Abu Dhabi sperimenta reef stampati in 3D: accordo EAD–Archireef e continuità con i test avviati nel 2023

Contesto e obiettivi dell’intesa
L’Environment Agency – Abu Dhabi (EAD) ha firmato un Memorandum of Understanding con Archireef per sviluppare progetti e ricerche su habitat corallini artificiali prodotti con stampa 3D e materiali naturali. L’accordo mira a rafforzare la resilienza degli ecosistemi e a supportare le politiche ambientali dell’Emirato, integrando know-how di ripristino corallino con soluzioni di eco-ingegneria.  

Tecnologia: Reef Tiles in terracotta e parametri chiave
Archireef utilizza piastrelle “Reef Tiles” in terracotta stampate in 3D, disegnate da biologi marini e architetti per favorire l’attecchimento dei frammenti di corallo e ridurre la sedimentazione, una minaccia rilevante nel Golfo Arabico. L’azienda dichiara tassi di sopravvivenza del 95% rispetto ai metodi tradizionali.  

Precedenti: il dispiegamento del 2023 ad Abu Dhabi
Nel marzo 2023, ADQ, EAD e Archireef hanno installato in mare le prime piastrelle in terracotta stampate in 3D negli Emirati: 40 m² di reef con circa 1.200 frammenti provenienti dai vivai EAD, posati da una squadra di sette sub in cinque giorni, con monitoraggio successivo del sito. Le piastrelle sono state prodotte nello stabilimento di Archireef nell’area economica KEZAD.  

Dove si colloca l’intervento nel sistema corallino degli EAU
L’iniziativa insiste su un contesto ambientale di pregio: l’area protetta di Ras Ghanadah, la più grande scogliera corallina degli Emirati, copre quasi 55 km² e ospita 7,1 km² di corallo. La strategia EAD–Archireef punta a espandere e consolidare gli interventi pilota per la tutela della biodiversità marina.  

Perché terracotta e stampa 3D
A differenza di strutture artificiali generiche, i moduli in terracotta replicano pattern e micro-rugosità del corallo naturale, offrendo micro-habitat e limitando il deposito di sedimenti. La stampa 3D consente geometrie ottimizzate e produzione locale a basso impatto, caratteristiche utili in acque calde e torbide come quelle del Golfo. 

Prospettive operative
L’MoU attuale formalizza una collaborazione pluriennale per progetti di ripristino e ricerca applicata, con potenziali nuove installazioni e attività di monitoraggio su siti di conservazione dell’Emirato. Il quadro istituzionale favorisce la scalabilità degli interventi e l’integrazione con le politiche ESG locali.

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Di Fantasy

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