Aibuild chiude un round strategico per portare gli agenti AI nei flussi industriali della manifattura additiva
Aibuild (talvolta indicata come Ai Build), società con sede a Londra specializzata in software per l’automazione della produzione e della stampa 3D industriale, ha annunciato la chiusura di una finanziaria strategica finalizzata ad accelerare lo sviluppo di agenti di intelligenza artificiale applicati direttamente ai processi produttivi. Il round è stato guidato da IQ Capital (già investitore della società) e vede l’ingresso di 212 NexT e Driventure (corporate venture capital di Ford Otosan). Restano coinvolti anche investitori già presenti come ACT Venture Partners, Force Over Mass Capital e Atlas Ventures.

Dal “software di supporto” al controllo operativo: cosa intende Aibuild per “Physical AI”
Nel racconto di Aibuild, l’obiettivo è spostare l’AI dal ruolo di strumento “da scrivania” (analisi e pianificazione) a quello di componente capace di agire in modo più autonomo sul processo reale, incorporando vincoli tipici dell’industria: finestre di processo, comportamento dei materiali, limiti macchina e variabilità operativa. L’azienda definisce questo approccio “Physical AI”, cioè una piattaforma che collega decisioni algoritmiche e vincoli fisici della produzione in modo da ridurre dipendenza da conoscenza tacita e iterazioni manuali.

Perché gli agenti AI contano nella stampa 3D industriale: qualità, ripetibilità e scalabilità verso la serie
Uno dei problemi ricorrenti nella manifattura additiva in contesto industriale è passare dal singolo componente o dal lotto pilota a una produzione più continuativa, mantenendo ripetibilità e controllo qualità mentre cambiano geometrie, materiali e set-up macchina. Aibuild punta ad agenti AI che riducano attività soggette a errore (impostazioni, compensazioni, verifiche, correzioni), con l’idea di aumentare throughput e ridurre tempi di attraversamento senza affidarsi esclusivamente a interventi di specialisti su ogni job.

Gli investitori e la logica “strategica”: filiera industriale, supply chain e integrazione con grandi utilizzatori
La presenza di Driventure (CVC di Ford Otosan) e 212 NexT viene presentata come un rafforzamento dell’accesso di Aibuild a network industriali e catene di fornitura, oltre che come capitale. Driventure è descritta come il veicolo di venture capital di Ford Otosan focalizzato anche su tecnologie manifatturiere e Industry 4.0, con attività di ponte tra startup e la base industriale del gruppo. In parallelo, 212 NexT opera come fondo focalizzato su innovazione e tecnologie emergenti.

Roadmap tecnica dichiarata: simulazioni rapide, previsione difetti e workflow additivo–CNC
Sul piano tecnico, Aibuild indica una traiettoria che include simulazioni fisiche più veloci per la previsione dei difetti, workflow combinati tra Additive Manufacturing e fresatura CNC, e meccanismi per “impacchettare” (in modo controllato) know-how di processo proprietario dentro procedure software riutilizzabili. Un altro tema menzionato è l’infrastruttura per ambienti dove la sicurezza e l’isolamento sono critici: Aibuild cita la possibilità di soluzioni air-gapped, utili in contesti industriali con requisiti elevati (ad esempio difesa o energia).

Il contesto: Nikon come partner/investitore e l’evoluzione del percorso di finanziamento
L’azienda aveva già attirato attenzione con un round Serie A da 8,5 milioni di dollari guidato da IQ Capital, con Nikon come investitore strategico (oltre a investitori esistenti). In quel quadro Aibuild collegava l’uso dell’AI alla crescita dell’automazione e dell’adozione industriale della manifattura additiva, includendo anche piani di espansione commerciale e di prodotto. Il nuovo annuncio (dicembre 2025) si inserisce quindi come ulteriore passo, spostando l’enfasi in modo esplicito sugli agenti AI e su una maggiore industrializzazione del controllo di processo.

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Di Fantasy

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