Una partnership pensata per la cantieristica nautica

Alla METSTRADE 2025, che si tiene dal 18 al 20 novembre al RAI di Amsterdam, il service britannico AMufacture si presenta con uno stand rafforzato (n. 07.515) e con un messaggio molto preciso: mostrare come la tecnologia HP Multi Jet Fusion (MJF) non sia solo uno strumento per prototipi, ma una soluzione concreta per pezzi finiti destinati a yacht e imbarcazioni da lavoro. 

In collaborazione con HP, AMufacture espone esempi di componenti funzionali prodotti in serie per la filiera nautica: parti strutturali leggere, supporti tecnici, canalizzazioni e alloggiamenti per sensori in materiali polimerici ad alte prestazioni, con l’obiettivo di convincere cantieri, integratori di sistemi e fornitori di impianti che una parte sempre maggiore di quelle forniture può essere realizzata in modo rapido e competitivo tramite MJF. 


Chi è AMufacture e perché guarda così da vicino al mare

AMufacture nasce nel 2018 dall’iniziativa di Craig Pyser e Will Howden nel distretto di Portsmouth/Fareham, una zona storicamente legata alla cantieristica navale e alla difesa. L’azienda è un contract manufacturer verticale sulla produzione additiva, con un parco macchine che comprende:

  • sistemi HP Multi Jet Fusion per polimeri,

  • processi SLS, SLA/DLP e FDM,

  • servizi di progettazione per l’additive, post-processing e finitura avanzata.  

Nel corso degli anni AMufacture ha sviluppato una forte specializzazione nel settore marino, lavorando per clienti internazionali della nautica da diporto e dello sport velico. Nella presentazione ufficiale su METSTRADE, l’azienda viene descritta come “specialista in applicazioni marine”, con clienti che includono Sail GP e Sunseeker, oltre a progetti nei settori automotive, difesa, energie rinnovabili, medicale e aerospaziale

Negli ultimi due anni AMufacture ha ampliato la capacità produttiva di circa sette volte, ha ottenuto la certificazione Cyber Essentials Plus per la sicurezza informatica e ha visto l’ingresso di capitali da parte di Maven Capital e Turner, insieme alla nomina di David Hollander (ex Dyson) come presidente del CdA. Questi passaggi consolidano la società come fornitore industriale in grado di seguire programmi strutturati su più anni, anche in mercati regolamentati.  


METSTRADE 2025: perché la stampa 3D interessa così tanto ai cantieri

La METSTRADE è una delle piattaforme internazionali di riferimento per chi produce e integra attrezzature e componenti per la nautica da diporto: dai superyacht agli accessori per il refitting, passando per sistemi di bordo, soluzioni per il comfort e per la sicurezza. 

Per questo tipo di filiera, la produzione additiva porta vantaggi molto concreti:

  • Lotti piccoli o medi, con alta variabilità: molte imbarcazioni vengono personalizzate in base agli allestimenti richiesti dall’armatore.

  • Ricambi difficili da gestire: pezzi che devono rimanere disponibili per anni, ma che vengono ordinati a colpo singolo o in pochissime unità.

  • Vincoli di spazio e peso: ogni chilogrammo risparmiato su supporti, canalizzazioni o staffe lascia margine per equipaggiamenti aggiuntivi o per migliorare prestazioni e consumi.

Presentare MJF a METSTRADE significa quindi parlare direttamente a chi ha bisogno di componenti leggeri, robusti e disponibili on demand, senza doversi appoggiare a stampi, magazzini fisici enormi o lunghi lead time di pezzi lavorati dal pieno.


La tecnologia HP Multi Jet Fusion al centro della proposta

Al centro dell’offerta mostrata in fiera c’è la piattaforma HP Jet Fusion 5420W, una delle soluzioni di punta di HP per la produzione di parti polimeriche in colore bianco, particolarmente adatte per componenti a vista in interni ed esterni di yacht. AMufacture è considerata un early adopter di questa piattaforma nel Regno Unito.

La tecnologia Multi Jet Fusion si basa su un letto di polvere similmente ai processi SLS, ma utilizza:

  • un agente di fusione depositato localmente per definire le zone che verranno consolidate,

  • un agente di dettaglio per migliorare i bordi e le geometrie sottili,

  • un’irradiazione uniforme a infrarossi per consolidare strato dopo strato.

Il risultato sono parti con:

  • proprietà meccaniche molto omogenee in X/Y/Z,

  • buona definizione dei dettagli,

  • pack density elevata all’interno del volume di stampa, che consente di distribuire i costi su numerose parti per job. 

Per la nautica, AMufacture si concentra soprattutto su PA12 e PA11, materiali che offrono un buon compromesso tra rigidità, resistenza all’urto, stabilità dimensionale e comportamento a contatto con acqua e agenti chimici di bordo. L’impiego di PA11 biobased, derivata da olio di ricino, permette anche di parlare di sostenibilità dei materiali e di riduzione dell’impronta carbonica, tema sempre più presente nella progettazione di yacht e barche da lavoro. 


Dai prototipi ai pezzi finiti: quali componenti porta AMufacture in fiera

Nel testo originale di 3Druck si sottolinea come, secondo Will Howden (naval architect e velista olimpico, co-fondatore di AMufacture), una parte importante del lavoro dell’azienda sia ormai costituita da componenti finali, non solo da prototipi.  

Tra gli esempi di applicazioni citate o tipicamente sviluppate per il settore marino troviamo:

  • Gusci e contenitori per elettronica di bordo,

  • supporti e staffe per strumenti, sensori, antenne e telecamere,

  • canalizzazioni e condotti d’aria per impianti HVAC e ventilazione,

  • componenti per impianti idraulici o pneumatici, come collettori e raccordi speciali,

  • elementi ergonomici o di interfaccia: pulsantiere, maniglie, inserti customizzati con loghi o finiture specifiche per brand e cantieri.

