Liquidazione di Castor: il quadro generale
Castor Technologies, startup israeliana attiva dal 2017, ha presentato istanza di liquidazione forzata presso il Tribunale Distrettuale di Tel Aviv. L’azienda, specializzata in software di supporto alle decisioni per la produzione additiva, ha accumulato debiti per circa 8,6 milioni di shekel (circa 2,3 milioni di dollari), rendendo insostenibile la prosecuzione delle attività.

Profilo e missione di Castor Technologies
La piattaforma sviluppata da Castor si proponeva di guidare i produttori industriali nella scelta fra stampa 3D e metodi convenzionali. Analizzando automaticamente i file CAD, il software individuava le geometrie idonee alla produzione additiva, stimando costi e tempi di consegna per entrambe le soluzioni. L’obiettivo era facilitare l’introduzione della stampa 3D nelle prime fasi di progettazione, semplificando un processo che spesso richiede competenze specialistiche.

Principali funzionalità del software

  • Analisi in batch: capacità di elaborare migliaia di componenti in un unico ciclo, restituendo un report dettagliato su convenienza economica e rapidità di produzione.

  • Suggerimenti di ottimizzazione: proposte di modifiche geometriche per migliorare la stampabilità, ridurre i costi del materiale o abbreviare i tempi di lavorazione.

  • Confronto costi/tempi: calcolo comparativo basato su dati reali di produzione additiva (FDM, SLS, SLA) e metodi tradizionali come fresatura o stampaggio a iniezione.

Clienti e collaborazioni di rilievo
Tra le realtà che hanno sperimentato le soluzioni di Castor figurano Siemens Energy, Stanley Black & Decker e il gruppo chimico Evonik. Queste collaborazioni hanno consentito di testare il software su componenti di grandi dimensioni e geometrie complesse, tipiche dei comparti energetico, utensileristico e chimico. Il feedback raccolto in fase pilota ha contribuito a raffinare gli algoritmi di valutazione e le interfacce utente.

Finanziamenti e partnership strategiche
Nel 2021 Xerox ha guidato un round di finanziamento da 3,5 milioni di dollari, a cui hanno partecipato Evonik Venture Capital, TAU Ventures, Spring Ventures e l’investitore privato Jeremy Coller. Complessivamente sono stati raccolti 5,9 milioni di dollari in quattro tornate di investimento. Nel 2023 Asahi Kasei, gruppo chimico giapponese, ha siglato un accordo strategico con Castor per integrare il software all’interno dei propri flussi di lavoro di ingegneria assistita da calcolatore.

Contesto di mercato e difficoltà operative
A partire dall’inizio del 2023 il mercato della stampa 3D negli Stati Uniti ha registrato un calo degli investimenti in ricerca e sviluppo, con aziende pubbliche che hanno ridotto i budget destinati alla produzione additiva. Questa riduzione delle commesse ha avuto ripercussioni sull’intera filiera, indebolendo la domanda di strumenti software come quelli offerti da Castor. La minore affluenza di nuovi clienti e la difficoltà nel reperire nuovi fondi hanno compromesso la stabilità finanziaria dell’azienda.

Implicazioni per il settore del software AM
La chiusura di Castor rappresenta un segnale di allarme per gli operatori che puntano su strumenti decisionali nell’industria additiva. Il modello di business basato su abbonamenti enterprise e investimenti di venture capital si è dimostrato vulnerabile alle oscillazioni di spesa delle grandi imprese. Altre realtà simili, come aPriori Digital Manufacturing o 3YOURMIND, osservano con attenzione l’evoluzione delle dinamiche di adozione e i termini dei contratti con clienti di scala mondiale.

Possibili scenari futuri e acquisizioni
Il procedimento di liquidazione definirà il destino degli asset di Castor, fra cui il codice sorgente e il portafoglio clienti. Startup o aziende consolidate nel settore AM potrebbero cogliere l’occasione per acquisire la tecnologia e integrarla nelle proprie soluzioni. In assenza di interventi esterni, la piattaforma rischia di scomparire, con un impatto negativo sui produttori che avevano già adottato il software.


Il caso di Castor evidenzia le sfide legate alla transizione verso la produzione digitale: pur offrendo strumenti in grado di razionalizzare costi e tempi, le startup di nicchia restano soggette alle variazioni di budget dei grandi gruppi industriali. Il settore della stampa 3D, pur consolidato, mostra ancora una certa instabilità per ciò che riguarda il software di supporto decisionale, area che potrebbe consolidarsi solo a fronte di modelli di finanziamento più resilienti.

 

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Di Fantasy

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