Co Print Quadro: stampante FFF a quattro toolhead indipendenti per stampa multicolore e multi-materiale senza sprechi da cambio colore

Contesto: perché “senza sprechi” è diventato un tema centrale nel multicolore FFF
Nella stampa FFF multicolore/multi-materiale, uno dei principali compromessi è la quantità di materiale “buttato” durante i cambi: molti sistemi usano una sola zona di fusione e compensano con purge e pulizia dell’ugello, generando scarti e allungando i tempi. Co Print posiziona Quadro come risposta a questo limite, dichiarando un’architettura che evita taglio del filamento, purge e cicli di pulizia all’ugello durante il passaggio tra colori/materiali.

Che cos’è Quadro e cosa cambia rispetto ai kit multicolore “a singolo ugello”
Con Quadro, Co Print presenta il primo 3D printer “proprietario” dell’azienda (non un semplice upgrade kit). L’idea di base è spostare la complessità dal “mescolare e pulire” nello stesso ugello a un sistema con più teste fisicamente separate: ogni toolhead gestisce il proprio filamento e può essere impostato con parametri dedicati (temperatura, flow e impostazioni specifiche per materiale). In questo modo il cambio avviene per “selezione della testa” invece che per spurgo del canale di fusione comune.

Architettura meccanica: bed-slinger con 4 toolhead indipendenti su asse X condiviso
Secondo quanto dichiarato, Quadro usa una cinematica bed-slinger (piatto in movimento) e integra quattro toolhead completamente indipendenti montati sulla stessa X, ma capaci di muoversi e lavorare in modo indipendente. Ogni toolhead ha il proprio motore passo-passo e può operare in sequenza o, in alcune fasi della stampa, con logiche parallele (in funzione della strategia di processo). L’obiettivo operativo è mantenere il cambio testa rapido e ridurre passaggi “non produttivi”.

Il meccanismo chiave: “parking bays” esterne e ugelli cappati per evitare purge e pulizia
La commutazione tra teste avviene tramite posizioni di parcheggio fuori dal volume di stampa. Co Print descrive quattro “parking bays” sull’asse X (due a destra e due a sinistra). Quando una testa non è attiva, rientra nella sua baia e resta con ugello “cappato”: in questa logica, la testa successiva può entrare in lavoro senza richiedere cicli di pulizia o risciacquo all’ugello. È qui che si concentra la promessa “waste-free”: l’assenza di purge riduce sia scarti sia tempo complessivo (perché taglia una parte di movimenti e attese tipici dei sistemi multicolore a spurgo).

Volume di stampa e posizionamento d’uso dichiarato
Co Print indica per Quadro un volume 300 × 300 × 300 mm e lo presenta come macchina compatta e accessibile per creator, maker e utenti professionali. In pratica, la combinazione “quattro teste + volume 300 cubico” mira a coprire sia prototipazione funzionale multi-materiale (es. supporti solubili/rigidi, parti flessibili + rigide) sia oggetti multicolore senza l’onere degli scarti tipici.

Lancio e disponibilità: Kickstarter e “Early Access Reservation”
Il lancio viene associato a Kickstarter e, in parallelo, Co Print promuove una formula di Early Access Reservation. Nelle note pubbliche, la prenotazione viene descritta come rimborsabile e “non un acquisto”, con vantaggi di priorità e benefici al lancio per chi aderisce. Per valutare correttamente costi, tempi e condizioni (spedizioni, lotti, eventuali limitazioni regionali), conviene verificare sempre le informazioni ufficiali più aggiornate.

Come si colloca rispetto ad altri approcci (senza fare “classifiche”)
Quadro rientra nella famiglia di soluzioni che cercano di ridurre scarti e tempi evitando la “purge tower” e i lavaggi tra colori/materiali. L’approccio a toolhead multipli (con stazioni di parcheggio) è concettualmente più vicino ai sistemi a cambio utensile che non ai moduli multi-filamento su singolo ugello. La differenza pratica è che l’efficienza dipende da: rigidità/precisione del sistema di parcheggio, gestione termica (teste calde/stand-by), calibrazione e allineamento tra toolhead, e qualità del software di pianificazione delle sequenze. Questi aspetti, più che lo slogan “waste-free”, determinano se l’esperienza reale mantiene le promesse su pezzi lunghi e complessi.

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Di Fantasy

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