Austal USA Acquista la Stampa 3D in Metallo più Grande al Mondo da AML3D
Austal USA, una divisione di Austal, azienda di costruzioni navali con sede in Alabama, ha effettuato un acquisto rivoluzionario: una stampante 3D in metallo ARCEMY 6700 da AML3D, la più grande mai costruita da quest’ultima. Questa macchina su misura, dal valore di circa 2,2 milioni di dollari australiani (1,43 milioni di dollari), è stata venduta tramite il rivenditore nordamericano di AML3D, Philips Corporation, e sarà consegnata a metà del 2024.
Questa notizia segue di poche settimane l’acquisto di un’altra ARCEMY 6700 da parte di Cogitic, un appaltatore della difesa con sede a Colorado Springs, per un valore di 2,5 milioni di dollari australiani (circa 1,6 milioni di dollari), anch’essa consegnata a metà del 2024.
AML3D ha stretto una proficua partnership di rivendita con Philips, che ha contribuito a facilitare queste vendite. Sean Ebert, CEO di AML3D, ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione nell’accelerare lo sviluppo della pipeline di vendita ARCEMY negli Stati Uniti, in particolare presso la Marina statunitense e la sua base industriale.
Philips aveva già venduto una piattaforma ARCEMY ad Austal USA lo scorso luglio. La prima macchina sarà installata presso il Centro di Eccellenza di Produzione Additiva (AM CoE) della Marina degli Stati Uniti a Danville, in Virginia, mentre la più recente, costruita su misura, sarà consegnata presso lo stabilimento Austal USA Advanced Technologies di Charlottesville, Virginia.
Questo sviluppo segna un importante passo in avanti nel cambiamento strategico di AML3D, che si sta affermando come un attore chiave nella ricostruzione della base industriale della difesa statunitense attraverso l’adozione di tecnologie di stampa 3D come ARCEMY. Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti prevede di investire 300 milioni di dollari in stampanti 3D nel 2023, come parte del suo impegno per il potenziamento della produzione additiva per getti, forgiati e raccordi.
Questi recenti sviluppi indicano chiaramente la direzione che prenderà la catena di approvvigionamento nel settore della difesa. La collaborazione tra Austal USA e la US Navy potrebbe portare alla produzione di parti testate presso l’AM CoE, che verranno poi digitalmente collegate alla gigantesca macchina di Charlottesville e, infine, distribuite a subappaltatori in tutti gli Stati Uniti e tra gli alleati, inclusa l’Australia.