Start Cup Bergamo
Anymaker e la stampa 3D
Crea ogni gioco a casa tua
Il 10 ottobre all’interno di BergamoScienza ci sarà la finale e la proclamazione del vincitore di Start Cup Bergamo, la business plan competition organizzata dall’Università di Bergamo riservata agli aspiranti imprenditori bergamaschi, che mira a far sviluppare nuove idee d’impresa e a creare sinergie col tessuto industriale.
Passeremo ai raggi X i 16 progetti in corsa, a partire da Anymaker di Ambra Mazzelli ed Emanuela Rondi: consiste in un’esperienza ludica ed educativa, che consente ad ogni bambino di trasformare i propri sogni in realtà mediante l’impiego della stampa 3D. Anymaker si basa sul concetto “From Bit to It” ovvero la trasformazione di disegni digitali in oggetti reali consentendo ai bambini di ideare e realizzare a domicilio i giocattoli desiderati.
Anymaker – Crea ogni gioco a casa tua! (di A.Mazzelli, E.Rondi)
Anymaker consiste in un’esperienza ludica ed educativa, che consente ad ogni bambino di trasformare i propri sogni in realtà mediante l’impiego della stampa 3D. Anymaker si basa sul concetto “From Bit to It” ovvero la trasformazione di disegni digitali in oggetti reali consentendo ai bambini di ideare e realizzare a domicilio i giocattoli desiderati. La tecnologia della stampa 3D consente di vivere un’esperienza coinvolgente e d’apprendimento. Anymaker è sicura e semplice da utilizzare da parte dei bambini, i quali possono partecipare alla creazione ed osservare l’intero processo dall’idea al prodotto finito. AnyMaker consente ai bambini di diventare “prosumer” ovvero di realizzare un oggetto del quale poi potranno fare utilizzo.
L’esperienza AnyMaker consiste in un PSS (Product-Service System) composto da tre fasi:
1. App + Figurine;
2. Software User-friendly;
3. Stampante 3D ad hoc (per bambini).
Si offrono due versioni, la prima destinata a bambini di età compresa tra i 4 e i 7 anni, la seconda per bambini dagli 8 ai 12 anni. La prima versione si basa sull’impiego di figurine con un codice QR code che richiami un modello CAD pre-disegnato, in questo caso non è consentita la personalizzazione dell’oggetto. Il bambino inserendo la card nella stampante dà l’input alla realizzazione. La seconda versione si basa sull’impiego di un’applicazione per tablet o di un software semplificato per PC che consenta ai bambini di modificare e comporre il giocattolo desiderato.In entrambi una volta definito il giocattolo da realizzare l’input viene inoltrato alla stampante 3D che realizza l’oggetto attraverso un processo sicuro e visibile. Anymaker è un’esperienza che segue i bambini nella loro crescita, consentendo la realizzazione di giocattoli sempre più complessi, sia interi che in parti assemblabili. Genitori e figli possono osservare il processo di creazione in modo semplice e utilizzare poi il prodotto finito per giocare in sicurezza.
Il progetto Anymaker è nato dalla collaborazione tra l’Università degli Studi di Bergamo e Harvard University GSD nell’ambito Smart Cities, in questo contesto abbiamo investigato nella nostra tesi di laurea il concetto di produzione nell’ambito cittadino e domestico, analizzando la stampa 3D come tecnologia abilitante per l’urban manufacturing. Successivamente abbiamo riflettuto su come semplificare la fruizione di questa tecnologia, portandola da un utilizzo professionale ad un’applicazione più semplice e mainstream. Da questo è nata AnyMaker, un “gioco per creare giocattoli”, semplice per i bambini ma utile anche per gli adulti che possono utilizzare lo stesso strumento per realizzare altri prodotti basati sulle proprie esigenze (come gioielli e complementi d’arredo).
Il mercato finale che AnyMaker vuole soddisfare è composto da famiglie italiane, con un reddito medio-alto e con bambini tra i 4 e i 12 anni. Si prevede che il mercato potenziale subirà una lento calo nel prossimo futuro (1,14 p.p. CAGR 15-18) a causa della decrescita nelle nascite in Italia. Questa lieve contrazione non risulta allarmante, poiché è previsto un incremento della penetrazione del prodotto nel mercato ad un tasso molto più alto. Nel dettaglio si prospetta che la domanda di mercato raggiungerà 6.600.000 unità nel 2018 con un incremento del 87,6% rispetto al 2015.
