione e la produzione di componenti per settori ad alto carico – marittimo, oil & gas, energia, aerospazio e difesa – sfruttando stampanti 3D industriali in grado di lavorare polimeri ad alte prestazioni e compositi rinforzati.

L’accordo è stato firmato in un contesto istituzionale di alto profilo, con la presenza del Principe ereditario e Primo Ministro del Regno del Bahrain, Salman bin Hamad Al Khalifa, e della Presidente del Consiglio dei Ministri italiana, Giorgia Meloni. Un dettaglio che segnala come il progetto si inserisca in una strategia industriale più ampia, in cui la manifattura additiva diventa uno strumento di politica economica e di cooperazione tra i due Paesi.


ASRY: un grande cantiere del Golfo che punta sulla manifattura avanzata

ASRY (Arab Shipbuilding & Repair Yard) è uno dei principali hub di riparazione e costruzione navale del Golfo Arabico. Fondato nel 1977, il cantiere dispone di un grande bacino di carenaggio da 500.000 dwt, due bacini galleggianti, chilometri di banchine, slipway e un’ampia area di fabbricazione per strutture onshore e offshore. Le sue attività coprono riparazione e conversione di navi, unità offshore e mezzi navali, oltre alla fabbricazione di componenti industriali.

Negli ultimi anni ASRY ha affiancato ai servizi tradizionali un’attenzione crescente all’ottimizzazione degli asset marittimi e alle soluzioni di ingegneria per l’industria energetica. La scelta di integrare la stampa 3D con superpolimeri direttamente nel sito di Al Hidd va in questa direzione: ridurre tempi e costi di fermo nave, aumentare l’autonomia produttiva del cantiere e rafforzare il ruolo del Bahrain come piattaforma industriale nel Golfo.


Il modello Roboze: superpolimeri, smart factory e sostituzione del metallo

Roboze, con sede in Italia, ha costruito il proprio posizionamento attorno alla stampa 3D di superpolimeri e compositi ad alte prestazioni, con l’obiettivo dichiarato di sostituire in molte applicazioni i componenti metallici tradizionali. L’azienda sviluppa sia le piattaforme hardware – come le serie ARGO e le soluzioni di grande formato con tecnologia Hypermelt – sia i materiali, tra cui PEEK e ULTEM rinforzati con fibra di carbonio, e superpolimeri proprietari come Helios PEEK 2005, un composito a matrice PEEK caricato con ceramica per alta stabilità termica.

La visione di Roboze è quella di una rete globale di “Smart Factories” additive, decentralizzate e connesse, in grado di produrre componenti vicino al punto di utilizzo. Il nuovo centro all’interno di ASRY rappresenta un tassello concreto di questa strategia: una fabbrica additiva integrata in un sito industriale complesso, con flussi digitali dal CAD al pezzo finito pensati per ambienti operativi severi e altamente regolamentati.


Un centro per superpolimeri al servizio di MRO e componenti critici

Il cuore del progetto è la creazione di un centro di stampa 3D focalizzato su superpolimeri e compositi rinforzati, in grado di produrre componenti resistenti a temperature elevate, ambiente corrosivo e sollecitazioni meccaniche intense. Questo tipo di materiali trova applicazione in parti strutturali leggere, componenti a contatto con fluidi aggressivi, isolatori e supporti in impianti energetici, nonché alloggiamenti e staffe per avionica e sistemi di bordo.

Nel contesto di ASRY, il centro viene pensato come infrastruttura produttiva integrata nei processi di MRO (Maintenance, Repair & Overhaul). L’obiettivo è passare da una logica di ricambio tradizionale – con lunghi tempi di approvvigionamento e magazzini costosi – a una produzione on-demand di parti funzionali direttamente all’interno del cantiere. Questo approccio può ridurre i fermi nave, limitare la dipendenza da catene di fornitura geograficamente lontane e permettere la personalizzazione delle soluzioni in base alla singola applicazione.


Firma dell’accordo e valenza strategica per Bahrain e Italia

La firma dell’accordo tra ASRY e Roboze a Manama avviene durante una cornice diplomatica che coinvolge il vertice del Consiglio di Cooperazione del Golfo e la partecipazione della delegazione italiana guidata da Giorgia Meloni. La presenza congiunta delle massime autorità politiche di Bahrain e Italia indica con chiarezza che l’iniziativa viene letta come investimento strategico nelle rispettive filiere industriali.

Per il Bahrain il centro si inserisce nel percorso di diversificazione economica e di sviluppo di competenze avanzate in ambito manifatturiero e ingegneristico, in linea con le strategie nazionali di trasformazione industriale e con il posizionamento del Paese come hub logistico ed energetico regionale. Per l’Italia rappresenta un’occasione concreta per esportare tecnologia, materiali e know-how nel campo della produzione additiva, rafforzando la presenza di un player italiano in un mercato chiave come il Golfo Arabico.


Dal modello digitale alla qualità industriale: workflow e requisiti di certificazione

Il centro ASRY–Roboze adotterà workflow digitali completi: modellazione CAD, preparazione del job di stampa, produzione additiva, post-processing e controllo qualità, con tracciabilità dei dati di processo. In settori come offshore, difesa e aerospazio, questo tipo di tracciabilità è cruciale per la qualificazione dei componenti, la dimostrazione di conformità alle norme e l’eventuale integrazione con standard di settore previsti per la produzione additiva di polimeri.

In prospettiva, un’infrastruttura additiva integrata in un grande cantiere navale offre la possibilità di collegare direttamente i dati operativi di bordo con la progettazione delle parti. Sensori, telemetria e feedback d’esercizio possono alimentare cicli di redesign di componenti critici, sfruttando la libertà geometrica della stampa 3D per alleggerire strutture, ottimizzare flussi e migliorare la manutenzione.


Superpolimeri e transizione energetica: perché il Golfo è un banco di prova ideale

L’utilizzo di superpolimeri rinforzati in contesti come piattaforme offshore, impianti oil & gas e infrastrutture energetiche presenta alcune leve ben precise: resistenza alla corrosione salina, stabilità dimensionale alle alte temperature, isolamento elettrico, riduzione di peso rispetto al metallo. Nel Golfo, dove la corrosione e le condizioni ambientali estreme pesano in modo significativo sui costi di manutenzione, la possibilità di produrre localmente componenti in superpolimeri ad alte prestazioni è un banco di prova particolarmente interessante.

La combinazione tra l’esperienza di ASRY nella gestione di flotte commerciali, navali e offshore e il know-how di Roboze nella stampa 3D di superpolimeri crea le condizioni per sviluppare casi d’uso industriali ad alto impatto: supporti e staffe per tubazioni e cavi, componenti per valvole e sistemi di pompaggio, elementi strutturali secondari, alloggiamenti, interfacce e dispositivi customizzati per l’energia e la difesa.


Implicazioni per la filiera italiana della stampa 3D

Per la filiera italiana della manifattura additiva, il progetto Bahrain rappresenta anche una vetrina tecnologica e commerciale. La presenza di una fabbrica additiva Roboze in un grande cantiere del Golfo può facilitare l’adozione di soluzioni sviluppate in Italia, sia in termini di materiali sia di componenti progettati da uffici tecnici italiani e poi prodotti on-site in Bahrain.

Inoltre, l’accordo apre spazi per collaborazioni lungo tutta la catena del valore: studi di ingegneria e design, integratori di sistema, fornitori di software di simulazione e controllo, università e centri di ricerca specializzati in superpolimeri e compositi. Il centro ASRY–Roboze può diventare un caso di studio di riferimento per la stampa 3D industriale con superpolimeri in ambienti marittimi e offshore.


 

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