Arburg si ritira dalla produzione additiva: effetti su Freeformer, innovatiQ e clienti
Che cosa ha annunciato Arburg
Arburg ha comunicato il ritiro dall’area di business della produzione additiva con effetto 31 dicembre 2025. L’azienda motiva la scelta con la situazione del mercato e i parametri economici, assicurando però assistenza e ricambi per i sistemi esistenti. Non prenderà più parte a fiere, eventi e simposi dell’AM; circa 40 dipendenti di ARBURGadditive avranno l’opportunità di trasferirsi in Arburg.
Contesto: dieci anni di AM tra Freeformer, APF e una controllata dedicata
Arburg era entrata nell’AM nel 2013 presentando a K il sistema Freeformer basato sul processo APF (Arburg Plastic Freeforming); negli anni ha consolidato l’impegno con un hub dedicato (ARBURGadditive GmbH + Co KG), un centro a Shanghai e sviluppo continuo di prodotto. Nonostante ciò, l’azienda non ha raggiunto gli obiettivi economici previsti.
E innovatiQ cosa c’entra
Nel portafoglio di ARBURGadditive rientravano anche le stampanti a filamento e a silicone liquido (LSR) della consociata innovatiQ GmbH & Co. KG (ex German RepRap). L’articolo di TCT inquadra innovatiQ come parte dell’offerta AM che cesserà; Arburg, nelle proprie pagine, presenta tuttora la linea innovatiQ come marchio del gruppo. Il comunicato sul ritiro non dettaglia oltre: un punto da monitorare per capire tempi e modalità di dismissione commerciale.
Impatto per i clienti Freeformer e innovatiQ
Arburg conferma piena continuità di supporto: assistenza diretta, ricambi e competenze trasferite in azienda; al contempo, la fine della presenza fieristica limita canali di dimostrazione e formazione “live”. Per gli utilizzatori questo significa pianificare per tempo parti critiche e interventi manutentivi, e valutare eventuali strategie multi-vendor per le applicazioni più sensibili.
Quadro di mercato: perché ora
Nel 2024 Arburg ha segnalato un calo del fatturato atteso (~620 M€) rispetto al 2023 (784 M€) e 2022 (875 M€), posizionando il focus sul core dello stampaggio a iniezione. Nel settore AM, diversi analisti hanno evidenziato ciclicità e rallentamenti sull’hardware; in questo contesto la scelta di concentrare risorse sul core business risulta coerente con la traiettoria industriale dell’azienda.
Cosa aspettarsi nei prossimi mesi
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Service & ricambi: resta attivo, gestito direttamente da Arburg; utili audit preventivi su installato e scorte.
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Roadmap software/materiali: probabile congelamento di nuove funzioni pubbliche e qualifiche materiali “marketing-driven”; priorità al mantenimento.
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Dipendenti e know-how: il trasferimento interno dei ~40 addetti tutela la continuità tecnica verso gli utenti.
Punti fermi per chi ha Freeformer in produzione
Il valore distintivo di Freeformer/APF resta l’uso di granulo originale e la flessibilità materiale (anche medicale) in ambienti regolati; la disponibilità futura di questi vantaggi dipenderà dalla catena ricambi, dall’affidabilità delle macchine in campo e dalla capacità dei team Arburg di mantenere know-how applicativo (processi multi-materiale, supporti idrosolubili, ecc.).
