AeroDry: essiccatore di filamenti 3D stampabile fino a tre bobine
Perché serve asciugare il filamento
L’umidità compromette la qualità delle stampe FFF: nylon, PETG e anche polimeri tecnici come PEEK assorbono acqua dall’aria, generando bolle, superfici opache e perdita di resistenza meccanica. Un essiccatore dedicato riduce gli scarti e rende il processo più prevedibile.
Cos’è AeroDry e come funziona
AeroDry è un progetto di Creative3DP: un essiccatore interamente stampabile in 3D che ospita fino a tre bobine da 1 kg, con passacavo per alimentare direttamente la stampante mantenendo il materiale in ambiente chiuso. Integra scomparti per essiccante, una resistenza con ventilazione forzata, display dell’umidità e timer programmabile per gestire cicli dedicati ai vari materiali. Il pacchetto include file STL, distinta componenti e guida di montaggio; l’elettronica necessaria ha un costo indicativo di circa 50 dollari.
Licenze e costi del progetto
Il progetto è disponibile con licenza per uso personale o commerciale: la versione “personal” consente l’autocostruzione, mentre quella “commercial” abilita anche la vendita dell’unità realizzata; i prezzi comunicati per AeroDry (v1) sono 29 e 54 dollari rispettivamente.
Materiali consigliati e stampa delle parti
Le parti si stampano con comuni stampanti desktop usando ABS o PETG per garantire stabilità termica. La guida di assemblaggio spiega scelte dei componenti, cablaggio e messa in servizio passo-passo, con attenzione al percorso aria e al posizionamento dell’essiccante.
Cicli di asciugatura: temperature e tempi indicativi
In base alle indicazioni del progetto, un intervallo di 45–60 °C per 4–8 ore è adeguato per PLA, PETG, ABS o Nylon, con programmazione automatica tramite timer per mantenere i materiali a punto senza sprechi energetici.
Evoluzione: AeroDry 2.0 modulare
Creative3DP ha sviluppato AeroDry 2.0, una versione modulare con riscaldamento PTC e doppie ventole centrifughe da 120 mm per distribuire l’aria calda lungo una torre impilabile. I moduli e gli accessori permettono di gestire bobine da 1, 3 e 5 kg, con licenza creativa commerciale opzionale per la produzione di unità fisiche.
Dove reperire file e documentazione
Oltre al sito del progetto, sono disponibili pagine di campagna/negozio e guide pratiche (Kickstarter, shop ufficiale, Instructables), nonché marketplace come Cults3D dove AeroDry è presentato con descrizione e requisiti.
Confronto con soluzioni commerciali
Nel mercato esistono essiccatori pronti all’uso per chi preferisce un prodotto finito: Sunlu FilaDryer S4 tratta fino a quattro bobine in parallelo, mentre Creality SpacePi X4 è pensato per materiali tecnici e workflow multi-colore; altri esempi includono PrintDry (contenitori sotto vuoto) e sistemi professionali come 3devo AIRID. AeroDry si differenzia perché è totalmente stampabile, modulare e controllabile dall’utente, con costi di elettronica contenuti e possibilità di integrazione diretta nel flusso di stampa.
