Partnership e obiettivi
Aspire Space e LEAP 71 hanno avviato una collaborazione per progettare un nuovo sistema di lancio riutilizzabile di grandi dimensioni, in grado di mettere in orbita bassa fino a 15 tonnellate di carico utile. Aspire Space, società nata in Lussemburgo e prossimamente trasferita negli Emirati Arabi Uniti, si affida all’esperienza di LEAP 71, azienda di ingegneria computazionale con sede a Dubai, per l’intero sviluppo della sezione propulsiva del razzo.
Modello computazionale Noyron
Alla base dell’iniziativa c’è Noyron, il modello di ingegneria computazionale sviluppato da LEAP 71. Grazie a questo sistema, è possibile tradurre anni di conoscenza nel settore aerospaziale in algoritmi che generano automaticamente geometrie, materiali e cicli di lavoro del motore. Ogni componente sarà prodotto con stampa 3D, riducendo tempi di progettazione e di produzione rispetto ai metodi tradizionali.
Motori di prima fase
I motori della prima fase, basati sul riferimento XRB-2E6, misureranno circa due metri in altezza. Si tratta di propulsori a ossigeno liquido e metano liquido (LOX-LCH4), capaci di erogare 2 000 kN di spinta, un valore paragonabile ai sistemi di punta attualmente impiegati dalle principali agenzie spaziali. Oltre al lanciatore R1, Aspire Space sta sviluppando anche la navetta riutilizzabile S1, in grado di trasferire fino a 2 tonnellate di merci verso e dalle stazioni orbitali.
Roadmap dei test
Il programma di test statici per il sistema propulsivo avrà inizio nel terzo trimestre del 2026, focalizzandosi in primo luogo sul motore da 200 kN della seconda fase. La prima missione operativa è pianificata per il 2030, con un veicolo a due stadi che potrà tornare a Terra dopo il rilascio del carico.
Contesto tecnologico e industriale
Negli ultimi anni, l’adozione di combustibili metano-ossigeno ha guadagnato attenzione per la pulizia di combustione e la densità energetica elevata. Accanto a LEAP 71, anche altre realtà come SpaceX e Blue Origin hanno esplorato soluzioni a singolo motore o cluster multiplo per grandi stadi riutilizzabili. Tuttavia, l’approccio di LEAP 71 si distingue per l’utilizzo esteso dell’ingegneria computazionale, applicata per la prima volta in motori hot-fire testati già nella scorsa estate e, successivamente, in prototipi presentati a eventi internazionali quali Formnext.
Trasferimento strategico negli Emirati
La decisione di spostare il quartier generale di Aspire Space negli Emirati Arabi Uniti riflette le ambizioni crescenti della regione nel settore spaziale. Con centri di ricerca e poli tecnologici in rapida espansione, gli Emirati puntano a sviluppare capacità autonome di accesso allo spazio e a potenziare le infrastrutture per il turismo spaziale. Grazie alla collaborazione con LEAP 71, entrambi i partner beneficiano di sinergie tecniche e logistiche in un’area geografica chiave per l’economia spaziale.
Visione degli executive
Secondo Sergey Sopov, CTO di Aspire Space, passare dalla progettazione manuale a un flusso di lavoro basato su codice permetterà iterazioni continue e uno sviluppo più veloce. Josefine Lissner, CEO di LEAP 71, sottolinea come l’apporto di esperti di settore sia essenziale per dare senso alle capacità computazionali, mentre Lin Kayser, co-fondatore di LEAP 71, evidenzia la riduzione dei cicli di progettazione: da mesi a pochi giorni. Infine, Stan Rudenko, CEO di Aspire Space, definisce la partnership un vantaggio strategico per il futuro della space economy negli Emirati.