Per quanto concerne gli attuali players presenti nel mercato, a causa dell’alto livello d’innovazione di questa tecnologia non esistono diretti competitori. Al fine di condurre un’analisi competitiva sono stati considerati i produttori di stampanti 3D e le imprese nel settore dei giocattoli high-tech (es. Lego Technique e Nintendo Wii). Analizzando la competizione attraverso le variabili “customizzazione” e “easiness to use”, emerge come l’unicità di AnyMaker consenta ai bambini un livello medio-alto di personalizzazione degli oggetti. Anymaker è una S.p.A con due azionisti di maggioranza con le stesse quote e un VC. I due azionisti di maggioranza sono Ambra Mazzelli, ingegnere gestionale con competenze in ambito finanziario e strategico abbinate a forti doti di leadership ed Emanuela Rondi, ingegnere gestionale interessata all’ambito della gestione e dell’innovazione dei progetti. Il team è alla ricerca di competenze complementari nella progettazione e nella programmazione.
I valori chiave di questo progetto sono legati allo sviluppo di un modello di business che coinvolge esternalità di rete attraverso un product-service-system che consente alti livelli di scalabilità, d’altro canto non è possibile proteggere la proprietà intellettuale a causa della scadenza di molti brevetti in questo settore e alla mancanza di nuove invenzione da brevettare. L’obiettivo di Anymaker è implementare un network legato ai modelli CAD e alle figurine, in questo contesto la stampante 3D viene considerata come un cavallo di Troia.
All’interno del business plan vengono presi in considerazione due scenari: nel primo AnyMaker è sviluppata come una startup, nel secondo attraverso una partnership con un’impresa produttrice di giocattoli. La seconda alternativa consente di abbassare i costi attraverso l’impiego delle competenze e delle risorse dell’azienda già presente sul mercato. Nel corso dello sviluppo del progetto abbiamo avuto la possibilità di parlare con Enrico Preziosi il quale si è dimostrato interessato ad approfondire l’analisi di AnyMaker. La nostra proposta prevede in questo caso una partnership inizialmente indirizzata allo sviluppo di corner nei Toys Centers al fine di diffondere la tecnologia della stampa 3D e ad aumentare la consapevolezza dei clienti relativa al suo potenziale. Successivamente AnyMaker verrebbe lanciata sul mercato.
Per quanto riguarda la timescale si prevede di dedicare il primo anno allo sviluppo del concept, alla realizzazione di mockup e alla prototipazione e testing. L’analisi finanziaria realizzata sulla base della possibile creazione di una startup prospetta che i prodotti vengano lanciati sul mercato a partire dal secondo anno. Si stima un aumento dei ricavi totali da 0,75 milioni di euro nel 2015 a 8,8 milioni di euro nel 2018 (+127% CAGR), nel dettaglio si prevede che i ricavi dalla vendita dell’hardware (stampante 3D) aumentino da 0,4 milioni nel 2015 a 2,7 milioni nel 2018 (+87,6% CAGR). L’aumento dei ricavi proveniente dalla vendita di prodotti complementari (modelli CAD+Album+Figurine+Materiali) è stimato da 0,46 milioni nel 2015 a 7,4 milioni nel 2018 (+153,3% CAGR). A causa della diffusione della stampante 3D come cavallo di Troia, i ricavi provenienti dai prodotti complementari aumenteranno in modo virale. Contro una perdita iniziale stimata di 360.000 euro nel 2014 dovuta ai costi di testing e di lancio sul mercato (perdite che scendono a 174000 € nel 2015), si prospetta un aumento esponenziale del profitto da 0,26 milioni nel 2016 a 2,8 milioni nel 2018 (+456,38% CAGR). Per quanto concerne gli assets dello stato patrimoniale, nel 2016 i non-current assets contribuiranno per il 97% al totale attivo: flussi di cassa entranti saranno esigui a causa del pagamento a 60 giorni, in particolare il prodotto verrà lanciato sul mercato a Dicembre 2014 e i pagamenti avverranno a febbraio 2015.
Nel 2018 si stima che i current assets contribuiscano per l’88% al totale attivo: i flussi di cassa in entrata aumentano di importanza mentre si prospetta che le immobilizzazioni siano state ammortizzate. Inoltre, si prevede un miglioramento dell’inventory turnover di stampanti 3D da 100 DSI nel 2014 a 40 DSI nel 2017. Infine, si prospetta un aumento dei Net Cash Flow da 0,001 milioni di euro nel 2015 a 3,4 milioni nel 2018. Scontando i Net Cash Flow ad un WACC del 6%, emerge come varrebbe la pena investire inizialmente 3,8 milioni di euro in Anymaker.
da Bergamonews.it