Il fornitore australiano di tecnologie di stampa metallica additiva AML3D ha nominato Frederick J. Stefany nel consiglio di amministrazione della controllata statunitense AML3D USA Inc. Con questa mossa l’azienda punta a integrare competenze maturate all’interno del Dipartimento della Difesa americano, in particolare nella gestione di programmi navali di grande portata.
Il Profilo di Frederick J. Stefany
Stefany vanta oltre quarant’anni di servizio presso il Ministero della Difesa degli Stati Uniti, con incarichi che hanno spaziato dalla direzione di programmi di approvvigionamento tecnologico fino al ruolo di vicedirettore provvisorio per Ricerca, Sviluppo e Acquisizioni presso il Dipartimento della Marina. In questa posizione ha gestito un budget annuo superiore a 130 miliardi di dollari e coordinato più di 55.000 professionisti impegnati su progetti di elettronica avanzata, sistemi d’arma e costruzioni navali. Negli ultimi anni ha guidato il lancio della Marine Industrial Base (MIB) della US Navy, iniziativa dedicata al rafforzamento della filiera cantieristica e all’ammodernamento della flotta sottomarina.
Obiettivi di AML3D USA
Secondo Sean Ebert, amministratore delegato di AML3D, la nomina di Stefany fornisce un accesso privilegiato alle strutture decisionali della Marina statunitense. L’azienda intende supportare programmi su navi di superficie, sommergibili e sistemi di munizionamento, accelerando l’adozione della propria tecnologia ARCEMY nei cantieri e nei depositi di manutenzione della US Navy. Pete Goumas, presidente di AML3D USA, prevede di sfruttare l’esperienza di Stefany non solo nei progetti sottomarini, ma anche nei settori della manutenzione navale, dell’aviazione di bordo e dell’integrazione dei sistemi d’arma.
Tecnologia ARCEMY per Componenti di Grande Volume
ARCEMY è un processo di deposito a filo metallico basato su robot articolati, progettato per realizzare pezzi volumetrici destinati ad applicazioni navali e industriali. Rispetto ai sistemi di fusione laser su polvere, il metodo a filo offre velocità di deposizione superiori e costi di materia prima ridotti. Le saldature successive di strato in strato conferiscono elevate proprietà meccaniche, adatte a parti strutturali di alti spessori quali gusci di scafo, supporti per motori e componenti di cisterne.
Contesto del Mercato della Difesa e Additive Manufacturing
Negli Stati Uniti la spinta verso l’additive manufacturing nel settore difesa coinvolge non solo realtà come AML3D, ma anche integratori quali GE Additive e Lockheed Martin, che esplorano il potenziale di stampa 3D per ridurre i tempi di produzione e semplificare la logistica dei pezzi di ricambio. In particolare la US Navy ha stanziato fondi per rinnovare la propria base industriale sottomarina, puntando sulla stampa metallica per ripristinare rapidamente componenti critici in prossimità dei teatri operativi.
Vantaggi e Prospettive
L’adozione di ARCEMY e di servizi di consulenza DFAM (Design for Additive Manufacturing) permette di:
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Ridurre i cicli di manutenzione grazie alla fabbricazione on-demand di pezzi di ricambio direttamente nei depositi costieri;
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Realizzare geometrie complesse e ottimizzate meccanicamente, con risparmi di peso fino al 30% rispetto a componenti lavorati tradizionalmente;
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Dimostrare la sovranità tecnologica statunitense su infrastrutture navali strategiche, grazie a una supply chain interna potenziata.
Frederick Stefany contribuirà a individuare nuovi bandi e partnership con arsenali navali e contractor di difesa, favorendo l’inserimento di AML3D nelle roadmap di rinnovamento della flotta.
