Obiettivo e consorzio
Lawrence Livermore National Laboratory, in partnership con Cornell University, ha presentato APEX (Autonomous Alloy Prediction and EXperimentation): una cella robotizzata che stampa, rettifica, analizza e re-ingegnerizza campioni metallici senza intervento umano, con l’ambizione di ridurre da dieci anni a due il ciclo di sviluppo di una superlega  

Flusso chiuso uomo-escluso

  1. DED laser-polvere deposita barrette 10 × 40 mm.

  2. Rettifica vibro-assistita livella la superficie; sensori di vibrazione alimentano un algoritmo di controllo qualità.

  3. Nano-indentazione e EBSD generano la mappa proprietà-microstruttura.

  4. AI Planner rielabora i dati e propone la prossima composizione entro 15 min.

Il ciclo completo dura 4 h, permettendo ~50 iterazioni a settimana.

Motori software
APEX gira su una Material Acceleration Platform basata su modelli scena → proprietà fisiche; il training utilizza dataset High-Entropy Alloys di Citrine Informatics e HPC Sierra. L’algoritmo di selezione sfrutta Bayesian Optimization con constraint di stampabilità (cracking, segregazione) calcolati via CALPHAD.

Roadmap e impatti

  • 2025: validazione su leghe Al-Sc-Mg per fusoliere stampate.

  • 2026: inserimento di elementi critici ridotti (Co, Nb) per supply-chain più resilienti.

  • 2027: integrazione con beamline ALS per diffrazione in-situ e rilascio di libreria open-source.

L’iniziativa mira a democratizzare l’esplorazione dei materiali, abilitando PMI e laboratori a caricare requisiti e ricevere, in pochi giorni, un set di leghe candidati già stampabili.

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Di Fantasy

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