Saranno gli Ammortizzatori per Racchette Stampati in 3D il Futuro del Tennis?
Hai mai giocato a tennis e osservando il tuo ammortizzatore hai pensato: “Sì, questo dovrebbe essere stampato in 3D!” Beh, se l’hai fatto, dai un’occhiata ad AMbelievable, una startup di stampa 3D italiana che ha creato il primo ammortizzatore per racchette da tennis stampato in 3D al mondo. L’azienda afferma che si tratta dell’ammortizzatore più leggero, aerodinamico e preventivo per lesioni sul mercato. Con esso, AMbelievable spera di cambiare la vita dei giocatori di tennis ricreativi e professionisti in tutto il mondo.
Presenti sin dagli anni ’60, gli ammortizzatori per racchette da tennis sono piccoli pezzi di gomma che i giocatori attaccano alle corde. Furono inizialmente introdotti come strumenti che potevano aiutare a prevenire infortuni nel tennis assorbendo le vibrazioni provenienti dalla racchetta da tennis, e in breve tempo diventarono molto popolari. Sebbene le campagne di marketing siano state efficaci nel convincere le persone ad acquistare questi prodotti, finora non sono state fornite prove concrete a sostegno di tali affermazioni di prevenzione delle lesioni.
Gli ammortizzatori per racchette da tennis possono ridurre le vibrazioni di frequenza media (250-350 Hz) e alta frequenza (650-750 Hz) provenienti dalle corde, ma non le basse frequenze (100-120 Hz) provenienti dalla struttura. Queste vibrazioni a bassa frequenza sono quelle tipicamente associate al gomito del tennista, e a causa della posizione dell’ammortizzatore sulla racchetta e delle loro dimensioni relativamente ridotte, non riescono ad assorbire queste vibrazioni. AMbelievable afferma che, grazie al proprio prodotto ammortizzatore, ciò non è più vero. Il dispositivo stampato in 3D elimina selettivamente qualsiasi frequenza, anche quelle che causano lesioni come il gomito del tennista.
A differenza della maggior parte degli ammortizzatori, che assorbono passivamente le vibrazioni che attraversano una racchetta, l’ammortizzatore di AMbelievable è stato progettato per rispondere elasticamente e dissipare le frequenze selezionate. Gli ingegneri affermano che ciò avviene modificando la struttura interna di questi ammortizzatori per interferire distruttivamente con le vibrazioni.
Utilizzando questo metodo, AMbelievable ha anche ridotto il peso “effettivo” di un ammortizzatore da 3-7 grammi – che la scienza ha dimostrato essere il peso minimo necessario per un ammortizzatore – a soli 0,5-1,3 grammi. Il prodotto viene stampato su una macchina di sinterizzazione laser selettiva utilizzando poliuretano elastico resistente al 100% riciclabile (TPU). Al momento, AMbelievable offre solo un modello universale, ma spera presto di offrire ammortizzatori personalizzati al 100% in base alle preferenze individuali.
Se funzionano come dichiarato, potrebbe essere un caso d’uso ideale per la stampa 3D, soprattutto considerando gli aspetti economici coinvolti. Con una dimensione così piccola, sarebbe facile produrre centinaia, se non migliaia, di questi dispositivi in un’unica stampa, aprendo opportunità di economie di scala che non sono facilmente accessibili con beni di consumo di dimensioni maggiori. Mentre putter da golf e caschi per biciclette potrebbero essere riservati a hobbisti e professionisti di alto livello, il prezzo di oggetti così piccoli potrebbe essere ridotto ai livelli richiesti per i consumatori comuni.
Mentre aspetto di testare personalmente il loro ammortizzatore, le mie prime impressioni su questo prodotto mi ricordano i braccialetti bilanciamento del 2010. Sì, sarebbe fantastico se funzionasse davvero, ma ho i miei dubbi. Sul sito web di AMbelievable non ho trovato alcuna ricerca, dati o studi comparativi a sostegno delle affermazioni dell’azienda, e come consumatore mi piacerebbe avere tali informazioni. AMbelievable ha fatto un ottimo lavoro di marketing ed è stato persino nominato finalista del premio TCT Consumer Product Application 2023, ma senza quegli studi, non posso accontentarmi solo delle parole dell’azienda. Fino a quando non avrò tali informazioni, continuerò ad utilizzare una semplice fascia di gomma come ammortizzatore, seguendo l’esempio del mio idolo del tennis, Andre Agassi.