Nugae porta CoreLight3D a Napoli: grande formato ultra-leggero in plastica riciclata
A Napoli il progetto “Garibaldi Urban Orchestra” trasforma piazza Garibaldi in un playground sonoro fatto di mostri marini interattivi stampati in 3D. Le sculture sono realizzate dall’azienda italiana NUGAE con la tecnologia CoreLight3D, una soluzione di Large Format Additive Manufacturing (LFAM) che utilizza plastica riciclata e strutture ultra-leggere per creare elementi di grande formato, facilmente movimentabili e pensati per l’uso nello spazio pubblico.
NUGAE e la tecnologia UL-LFAM: dal mare alla città
NUGAE nasce come realtà focalizzata su componenti strutturali leggeri per il settore nautico e per l’architettura, basati su una tecnologia proprietaria di robotic 3D printing denominata Ultra Light Additive Manufacturing (UL-LFAM). Con questo processo l’azienda realizza elementi in materiale termoplastico composito destinati a scafi, sovrastrutture, arredi e installazioni, sfruttando la combinazione tra grande formato, leggerezza e possibilità di integrare successivamente laminazioni in fibra di vetro o fibra di carbonio.
CoreLight3D: un nucleo espanso da 160 kg/m³ contro i 1.400 kg/m³ tradizionali
Il cuore di CoreLight3D è un nucleo termoplastico espanso prodotto a partire da plastica riciclata, con una densità di circa 160 kg/m³, contro valori intorno ai 1.400 kg/m³ tipici di molti sistemi LFAM basati su materiali massivi. La geometria del core è progettata per massimizzare la rigidezza specifica, riducendo il consumo di materiale e offrendo una superficie pronta per l’applicazione di pelli in composito o per l’uso diretto come elemento finito.
Pareti da 1–3 mm e rinforzi interni: ingegneria della leggerezza
La combinazione tra nucleo espanso e stampa robotica consente di ottenere pareti sottili tra 1 e 3 mm, stabilizzate da rinforzi interni e micro-travi che distribuiscono i carichi. Questo approccio permette di produrre elementi di lunghezza metrica che pesano solo pochi chilogrammi, pur mantenendo la robustezza necessaria per l’uso all’aperto e per essere spostati, installati o riposizionati con facilità. Nel caso della Garibaldi Urban Orchestra, questi “mostri” possono essere sollevati e maneggiati con una mano, nonostante le dimensioni imponenti.
Robot, estrusori e stampa 3D di grande formato fino a 3 × 1,5 × 1 m
La piattaforma tecnica di NUGAE è basata su robot antropomorfi dotati di un estrusore proprietario, in parte esso stesso realizzato tramite stampa 3D, e su un sistema software che integra simulazione, slicing e controllo di processo. I sistemi raggiungono velocità di deposizione fino a 300 mm/s e un volume di stampa di circa 3 × 1,5 × 1 m, sufficiente per realizzare moduli monolitici di grandi dimensioni da assemblare in strutture più complesse.
Fino all’80% di peso in meno e 20× meno materiale
Secondo i dati diffusi dall’azienda, la tecnologia UL-LFAM consente di ottenere componenti fino all’80% più leggeri rispetto a soluzioni tradizionali equivalenti, con una resistenza superiore agli agenti marini e tempi di produzione complessivi fino a 5 volte più rapidi. L’utilizzo di materiale può ridursi fino a 20 volte, grazie alla combinazione tra nucleo alleggerito, geometrie ottimizzate e riuso di termoplastiche riciclate.
Garibaldi Urban Orchestra: mostri marini stampati in 3D per la piazza
Nel progetto Garibaldi Urban Orchestra, curato da Pessoa Luna Park all’interno del programma Bella Piazza Napoli, NUGAE realizza una serie di creature organiche a grandezza quasi architettonica: strutture ondulate, forme di “mostri marini” e volumi scultorei che definiscono un paesaggio immersivo nella piazza antistante la stazione di Napoli Garibaldi. Le sculture, realizzate in CoreLight3D a partire da plastica riciclata, combinano leggerezza strutturale, robustezza per l’uso urbano e superfici idonee a riflettere e modulare il suono.
