Un team di ricercatori dell’Università di Osaka ha compiuto un passo significativo nell’ingegneria dei tessuti e nella medicina rigenerativa attraverso lo sviluppo di una tecnica di biostampa cellulare altamente precisa. La biostampa cellulare offre il potenziale di creare nuovi organi in laboratorio e di condurre test tossicologici senza coinvolgere animali.

Fin dalla sua prima apparizione nel 1988, la biostampa cellulare ha catturato l’interesse dei ricercatori che mirano a riparare parti del corpo danneggiate e a condurre esperimenti medici avanzati. Tuttavia, la stampa di strutture morbide, che sono preferibili per la crescita cellulare, è stata una sfida.

In uno studio pubblicato su ACS Biomaterials Science and Engineering, i ricercatori dell’Università di Osaka hanno superato queste sfide. La loro tecnica coinvolge l’uso di una stampante 3D che alterna tra l’erogazione di un “inchiostro” contenente cellule e un supporto di stampa. Questo supporto svolge un ruolo cruciale nella solidificazione dell’inchiostro, evitando contaminazioni indesiderate e mantenendo la vitalità cellulare.

L’uso di perossido di idrogeno dal supporto ha consentito a un enzima nell’inchiostro di avviare la gelificazione dell’inchiostro, creando rapidamente strutture tridimensionali di cellule racchiuse in gel. Questi costrutti 3D presentano geometrie complesse, come forme di naso umano e trapezi invertiti, con ponti, fori e sporgenze.

Le cellule stampate rimangono vitali per almeno due settimane e prosperano sui costrutti creati dal team, aprendo nuove opportunità nell’ingegneria dei tessuti. Le future ricerche potrebbero portare all’ottimizzazione dell’inchiostro e del supporto, nonché all’aggiunta di vasi sanguigni per migliorare ulteriormente la somiglianza con le architetture fisiologiche.

Questa innovazione promette di avanzare nell’ingegneria di gruppi e tessuti cellulari umani, con applicazioni potenziali in medicina rigenerativa, tossicologia farmaceutica e altri campi. La precisione della biostampa cellulare rappresenta un passo avanti nel campo della ricerca medica e dell’ingegneria dei tessuti.

Titolo dell’Articolo Originale: “Bioprinting Mediated by Horseradish Peroxidase via Bioink Gelation Using Alternately Extruded Support Material”

Fonte: Università di Osaka

Struttura del naso umano stampata in 3D con materiale di supporto.

CREDITO
Shinji Sakai

Di Fantasy

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