L’azienda ATLANT 3D, specializzata nella produzione additiva a livello atomico, ha ottenuto un nuovo finanziamento da 15 milioni di dollari attraverso un round di investimento Series A+, guidato da West Hill Capital, lo stesso fondo che aveva già sostenuto l’azienda nel precedente round Series A nel 2022.
Il finanziamento arriva dopo il completamento di un sistema di stampa 3D basato su una tecnologia proprietaria denominata Direct Atomic Layer Processing (DALP). Questo metodo consente di aggiungere o rimuovere materiale a livello atomico, offrendo potenziali applicazioni in ambiti come componenti microelettronici (MEMS), packaging di circuiti integrati, fotonica, materiali su scala nanometrica e dispositivi a radiofrequenza (RF).
Un interesse crescente per la microfabbricazione avanzata
Alan Richards, partner di West Hill Capital, ha spiegato che il continuo supporto a ATLANT 3D riflette la fiducia nella solidità del progetto e nelle capacità del team. Secondo Richards, la tecnologia sviluppata dall’azienda può incidere in modo concreto sulla microfabbricazione e sulle soluzioni per l’industria dei semiconduttori, grazie a un approccio tecnico preciso e a una strategia ben definita.
Tecnologia pensata per semplificare la ricerca e accelerare la prototipazione
Secondo il fondatore di ATLANT 3D, Dr. Maksym Plakhotnyuk, uno dei punti chiave del progetto è rispondere all’esigenza, emersa nei laboratori di ricerca, di realizzare dispositivi complessi senza dover ricorrere a processi lunghi e articolati. L’obiettivo è permettere agli sviluppatori di testare materiali avanzati e realizzare prototipi in tempi più brevi, con strumenti che semplifichino l’accesso alla fabbricazione su scala atomica.
L’azienda punta a diffondere la propria tecnologia in settori come informatica quantistica, aerospazio, automotive, telecomunicazioni e microelettronica, collaborando con realtà che desiderano abbreviare i cicli di ricerca e sviluppare dispositivi finora non realizzabili con i metodi tradizionali.
Una tecnologia ancora giovane, ma con un forte potenziale
La tecnologia DALP rappresenta un’evoluzione del processo di deposizione atomica a strato (ALD), già noto in ambito industriale. A differenza dei metodi convenzionali, che spesso richiedono ambienti in vuoto e consumi elevati di materiale, il sistema sviluppato da ATLANT utilizza micro-ugelli per depositare con precisione il materiale, limitando gli sprechi e riducendo i vincoli di processo.
La soluzione offre vantaggi in termini di efficienza e velocità, pur mantenendo elevati livelli di precisione. I 11 brevetti già ottenuti dall’azienda testimoniano l’attività di ricerca condotta fino a oggi, ma il settore è in continua evoluzione e vede la presenza anche di grandi attori industriali, come ASML e TSMC, che potrebbero rappresentare concorrenti diretti.
Un mercato complesso ma strategico
ATLANT 3D conta attualmente su un team di circa 35 persone e dovrà affrontare sfide legate all’affermazione del proprio modello produttivo. L’idea di semplificare la produzione di componenti a partire dal livello atomico rappresenta una direzione interessante, ma richiederà tempo, adattamento ai mercati e investimenti da parte dei clienti.
Dispositivi già disponibili e prossimi sviluppi
L’azienda ha già commercializzato un primo dispositivo chiamato NANOFABRICATOR LITE, rivolto ai gruppi di ricerca e sviluppo. Il sistema è stato adottato da oltre 50 realtà tra università e aziende del settore semiconduttori. ATLANT 3D sta inoltre lavorando a un secondo sistema, FLOW, pensato per applicazioni più avanzate.
Il dispositivo è compatibile con materiali come TiO₂, Pt, ZnO e SiO₂, ma sono in corso ulteriori studi per ampliare il numero di materiali utilizzabili. Sebbene il nome “nanofabricator” possa creare qualche ambiguità nel panorama delle tecnologie già esistenti, l’azienda punta a distinguersi per l’approccio tecnico adottato.
Prospettive future e consolidamento del mercato
Il settore della ricerca scientifica rappresenta per ATLANT un’opportunità per rafforzare la propria presenza e accrescere il valore della tecnologia sviluppata. Ogni nuova installazione nei laboratori di ricerca contribuisce a consolidare il metodo proposto e a promuoverne l’adozione in ambito industriale.
Come accaduto in passato con altre tecnologie di stampa 3D diffuse nei dipartimenti di ingegneria o nei laboratori di scienza dei materiali, anche ATLANT 3D punta a creare uno spazio stabile all’interno del mercato della microfabbricazione avanzata.