In un case study ufficiale HP, AMufacture è indicata come fornitore di un manifold per una barca da regata in composito, realizzato con MJF e progettato per essere al tempo stesso molto leggero, compatto e in grado di resistere ad alte pressioni per tempi prolungati senza perdite, dimostrando che le parti stampate possono svolgere un ruolo critico anche su barche da competizione.  


Resistenza a salino, UV e urti: finitura e trattamenti superficiali

L’ambiente marino è particolarmente aggressivo: acqua salata, raggi UV, possibili urti e abrasioni in fase di ormeggio, manutenzione e uso quotidiano. Per questo AMufacture non si limita alla sola stampa, ma abbina alle parti MJF un pacchetto di post-processing mirato:

  • sabbiatura e burattatura per uniformare la superficie,

  • vapor smoothing per ridurre la rugosità e chiudere parte della porosità superficiale,

  • trattamenti di coating come il processo proprietario AMuCoat, che aggiunge colorazioni, finiture estetiche e una protezione extra verso umidità e UV.  

Queste fasi sono cruciali per ottenere:

  • superfici più lisce e facili da pulire,

  • migliore resistenza all’assorbimento di acqua e umidità,

  • possibilità di accoppiare le parti stampate con elementi tradizionali (metallo, composito) senza creare punti deboli nella catena di montaggio.

In combinazione con l’utilizzo di polimeri termoplastici robusti e stabilizzati, il risultato sono componenti adatti a stare all’esterno, in coperta o sottocoperta, con cicli di vita paragonabili a soluzioni realizzate tramite stampaggio o lavorazione tradizionale, ma con più libertà nella geometria e nei livelli di personalizzazione.


Design for Additive Manufacturing: alleggerimenti, integrazione e personalizzazione

Un altro punto chiave evidenziato nello stand METSTRADE è il Design for Additive Manufacturing (DfAM). Con MJF, AMufacture può proporre:

  • geometrie alleggerite con reticoli interni (lattice) che riducono il peso mantenendo la rigidezza necessaria,

  • integrazione di funzioni nella stessa parte (per esempio: supporto struttura + guida cavi + passaggio aria),

  • personalizzazioni spinte su piccole serie: loghi, incisioni, varianti dimensionali per diversi modelli di barca. 

Per i cantieri e i system integrator questo significa:

  • meno componenti separati da assemblare,

  • riduzione dei tempi di montaggio,

  • minor numero di codici ricambio da gestire nel catalogo,

  • possibilità di gestire varianti dedicate per mercati differenti senza dover rivedere stampi o attrezzaggi.


Ricambi on demand e “magazzino digitale” per la flotta

Uno dei messaggi che HP porta in modo trasversale in tutti i settori, e che a METSTRADE trova terreno fertile, è il concetto di digital warehouse.

La combinazione tra:

  • archivio digitale dei file validati,

  • capacità di stampare in tempi rapidi piccole serie di ricambi,

  • tracciabilità integrata del processo (materiali, parametri, lotto di produzione),

permette a operatori e cantieri di ridurre in modo drastico il magazzino fisico di parti poco richieste ma critiche. Si passa da scaffali pieni di ricambi per modelli di barche di anni diversi a una gestione in cui molte parti vengono prodotte su richiesta, mantenendo però standard ripetibili e certificabili.  

Nel contesto della nautica, dove una barca può rimanere in flotta o in servizio per decenni, questa logica di ricambio digitale è particolarmente interessante per:

  • flotte di charter,

  • cantieri che gestiscono refit su modelli fuori produzione,

  • operatori del workboat e dei mezzi di servizio nei porti.


La presenza di HP: MJF come infrastruttura industriale

Allo stand congiunto, HP si presenta non solo come fornitore di macchine, ma come partner tecnologico per sviluppare soluzioni complete: materiali, processi e integrazione software.

Nel comunicato legato all’evento, il management di HP sottolinea come la produzione additiva industriale possa rendere più robuste e flessibili le catene di fornitura della filiera marina, riducendo la dipendenza da fornitori singoli, da trasporti a lunga distanza e da attrezzaggi rigidi. 

In parallelo, HP continua ad ampliare:

  • il portafoglio materiali per MJF (PA12, PA11, TPU, materiali caricati),

  • gli strumenti software per la preparazione dei job, la simulazione e il monitoraggio,

  • le partnership con service e OEM per portare casi d’uso reali – come quelli di AMufacture – nelle fiere verticali come METSTRADE.


Crescita di AMufacture e prospettive per la stampa 3D nel settore nautico

Il rafforzamento di AMufacture, con nuovi capitali e una governance aggiornata, indica che il mercato vede la manifattura additiva come tassello stabile del mix produttivo, non come tecnologia sperimentale. Nel settore nautico la combinazione di:

  • personalizzazione,

  • ricambi complessi ma in basse quantità,

  • pressione sui tempi di consegna,

rende particolarmente naturale l’adozione di strumenti come MJF. 

La presenza congiunta di AMufacture e HP alla METSTRADE 2025 va quindi letta come un segnale preciso:

  • la stampa 3D polimerica entra a pieno titolo nella fornitura di componenti di bordo,

  • i cantieri possono ridisegnare parti e flussi logistici contando su partner con capacità industriale e certificazioni adeguate,

  • la figura del contract manufacturer specializzato diventa chiave per trasformare idee e retrofit in lotti di pezzi finiti pronti per essere installati.


 

 

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Di Fantasy

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