Un passo decisivo per la stampa 3D a grande formato

Caracol, azienda specializzata nella manifattura additiva a grande formato (LFAM), ha ufficializzato l’acquisizione della proprietà intellettuale e degli asset della divisione di stampa additiva di Hans Weber Maschinenfabrik GmbH. Weber è una storica realtà tedesca con oltre un secolo di esperienza nella produzione di macchinari industriali e un ruolo di rilievo nella tecnologia di estrusione.

Grazie a questa operazione, Caracol non solo integra le competenze sviluppate da Weber, ma punta a consolidare un’offerta più completa e diversificata, capace di rispondere a esigenze industriali eterogenee a livello internazionale.


Obiettivi dell’acquisizione

Questa scelta strategica risponde a due priorità fondamentali:

  1. Ampliare il portafoglio tecnologico di Caracol
    L’acquisizione permette di arricchire l’ecosistema LFAM con soluzioni aggiuntive, integrando la tecnologia sviluppata da Weber e offrendo così un ventaglio più ampio di applicazioni.

  2. Rafforzare la presenza nella regione DACH (Germania, Austria, Svizzera)
    Caracol intende rafforzare la propria posizione in un’area industrialmente avanzata e cruciale per lo sviluppo delle tecnologie produttive in Europa, facilitando l’adozione della stampa 3D robotica su scala industriale.


Continuità per i clienti Weber

I clienti che in passato hanno adottato le soluzioni additive di Weber potranno fare affidamento su Caracol per il supporto tecnico e per lo sviluppo futuro. Grazie a una rete globale di assistenza che si estende in oltre 55 Paesi, Caracol garantirà la stessa qualità di servizio e di manutenzione che contraddistingue l’azienda.

La collaborazione manterrà attivo il contributo di Weber, che resterà partner chiave nello sviluppo della tecnologia di estrusione, elemento centrale per ampliare ulteriormente l’offerta di Caracol.


Una strategia europea di lungo periodo

L’accordo si inserisce in un più ampio piano di investimenti che Caracol sta portando avanti in Europa. La solida base di Weber nella regione DACH consentirà di consolidare le catene del valore industriali del continente, in un periodo in cui le imprese puntano sempre di più a una produzione resiliente e localizzata.

In questo contesto, Caracol mira a diventare un punto di riferimento per i grandi player industriali, offrendo soluzioni tecnologiche avanzate e servizi di supporto mirati.


Dichiarazioni dei protagonisti

Francesco De Stefano, CEO e co-fondatore di Caracol, ha sottolineato come l’accordo unisca due realtà accomunate da valori quali il progresso tecnologico, la qualità ingegneristica e l’attenzione al cliente. Secondo De Stefano, l’integrazione con Weber permetterà di sviluppare una roadmap tecnologica solida, capace di coniugare le competenze verticali di Caracol con il know-how di Weber nella costruzione di macchinari e processi di estrusione.

Markus e Ludwig Weber, amministratori di Hans Weber Maschinenfabrik, hanno ribadito di aver scelto Caracol dopo un’attenta valutazione di più opzioni, individuandola come la realtà più adatta a portare avanti il percorso avviato dalla loro divisione additive. La decisione è stata motivata dalla leadership di Caracol nella manifattura additiva a grande formato e dalla complementarità delle due offerte.


Visione condivisa sul futuro della manifattura

Alla base dell’acquisizione c’è una visione comune: sviluppare tecnologie che mantengano standard elevati di qualità e affidabilità, rispondendo alle esigenze concrete delle industrie manifatturiere. Caracol si impegna a valorizzare l’eredità di Weber, integrandola nel proprio modello operativo e spingendo ulteriormente i confini della manifattura robotica avanzata.

Nella foto, da sinistra a destra: Francesco De Stefano, CEO di Caracol, Ludwig Weber, amministratore delegato di Weber, il dott. Markus Weber, amministratore delegato di Weber, e Paolo Cassis, direttore operativo di Caracol.
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Di Fantasy

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