Plastica riciclata e acustica: le superfici come grandi risonatori
Le sculture non fungono solo da elemento visivo: le pareti sottili in plastica riciclata, modellate in forme ondulate e cavità interne, si comportano come grandi risonatori acustici. Nel contesto del playground sonoro allestito a Napoli, queste superfici vibrano, rifrangono e diffondono il suono generato all’interno dell’installazione, diventando un’estensione fisica della composizione musicale e dei contenuti audio raccolti nelle soundwalk precedenti.
L’interattività firmata Nexus TLC e il sound design di Dadà
L’installazione integra un sistema interattivo sviluppato da Nexus TLC, che permette ai “mostri marini” di vibrare e suonare in sincronia con l’ambiente sonoro. Sensori, attuatori e un controllo dedicato fanno sì che le sculture reagiscano al pubblico e alla musica, trasformando la piazza in una sorta di strumento acustico collettivo. Il progetto sonoro è affidato a Dadà come sound director, mentre Qobuz partecipa come sound partner, affiancati da altri partner che sostengono l’iniziativa sul piano culturale ed operativo.
Una piazza come partitura: Pessoa Luna Park ed Est(ra)Moenia
Garibaldi Urban Orchestra è promosso da Pessoa Luna Park con il supporto strategico di Est(ra)Moenia, nell’ambito del progetto Bella Piazza. Il percorso comprende soundwalk partecipative per mappare i suoni di Napoli, una call aperta alla cittadinanza per inviare registrazioni della propria città e, come esito, l’installazione sonora di dicembre che trasforma piazza Garibaldi in un “abisso acustico”. In questo quadro, le strutture CoreLight3D di NUGAE diventano il supporto fisico di una ricerca sul paesaggio sonoro urbano, in cui la piazza viene trattata come una partitura da scrivere e riscrivere insieme ai cittadini.
LFAM, design urbano e sostenibilità
Il caso CoreLight3D a Napoli rientra in un trend più ampio in cui il Large Format Additive Manufacturing viene sperimentato non solo per stampi, dime e componenti industriali, ma anche per architettura temporanea, arredo urbano e arte pubblica. La stampa 3D di grande formato consente di ridurre il numero di componenti, integrare funzioni strutturali e acustiche in un singolo elemento e accorciare i tempi di prototipazione e installazione sul posto. In ambito urbano, l’uso di plastica riciclata e di strutture cave ottimizzate contribuisce a ridurre l’impatto ambientale rispetto a soluzioni massive in calcestruzzo o metallo.
CoreLight3D come piattaforma per architettura, nautica e scenografie
Oltre al progetto napoletano, la tecnologia UL-LFAM di NUGAE è pensata per una gamma di applicazioni che va dagli scafi e sovrastrutture nautiche a moduli architettonici, stampi e prototipi di design. Le tre famiglie di prodotti identificate dall’azienda – Nu-Core (nuclei per sandwich compositi), Nu-Shape (prototipi e pezzi finiti) e Nu-Mold (elementi destinati a diventare stampi) – delineano una piattaforma produttiva capace di passare dalla sperimentazione artistica alla produzione industriale, mantenendo come filo conduttore leggerezza, riciclabilità e uso efficiente della materia.
Prospettive: dal playground sonoro ad altri spazi pubblici
Il playground sonoro di Garibaldi Urban Orchestra suggerisce possibili sviluppi futuri per la stampa 3D di grande formato in contesti urbani: infrastrutture temporanee, padiglioni per eventi, elementi acustici per parchi, barriere fonoassorbenti con disegno personalizzato, fino a scenografie mobili per festival e teatri. L’approccio di NUGAE mostra come una tecnologia nata per alleggerire barche e strutture nautiche possa diventare uno strumento per ridisegnare gli spazi pubblici, dove il confine tra design, arte e ingegneria si fa sempre più sottile.
