Dalla galleria al contract: perché l’arte a rilievo interessa il mondo del progetto
La artista statunitense Michelle Larsen, nota per le sue tele scultoree in carta e olio, sta riposizionando il proprio lavoro: meno centrato sulla singola opera da galleria, più orientato verso concept scalabili per ambienti commerciali e contract. Nella sua visione, già dal 2026 la combinazione tra arte dimensionale e stampa 3D su larga scala diventerà un elemento riconoscibile nel design di negozi, hotel e set cinematografici, dove pareti e superfici smettono di essere piani neutri e diventano strutture tridimensionali a tutti gli effetti.
La tecnica “3D Paper Sculpted Paintings”: scultura di carta fino a 10–15 cm fuori dalla tela
Il punto di partenza è la tecnica proprietaria di Larsen, chiamata “3D Paper Sculpted Paintings” o “sculpted paper painting”: strati di carta vengono modellati e applicati sulla tela fino a ottenere un bassorilievo, sul quale viene poi steso colore a olio. Il risultato sono dipinti tridimensionali che possono sporgere dalla superficie anche di diversi centimetri, con una tessitura materica molto marcata e un forte impatto visivo nella lettura di luci e ombre.
Dall’opera fisica al file 3D: scansione, depth mapping e modellazione
Le tele originali non restano più confinate al pezzo unico, ma vengono sempre più spesso digitalizzate per diventare base di rilievi stampabili in 3D. Il flusso di lavoro prevede la realizzazione dell’originale fisico in studio, la sua acquisizione tramite 3D scan o depth mapping e la trasformazione in un modello digitale adatto alla stampa 3D di grande formato o ad altri processi industriali di produzione di pannelli in rilievo. In questo modo, superfici artistiche molto complesse possono essere trasformate in moduli ripetibili, ad esempio per pannelli murali, elementi acustici o sculture decorative seriali.
Michelle Larsen Studios: un atelier artistico che dialoga con produttori e studi di design
L’attività viene organizzata sotto il marchio Michelle Larsen Studios, con base tra Michigan e New York, dove l’artista collabora con produttori, interior designer e team di sviluppo prodotto. L’obiettivo non è vendere solo l’opera singola, ma proporre collezioni di wall art in rilievo pensate fin dall’inizio per essere tradotte in serie tramite stampa 3D o processi affini. Tra i campi applicativi rientrano le collezioni di decorazione murale per il retail, le installazioni su misura per hotel, ristoranti e lobby aziendali e progetti per grandi catene, in cui la stessa matrice scultorea viene declinata in formati e finiture differenti.
Premi, riconoscimenti e posizionamento nel mercato dell’arte
Prima di guardare alla scala industriale, Larsen ha consolidato il proprio nome nel circuito artistico internazionale, con premi e riconoscimenti dedicati alla qualità e all’originalità delle sue opere scultoree su tela. Questo percorso ha contribuito a posizionarla come autrice di una tecnica specifica – la scultura di carta su tela – che oggi viene proposta anche come linguaggio visivo distintivo per il mondo del design di interni e della produzione additiva.
Relief art e stampa 3D: una tendenza che dialoga con pannelli murali e facciate
Il lavoro di Larsen si inserisce in una tendenza più ampia: il rilievo decorativo come applicazione concreta per la stampa 3D nel design di interni. Librerie di pannelli murali in rilievo, pensati per CNC e 3D printing, mostrano come moduli tridimensionali possano essere utilizzati per rivestimenti, pareti “feature” e ingressi di hotel e spazi commerciali. In parallelo, produttori di sistemi di grande formato stanno posizionando la stampa 3D di pannelli e facciate come alternativa flessibile ai moduli prefabbricati tradizionali, con vantaggi sulla personalizzazione e sulla possibilità di integrare texture complesse in uno spessore ridotto.
Opportunità per service di stampa 3D e studi di progettazione
Per la filiera della manifattura additiva – service di stampa 3D, studi di product design e interior contractor – la collaborazione con artisti come Michelle Larsen apre una nicchia precisa: sviluppo di collezioni di pannelli murali che mantengono la forza espressiva di un’opera d’arte originale, personalizzazione su scala industriale e utilizzo di materiali diversi, dai polimeri ai compositi fino a cementizi e paste argillose. In questo scenario, la combinazione tra studio artistico, service di stampa 3D e produttori di pannelli e sistemi a secco crea un ecosistema in cui linguaggio visivo, capacità di produzione additiva e integrazione architettonica lavorano insieme.
