Arburg presenta il Freeformer 550-3X con assistente di controllo per la produzione additiva
Arburg ha recentemente presentato il Freeformer 550-3X, una nuova macchina industriale progettata per semplificare il processo di stampa 3D, rendendolo accessibile anche a operatori non esperti. Questa nuova soluzione sarà mostrata in anteprima sotto forma di prototipo durante il Formnext di quest’anno.
Il Freeformer 550-3X utilizza la tecnologia Arburg Plastic Freeforming, basata su granulati di plastica, che rappresenta una versione più compatta e accessibile del modello Freeformer 750-3X, destinata a sostituire il precedente Freeformer 200-3X nella gamma di stampanti 3D di Arburg.
Caratteristiche tecniche del Freeformer 550-3X
Il Freeformer 550-3X dispone di un volume di costruzione di 230 x 230 x 230 mm e integra due unità di scarico, consentendo di lavorare con una varietà di materiali granulati plastici. Tra i materiali utilizzabili, Arburg presenterà al Formnext un materiale medico innovativo, con esempi di impianti medici riassorbibili che verranno prodotti in loco durante l’evento.
Tuttavia, l’elemento più significativo della nuova macchina è l’integrazione del sistema di controllo Gestica, che supporta l’operatore in tutte le fasi di configurazione e produzione. Questo sistema facilita l’uso della macchina anche a chi non ha competenze specifiche, garantendo al contempo risultati affidabili e di alta qualità.
Simon Leitl, Direttore Sviluppo APF presso ARBURGadditive, ha sottolineato come l’esperienza di Arburg nel campo dello stampaggio a iniezione abbia giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo del Freeformer 550-3X. L’azienda ha infatti potuto sfruttare le sinergie con tecnologie consolidate in ambiti come l’automazione, le soluzioni chiavi in mano e la digitalizzazione.
Altri sviluppi e dimostrazioni al Formnext
Oltre al lancio del Freeformer 550-3X, Arburg presenterà anche alcune dimostrazioni legate ad altri materiali avanzati. Il Freeformer 750-3X sarà impiegato per stampare componenti con l’Ultem 9085, un materiale approvato per applicazioni aerospaziali. Un’altra caratteristica interessante è la possibilità di riutilizzare i supporti stampati con questo materiale sotto forma di fiocchi. Inoltre, verrà mostrato il TR 90, un materiale approvato per l’uso alimentare e idrico, e una collaborazione con Ems Chemie per l’impiego del PA 12 amorfo, utilizzato per creare montature flessibili e resistenti agli agenti chimici, come quelle degli occhiali sportivi.
Collaborazioni e progetti ibridi
Un altro progetto degno di nota è il progetto “Seestern”, una collaborazione per la stampa ibrida che combina il Freeformer con la tecnologia StarJet sviluppata dall’Istituto di Microtecnologia di Friburgo. StarJet utilizza un ugello a forma di stella per rilasciare gocce di metallo, creando componenti elettronici conduttivi. L’obiettivo è integrare questa tecnologia all’interno della camera di costruzione del Freeformer, consentendo la produzione in un singolo passaggio di componenti ibridi multimateriale, come sensori ibridi.
Questa collaborazione rappresenta un esempio concreto di come Arburg stia lavorando per ampliare le possibilità della stampa additiva, integrando elettronica e materiali diversi in un unico processo produttivo.
In sintesi, il Freeformer 550-3X e le tecnologie collegate rappresentano un passo avanti significativo per rendere la produzione additiva sempre più accessibile, flessibile e versatile